Un punto che va stretto quello conquistato dal Genoa contro l’Udinese, verrebbe da dire persino troppo poco rispetto a quanto creato – e spesso sprecato – nell’arco dei 90 minuti. Ma l’arbitro Doveri, in qualche modo, ci ha messo del suo: c’è infatti un trittico di episodi da analizzare con attenzione, tutti a partire da inizio ripresa.

Al minuto 47′ scontro a centrocampo tra Ekuban e Makengo. Il numero 6 friulano è già ammonito dal primo tempo e tutto farebbe pensare al secondo giallo, non fosse altro perché Ekuban sposta il pallone all’avversario, che poi lo colpisce sulla gamba sinistra. Doveri fischia, ma il fallo a suo avviso è a favore dell’Udinese. Scelta clamorosa per l’errore che rappresenta, perché anche nel tentativo di giustificarla con Sturaro, oggi capitano dei rossoblu, Doveri conferma di aver visto proprio così: Ekuban colpirla prima. E ciononostante la scelta diventa quella di assegnare punizione ai friulani. Come all’andata, quando in apertura di ripresa un fallo da rosso diretto di Molina su Rovella non venne neppure revisionato al VAR (Mazzoleni), oggi si è assistito ad uno scenario simile e ugualmente penalizzante. L’unica differenza è che, questa volta, il fallo di Makengo era chiaramente da giallo e per questo motivo il VAR (Di Paolo) non è intervenuto: andava preservata la verità di campo e la scelta presa da Doveri. Scelta evidentemente sbagliata per uno dei fischietti più esperti del campionato.

Ma altri due episodi hanno attirato l’attenzione della moviola. Intanto il doppio giallo ricevuto da Cambiaso nel giro di sette minuti e costatogli l’espulsione. Entrato nel secondo tempo al posto di Vasquez, il numero 50 rossoblu al minuto 71′ commette fallo su Molina allargando il braccio sinistro. Braccio che si appoggia al di sotto del collo del giocatore friulano, che si getta a terra toccandosi la faccia. Può starci il fallo, segnalato dall’assistente di linea, ma esagerato appare il cartellino giallo. Doveri ci “casca” e sanziona generosamente il laterale rossoblu, che al 78′ bloccherà invece in maniera ingenua e fallosa una ripartenza di Becao, ricevendo il secondo giallo.

L’ultimo episodio è quello avvenuto al minuto 86′ con lo schema su punizione di Sturaro per Vanheusden. Il numero 3 rossoblu anticipa sulla corsa Arslan e, forse sentendosi leggermente toccato, cade a terra in area di rigore. Le angolazioni del replay, nonché la visuale diretta dalla Tribuna, non chiariscono l’episodio, ma se un tocco c’è è davvero leggero e appare corretta la scelta del VAR e di Doveri di non concedere il calcio di rigore.

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