GLI APPROFONDIMENTI SUL GENOA 

CORRIERE DELLO SPORT – Lorenzo Pellegrini torna a disposizione di Mourinho per la partita della Roma contro i rossoblu: il capitano si aggregherà al gruppo tra oggi e domani, sabato è previsto il suo rientro in campo.

GAZZETTA DELLO SPORT – Intervistato Johannes Spors, che crede nella salvezza e nel rilancio del Grifone: “Ci credo moltissimo, non è facile ma credo he la squadra ora sia quella giusta per farcela”. “Cerchiamo di reclutare giocatori giovani di grande talento e ad alto potenziale da abbinare a chi garantisce invece leadership grazie a esperienza e conoscenza della squadra – le sue parole sulle strategie di mercato appena adottate – Penso a Badelj, Bani, Criscito, Destro, Sirigu. Non ho una squadra di ventenni, ma se devo investire ha più senso farlo su quanti possono incrementare il loro potenziale a beneficio del club”.

REPUBBLICA GENOVA – Il general manager parla anche di modello Red Bull: “In realtà io ho un mio modello. Ho lavorato con loro ma anche in altri club come Hoffenheim ed Amburgo: più che da Red Bull posso dire di aver imparato molto da Rangnick, con cui siamo ancora in contatto. Da lui ho capito soprattutto che la cosa più importante per un club è lo stile di gioco chiaro e la possibilità di reclutare giocatori ad alto tasso di sviluppo”. Così il GM sull’operazione Gudmundsson: “Probabilmente è stata la più difficile, ma solo per le tempistiche. Ho sempre iniziato una trattativa convincendo per primo il giocatore: lo guardo negli occhi e se capisco che vuole venire al Genoa, solo allora lotto per chiudere l’operazione”. Il procuratore di Goran Pandev, Leonardo Corsi, racconta: “La sua intenzione era di chiudere la carriera con il Genoa. Ci sono stati tanti cambiamenti, la sensazione era che volessero ripartire dai giovani. Ovviamente, per il rispetto che hanno per lui, i nuovi proprietari non lo hanno certo spinto via, ma da parte sua c’era la consapevolezza di non poter più essere protagonista”. 

IL SECOLO XIX – Il general manager del Genoa spiega la rivoluzione di gennaio (“abbiamo puntato su giocatori di alto potenziale: il nostro obiettivo è farli crescere e migliorare dandoci una mano per raggiungere la salvezza. Abbiamo investito tanto acquistando i cartellini, di questi tempi non è facile e di questo devo ringraziare 777 Partners per averci dato quest’opportunità, riducendo pure il monte ingaggi”) e torna sulla decisione di esonerare Shevchenko e puntare successivamente su Blessin: “Conosco bene Alex e so che con lui potremo implementare lo stile di gioco che ci accomuna. Andiamo nella stessa direzione, parliamo lo stesso linguaggio calcistico”. Ieri tutti al Signorini, compresi i convalescenti Criscito e Rovella così come i nuovi acquisti. Vengono poi riportate le parole di Lukas Kacavenda, che ha rifiutato un trasferimento in rossoblu poiché preoccupato dalla posizione di classifica: “È vero che hanno un progetto per restare in Serie A, ma in caso di fallimento di quel progetto non avrei giocato in B la stagione successiva”. 

TUTTOSPORT – Anche il quotidiano torinese riporta le parole di Spors, concentrandosi in apertura sulle caratteristiche del nuovo allenatore: “Ogni dettaglio dell’area tecnica deve dipendere dallo stile di gioco – ha raccontato – Io e lui parliamo la stessa lingua calcistica e questo è veramente importante. Blessin è quello giusto, sia a breve termine che per il futuro. È bravo a sviluppare il modo di giocare con la sua empatia e la sua energia”.


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