Alexander Blessin ha commentato così, ai microfoni di DAZN, la sfida salvezza pareggiata dal Genoa contro la Salernitana. “Sapete che io detesto i pareggi? Questo è il terzo di fila. Penso che siamo stati nervosi, abbiamo recuperato palloni e creato occasioni: dopo aver vinto la palla avevamo una buona struttura, ma l’abbiamo un po’ persa ed è stato il nostro problema nel primo tempo. Dopo il primo gol abbiamo acquisito più fiducia in noi stessi, ma avremmo dovuto fare il secondo per chiudere la partita. Sul gol dell’1-1 c’è stata una dormita difensiva del cavolo, ci ha spezzato le gambe e abbiamo dovuto ricostruire la squadra all’intervallo. In avvio di ripresa la struttura e il recupero di palle era buono. Insieme Piccoli e Destro? Dipende sempre da quanto a lungo possono giocare questo tipo di gioco. Piccoli è un giocatore simile per movimenti verso il pallone, credo che abbiamo  bisogno anche della velocità e della capacità di creare occasioni di Gudmundsson ed Ekuban. Caleb oggi ha giocato una grande partita, facendo anche l’assist. Sicuramente è un’opzione, ma ora dobbiamo vedere. Come detto all’inizio io odio i pareggi, quindi a Venezia dobbiamo andare per i tre punti”.

Il tecnico tedesco nel finale si è rivolto verso la Gradinata Nord per spronare la tifoseria in vista degli ultimi minuti di partita, poi traghettata fino al 90′ fra perdite di tempo, traversoni e mezze occasioni. Sull’episodio VAR, così a DAZN: “Non so se fosse rigore, ma la domanda è: c’era bisogno di un attaccante che in quel momento facesse un gesto teatrale e cadesse come un uccellino (anziché tirare, ndr)? L’avversario tiene del tutto la sua maglietta chiaramente. Andava controllato. Normalmente direi ok, perché io odio quando un mio giocatore fa questo e cade, con un’azione teatrale. Ma qui non riesce a fare un tiro pulito perché gli tengono la maglia: ma questo è il mio punto di vista”.


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