GLI APPROFONDIMENTI SUL GENOA

CORRIERE DELLO SPORT – Il Corriere dello Sport questa mattina parla di “destino crudele per Sheva” in un breve editoriale che avvicina alla gara di questa sera tra Genoa e Milan valida per l’accesso ai quarti di finale di Coppa Italia. “Dal giorno della presentazione di Sheva, pieno di tramontana e di cronisti arrivati da Milano, i numeri del Genoa sono diventati via via sempre più preoccupanti, imbarazzanti secondo i giornali e i siti genovesi. Dieci partite: un successo (con la Salernitana, in Coppa Italia), tre pareggi (uno promettente con l’Atalanta) e sei sconfitte, l’ultima la più dolorosa perché patita nel derby con lo Spezia. Enrico Preziosi, il presidente uscente, spendeva e spandeva pronostici impegnativi: “È una rosa da ottavo-decimo posto”. Non è assolutamente vero. Ma forse nemmeno da penultimo in classifica“. All’interno dello stesso quotidiano si legge dell’avventura ai titoli di coda per Shevchenko, che probabilmente dirigerà (non si sa ancora se in panchina causa Covid) l’ultima partita dalla panchina del Genoa. In pole per la successione ci sarebbe Bruno Labbadia.

GAZZETTA DELLO SPORT – Le voci di un imminente addio di Shevchenko al Genoa compaiono anche sulla rosea, dove si legge di “applausi a San Siro per addolcire la delusione“. La Gazzetta dello Sport si domanda anche perché aver chiamato il tecnico ucraino per poi mandarlo via dopo pochi mesi, senza averlo realmente accontentato sul mercato? “Shevchenko è sbarcato il 7 novembre e da quel giorno ha analizzato la rosa e comunicato ai dirigenti la lista della spesa. Il Genoa, in effetti, ha effettuato alcuni acquisti, ma solo Hefti è davvero gradito al tecnico. E allora che senso ha avuto corteggiarlo, convincerlo, promettergli i giocatori, non accontentarlo e poi puntare su un altro allenatore? Tempo perso, appunto. E lo stesso Andriy penserà probabilmente di aver buttato un palo di mesi in Liguria. Stasera San Siro ospiterà pochi tifosi, ma per lui e Tassotti saranno solo applausi. Magra consolazione per chi era convinto di vivere in modo diverso la sua prima esperienza da tecnico di un club“.

In chiave prettamente rossoblu, si parla di “aria d’addio” per il tecnico rossoblu e di un Genoa che avrebbe adesso puntato Bruno Labbadia. “Destino quasi segnato, il tedesco in pole” è quanto evidenzia il quotidiano in rosa. Anche se rimane aperto qualche spiraglio su una sua possibile permanenza, laddove stasera il Genoa sfoderasse una prestazione in grado di convincere la dirigenza rossoblu. Infine, una piccola nota a margine: il Professor Zangrillo, ora anche presidente del Genoa, ha ieri operato al San Raffaele di Milano l’agente Mino Raiola, fra i più noti procuratori di calciatori (tra cui Calafiori e Fares, ndr). Sul fronte mercato, torna anche qui il nome di Nadiem Amiri del Bayer Leverkusen che “dovrebbe arrivare sotto la Lanterna“. In uscita: Andrenacci, Sabelli e Bianchi verso Brescia.

REPUBBLICA – L’edizione genovese di Repubblica ritorna su quanto rilanciato ieri pomeriggio, ovvero sia lo scatto in pole position di Bruno Labbadia per la successione di Shevchenko sulla panchina del Genoa, nonché sulla notizia dell’approdo di Amiri al Genoa. “Shevchenko, l’ora dell’addio. Labbadia per cercare il miracolo” è il titolo scelto prima di approfondire la questione panchina, che vedrebbe un destino segnato per l’ex ct dell’Ucraina. Spors avrebbe individuato in Labbadia l’uomo “ideale per le missioni impossibili“. Dalla Bundesliga si prepara l’arrivo di Amiri, mentre in uscita vero la Turchia dovrebbero esserci sia Tourè che Biraschi.

SECOLO XIX – Il Decimonono, che già alcune mattine fa aveva rilanciato il nome di Labbadia come possibile successore di Shevchenko, questa mattina ne parla come del tecnico in pole per provare a cercare la salvezza. “Shevchenko sfida il Diavolo e il futuro” è quanto titola il quotidiano locale, sottolineando che comunque è ancora aperto il casting per chi potrà guidare il Grifone in queste ultime 17 giornate di Serie A. Tra i nomi anche quello di Rudi Garcia e del tecnico della Stella Rossa Dejan Stankovic, che già la Sampdoria aveva seguito lo scorso dicembre. Rimangono in “seconda fila” sia Ballardini che Maran, i due allenatori attualmente sotto contratto. Da segnalare, all’interno dell’edizione odierna, anche le parole di Ariedo Braida, ex dirigente rossonero che lavorò per portare Shevchenko al Milan nel 1999. “Lui sa soffrire, sa che il calcio prima di darti gioie richiede grandi sofferenze. Penso a “Mari del Sud” di Pavese, in cui il poeta si chiede chi sono quei folli che insegnano a soffrire tanto in silenzio. Chi arriva da certi contesti sa quanto è dura la vita. Lui è cresciuto con la disciplina ferrea di Lobanovsky, faceva circuiti militari in allenamento: se sei abituato a questo non ti fa paura niente”.

TUTTOSPORT – Chiude Tuttosport che parla di “destino segnato” per Andriy Shevchenko. La scelta avrebbe ricadere su Bruno Labbadia, tecnico tedesco di origini italiane. Ma le difficoltà sono già nell’immediato per il Genoa, che stasera faticherà anche solo a schierare una formazione a causa dei molti infortuni e dei casi Covid che tengono fuori quattro giocatori. Inoltre, Calafiori non sarà ancora convocato, mentre Fares alla stessa maniera non dovrebbe fare parte della lista per San Siro in quanto pronto ad approdare al Torino. Fares che, come rilancia Tuttosport, aveva già fatto una sortita a Torino “in esplorazione la scorsa settimana prima che il Genoa lo richiamasse e lo bloccasse in attesa di trovare un’alternativa.


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