Nell’ultimo anticipo del sabato di Serie A, il Torino ospitava il Venezia allo stadio “Grande Torino“. La sfida, aperta dalla rete di Brekalo dopo soli cinque minuti, viene ribaltata dal Torino con Haps nel finale di primo tempo e, in apertura di ripresa, col gol lampo di Crnigoj. A tenere il pallino del gioco è quasi sempre la formazione padrona di casa, che nel finale di gara pareggerebbe con Belotti, tornato al gol dopo quasi tre mesi.

Il VAR, però, richiama alla revisione l’arbitro Giua per un fuorigioco sulla battuta del calcio di punizione non dell’autore del gol, bensì di Pobega che avrebbe ostacolato Caldara nel contrasto. On field review e poi decisione di annullare la rete dei granata che avrebbe significato il 2-2. Episodio che farà storia quello di Torino, considerato che si è valutato a discrezione del direttore di gara un fuorigioco, situazione che solitamente era priva di dubbi, forse addirittura la più sicura tra le possibile aree di influenza del VAR.

Inspiegabile e scioccante – definirà l’episodio Juric nel dopogara ai microfoni di DAZN – la spiegazione neanche l’ho capita. Pobega è dietro, non ostacola niente: va a saltare. È difficile spiegare a questi ragazzi cosa abbiano visto. Succede già da un po’ e un pochino tutti gli allenatori si lamentano, ora lo faccio anch’io. Questo non è calcio. Alcune situazioni che stanno accadendo sono inspiegabili. Lasciano correre su cose assurde, poi su cose minime ti puniscono”.  

Nel finale di una gara che si spinge sino al minuto 103′ espulso Okereke con l’ausilio della tecnologia, che punisce col rosso un intervento del centravanti arancioneroverde su Linetty (che in precedenza era stato ammonito, ndr). Okereke salterà la sfida contro il Genoa in programma domenica 20 febbraio.

In ogni caso, il Venezia si porta a quota 21 punti con una partita in meno, Torino che si ferma a 32 abbandonando, forse definitivamente, ogni possibile ambizione europea.


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