Al Ferraris due sere fa era di scena l’Inter e sono arrivate le firme del calcio italiano, sia di quotidiani sportivi che politici. Non riportiamo i titoli, ma quello scritto nell’articolo della partita poco dopo aver visto giocare il Vecchio Balordo dal vivo.

  • Ramazzotti (Corriere dello Sport): “Il Genoa al quinto pareggio di fila riesce a costruire qualche ripartenza pericolosa. Doveroso sottolineare la bravura della formazione di Blessin che ha resistito nelle difficoltà: ha pressato Brozovic e ha lottato a dispetto di una salvezza che rimane lontana. Lo spirito è quello giusto. L’aggressione del Genoa ha impedito agli avversari di palleggiare. L’incontro è stato intenso e il Grifone lo ha giocato alla pari almeno per metà della prima frazione grazie ai raddoppi e pressione coraggiosa. L’Inter poi ha preso campo perché i rossoblù non potevano durare su quei ritmi. La ripresa è iniziata esattamente come il primo ovvero con il Grifone in pressione convinta e gli ospiti incapaci di costruire  azioni pericolose”.
  • Garlando (Gazzetta dello Sport): “avrebbe attaccato con la rabbia con cui si è difeso il Genoa a guadagnarsi il punto, con organizzazione e anima. Per Blessin 5 pareggi su 5. Per salvarsi servono anche vittorie, ma intanto questa piccola imbattibilità ridà morale alla truppa. Cuore Genoa. Il Genoa fa quello che deve. Pressa alto come gli ha insegnato il maestro Blessin, se ne ha l’occasione, e riparte quando l’Inter permette. Per il resto stende due linee tenaci e intense alle spalle di Yeboah e combatte con buon spirito e buona organizzazione in difesa del punto“.
  • Pasquino (Tuttosport): “Blessin nonostante non sia neanche un mese e mezzo in Italia, gioca già a sua immagine: difficile salvarsi pareggiando sempre, ma il manico è ottimo“.
  • Bocci (Corriere della Sera): “Il Genoa tiene ,quinto pareggio su 5 dell’era Blessin. Il Genoa è una squadra di lotta, molti duelli a centrocampo e ripartenze elastiche. Per mezz’ora i rossoblù schierati con una difesa a quattro molto compatta e una linea mediana a due che fa leva sulle geometrie di Badelj e la  forza di Sturaro, ribatte colpo su colpo ,giocando in maniera aggressiva in ogni zona del campo. Davanti Blessin preferisce Yeboah a Destro, anche per aprire spazi agli inserimenti dei tre incursori , la mossa funziona per una mezz’ora”.
  • Vanni (Repubblica): “Il Genoa ci crede. Meglio nel mezzo hanno fatto Sturaro e Badelj. Blessin ha schierato il Genoa  in  un 4-2-3-11 roccioso e tutto votato al Pressing con unica punta Yeboah. Le due occasioni più pericolose nel primo tempo  le avute il Genoa con Gudmundsson , poi con il destro di Melegoni furbo nel rubare palla a Brozovic”.
  • Buccheri (La Stampa): “Un Genoa coraggioso e equilibrato. Al Genoa resta la soddisfazione di aver impedito di ragionare di una delle pretendenti al titolo e al suo tecnico Blessin il segno “x” come compagno di viaggio visto anche ieri, ha collezionato il quinto pari in cinque presenze in panchina. Il Genoa ha un’anima e si vede: i ragazzi di Blessin non perdono un duello da dove cresce la classica palla “sporca” e alzano il baricentro per mettere in scena un’aggressività di un certo peso. Così all’intervallo merita più applausi il Genoa per impegno . dedizione e pericoli creati grazie al pressing asfissiante. Nel primo quarto d’ora perde Maksimovic e Cambiaso (quest’ultimo appena entrato)  per infortunio e qualcosa cambia”.

I pezzi dei colleghi inviati a Genoa sono stati pubblicati nei quotidiani usciti ieri. Il calcio è bello , ognuno lo vede a modo proprio, in particolare quando nel mezzo ci sono le titolate, o presunte tali, del calcio italiano.

Chi era al Tempio, anche senza la vittoria, si è divertito vedendo un’altra gara del Vecchio Balordo e avrebbe dedicato, oltre canti e applausi, qualcosa in più se avesse avuto a disposizione una penna.