La 21esima di campionato, al di là dei risultati, è stata l’incapacità del calcio di convivere con il Virus. L’insostenibile leggerezza di chi lo pratica con le vacanze natalizie in paesi esotici (permesse ai calciatori) si poteva evitare. La Lega Serie A all’unanimità, per non scontrarsi con Draghi, ha deciso la strada del compromesso e le prossime due gare di campionato si giocheranno con 5000 spettatori.

Alt alla vendita dei biglietti e agli abbonati, ci sarà spazio solamente per gli sponsor per rispettare obblighi contrattuali e Corporate hospitality, per famiglie e amici di calciatori. Oggi incontro FIGC e Lega con il Governo a Palazzo Chigi con il cappello in mano per chiedere ristori. Lega e FIGC non hanno digerito perché al cinema sono stati dati 5 milioni di ristori e al calcio solamente uno e mezzo. Oggi nella cabina di regia con il Governo sarà un’altra giornata campale per il calcio italiano, per i calciatori senza  Super green pass e per il rispetto di tutte le norme dl decreto del 21 dicembre per gli sport di gruppo all’aria aperta.

Il Tar ha accolto tre ricorsi su quattro: basta isolamento, le squadre tornano in campo. Le ASL potranno bloccare chi non ha ancora la terza dose. Ieri nella riunione tra medici sportivi e Ministero della salute, le ASL non interverranno più: hanno deciso che lo stop per il Covid dovrà arrivare solo in caso di una soglia di positivi del 35%, senza Primavera. Considerata la lista del 25 consegnata in FIGC, numericamente è un 8,75 da arrotondare a 9 positivi.

Nel frattempo, Insigne ha firmato il contratto con il Toronto facendo subito l’americano. “All for one”. Tutti per uno. Totò  tramite il maestro Scannagatti gli  avrebbe risposto: “sei un uomo di mondo anche se non hai fatto tre anni di militare a Cuneo”.

Trema Mancini: perde Chiesa causa ginocchio saltato per l’emergenza spareggio mondiale  del Qatar di Marzo.

Per adesso il Giudice Sportivo dopo il reclamo dell’Udinese senza risultato si rivolge al Tar, ormai arbitro del calcio italiano. Vogliono giocare nuovamente partita con l’Atalanta dopo che la norma della Lega di giocare con 13 calciatori compresi Primavera non si poteva applicare. La società friulana ha dovuto convocare d’urgenza sabato sera 12 calciatori positivi di cui uno ha giocato. L’Asl friulana li aveva messi in quarantena fino al giorno 9 gennaio e non avevano fatto neanche un allenamento.

Sui campi visto il teatrino che ha preceduto la ventunesima giornata tante domande: si gioca? Non si gioca? In quanti giocano? Operazione per far passare sempre in secondo piano l’ex gioco più bello del mondo rovinato dalla famelicità degli euro che non si preoccupa come tutti di Omicron. Teatrino che continuerà anche stasera nella Supercoppa: Szczesny No vax pentito senza pass stasera contro l’Inter guarderà la partita in TV oppure dovrà arrivare allo Stadio all’ultimo minuto.

La ventunesima giornata è stata quella della goleada. Il motivo sarà Omicron. Non può essere vera gloria vista la classifica dei gol fatti e subiti.

L’Inter non ha giocato bene contro la Lazio, ma ha dimostrato di essere di ferro. Due reti di due difensori per battere la Lazio che non ha fatto una brutta figura. Immobile è da record sempre in gol.

Venezia-Milan 0 a 3. Una passeggiata in gondola per Ibra e compagni. Il Venezia a bagno per errori difensivi e di concentrazione mai visti in laguna.

Napoli-Sampdoria 1 a 0.  Mentre i doriani come le belle statuine aspettavano il fischio del solito Di Bello di Brindisi, Petagna in una rovesciata solitaria infilava Audero. Napoli non brillante, Sampdoria spenta e neppure risvegliata dall’ennesimo gol di Gabbiadini.

Udinese-Atalanta 2 a 6. Passeggiata della Dea contro una zebra dell’est decimata dal Covid. Partita sotto giudizio da parte della giustizia sportiva dopo il reclamo dell’Udinese.

Empoli-Sassuolo 1 a 5. Sbraca la squadra di Andreazzoli: giocare ogni tre giorni non è facile se non hai la rosa ampia. Dionisi l’ex in panchina martellato da cori e fischi si è tolto due soddisfazioni oltre la goleada: raggiungere in classifica l’Empoli.

Verona-Salernitana 1 a 2. Colpo dei campani con tanti cerotti Covid contro un Verona spocchioso e sicuro di entrare nella parte destra della classifica.

Torino-Fiorentina 4-0. Il Toro carica a testa bassa caricato a sua volta da Juric. Partita a senso unico per i granata, Viola rimasti a Firenze in quarantena con posticipo di partita al Lunedì. Settima partita utile per il Pirata che spegne il sogno europeo di Italiano.

Roma-Juventus 3 a 4. Per Mourinho è stato un crollo psicologico. Numero uno affranto, gode Allegri che non giocando ha ribaltato il risultato di 3 a 1 a favore della Lupa. Gara difficile, ma ben diretta da Massa di Imperia che ha ricevuto i complimenti anche da Mou.

Spezia-Genoa 0 a 1. La partita salvezza tra Sheva e Thiago Motta è andata finire nel Golfo dei poeti per lo strapotere della Aquile viste le occasioni da gol sprecate. Thiago licenziato prima di ogni gara sale a 19 punti in classifica. Vittoria che vale doppio, scempio del Vecchio Balordo tattico e tecnico.

Al termine della gara subito la caccia al successore di Sheva. Succederà? Sarà italiano o straniero? Ballardini e Maran sotto contratto richiamati? Mister straniero la cui provenienza potrebbe essere nella galassia Red bull?

Importante, se rimarrà Sheva o se arriverà chi lo sostituisce, che richiami all’attenzione, che si motivi la squadra e che la si richieda. Organizzare, parlare, convincere la squadra delle sue strategie, altrimenti sarà difficile non solo fare il giocattolo, ma anche provare a salvarsi. Per farlo funzionare deve nascere l’alchimia tra tecnici e squadra. La salvezza deve arrivare anche con la panchina. Le armi in più per raggiungere quelle davanti sono voglia e carattere in tutte le partite contro qualsiasi avversario.

Sheva è andato in difficoltà perché non era abituato, visto il passato da calciatore e da selezionatore, a trovarsi in quella situazione: è andato avanti, ha cercato di superare lo scoglio senza idee facendo poco per sormontarlo, al di là di tutti gli alibi concessi.

Cagliari-Bologna 2 a 1. Una vittoria sarda in pieno recupero al terzo minuto di recupero che peserà sul futuro del Cagliari. Come volevasi dimostrare bastano due vittorie consecutive per mettere in allarme dal decimo posto in giù. Tanto equilibrio e tanta battaglia nel secondo con il Bologna che ha provato a vincere e il Cagliari mai a perdere, lo spirito giusto verso la salvezza.

Campionato in ogni caso falsato, calendario cambiato, partite di cui conosceremo il risultato  a tavolino, in particolare se ci saranno squadre mischiate in Europa, altrimenti si giocheranno nuovamente in settimana. Più di 100 calciatori positivi, squadre decimate in campo con le riserve. La Lega Calcio per non scontrarsi con Draghi e lavarsi la coscienza ha ridotto a cinquemila il numero dei tifosi. Ma non da subito, bensì da domenica prossima: c’era da salvare l’incasso della Supercoppa di stasera. Speriamo che il Virus aspetti.