GLI APPROFONDIMENTI SUL GENOA 

CORRIERE DELLO SPORT – Il quotidiano sottolinea come, almeno fino alla gara di Coppa Italia contro il Milan, Shevchenko dovrebbe rimanere sulla panchina rossoblu. Il club ha deciso di prendersi ancora qualche giorno di riflessione dopo la pesantissima sconfitta contro lo Spezia, i numeri del tecnico sono impietosi ma il suo contratto è pesante (un triennale da 2.5 milioni a stagione). E lo segue la Polonia, ritenendolo una soluzione interessante per sostituire Paulo Sousa. In caso di esonero potrebbero tornare Ballardini o Maran.

GAZZETTA DELLO SPORT – Di sicuro in panchina contro il Milan, tra quarantott’ore forse sapremo se Sheva sia davvero arrivato al capolinea. Ieri vertice fra proprietà e dirigenza per capire meglio la situazione, su cui pesa molto la classifica al netto di un calendario complicato e l’aggravante di una squadra incompleta e i giocatori più validi a lungo fuori per infortunio. Addio al progetto triennale sull’ex Pallone d’Oro? Non è detta l’ultima parola. In caso di esonero Maran sembra favorito su Ballardini, né si può escludere un’altra soluzione a sorpresa vagliata dal general manager Spors. Per l’attuale allenatore si studia l’eventualità di una exit strategy per chiudere elegantemente il rapporto. “Ma siamo, per ora, nel campo delle ipotesi” si precisa. Nel frattempo non ha trovato conferma l’ipotesi, assolutamente futuribile, di una candidatura dello stesso tecnico per la guida della nazionale polacca. Il Grifone resta in pole per Miranchuk: l’affare si farà al ritorno di Boga dalla Coppa d’Africa. Si aspetta anche Piccoli, ma l’obiettivo è sfoltire i ranghi. La Salernitana ci prova per Radovanovic, mentre Biraschi è vicino allo sbarco in Turchia al Karagumruk. Il Brescia aspetta Sabelli, il Parma spinge per Cassata.

REPUBBLICA GENOVA – Shevchenko per adesso resta, ma il Genoa naviga a vista. A decidere il suo futuro potrebbe essere il Milan, proprio la squadra che lo ha innalzato fino al tetto del mondo, facendogli conquistare Champions e Pallone d’Oro da giocatore. La società sta sondando le alternative, pensando anche a come risolvere il pesantissimo contratto che lo lega alla panchina rossoblu. La fiducia della tifoseria nella nuova proprietà è altissima e gli ultimi tre acquisti hanno dimostrato che l’intenzione di far bene non manca. A mancare è – da parte di tutti, anche del GM Spors, scopritore di talenti ma abituato a confrontarsi con campionati ben diversi – l’esperienza nell’affrontare una lotta salvezza come quella della Serie A. La delusione maggiore arriva dai giocatori ancor più che dall’impatto di Shevchenko le cui “non scelte” non hanno pagato. E così, quando doveva arrivare la svolta, si rischia l’ennesimo ribaltone. Per ora l’unico ad essersi preso le proprie responsabilità, viene sottolineato, resta il presidente Zangrillo.

IL SECOLO XIX – Il mare è in tempesta e la nave rossoblu ha smarrito la rotta. Una rotta che negli anni era ben nota, quella per la salvezza, e che adesso sembra completamente perduta. I numeri della gestione Shevchenko si commentano da soli, c’è ben poco da salvare e la delusione in casa genoana è enorme: la scelta fatta da 777 Partners si sta rivelando sbagliata, ieri c’è stata una riunione in videoconferenza tra Villa Rostan e Miami, con Blazquez presente in sede. Per il momento l’allenatore rimane al suo posto ma la sensazione è che l’avventura sia arrivata ai titoli di coda, con le diplomazie al lavoro per trovare una soluzione all’accordo triennale da 2.5 milioni l’anno. La proposta della Polonia paventata nei giorni scorsi? Potrebbe tornare d’attualità ed essere una soluzione comoda in grado di salvare l’onore e i conti. Sheva aveva chiesto di partire dal 6 gennaio, dopo la sosta natalizia, visto il calendario complicato. Si è deciso di anticipare, decisione più sensata vista la necessità di impostare il calciomercato avviato puntando su giovani rampanti. Probabilmente l’ucraino si attendeva qualche rinforzo di maggiore esperienza, con i nomi di Miranchuk, Belotti e Orsolini fatti dal Decimonono. Il russo potrebbe arrivare in ogni caso, sebbene non sia così convinto del progetto tecnico presentatogli.

Rifiutata l’offerta per Raskin, piace sempre Duda e spuntano i nomi dei due centrocampisti offensivi Gacinovic (Hoffenheim) e Boetius (Mainz). Per la panchina i nomi presentati dal quotidiano, nomi per ora smentiti, portano a Pal Dardai (ex commissario tecnico dell’Ungheria e con un passato da mister dell’Hertha Berlino) e Bruno Labbadia. Criscito nel frattempo ha mandato un messaggio forte via social: nel mirino del duro atto di accusa ci sono squadra, tecnico e società.

TUTTOSPORT – Shevchenko al capolinea, il Genoa vuole cambiare e la strada appare segnata. A frenare la decisione dell’addio del tecnico, per ora, sono due fattori: il primo di ordine prettamente economico, il secondo sulla scelta del suo sostituto. Attualmente, per prendere il suo posto, sono favoriti Maran o un nome a sorpresa dall’estero.


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