A:  come la lettera che il popolo genoano non vuole abbandonare. Come l’Astinenza, via altro anno con sole preoccupazioni. Come gli Agenti di calciatori che hanno sempre tenuto in fondo alla classifica il Genoa. Come gli Allenatori licenziati, sempre con la bocca chiusa.

B: come Ballardini e la sua quarta salvezza. E B come Besaggio: unica mezzala con caratteristiche diverse dai presunti titolari, al top del campionato Primavera, mai neanche convocato.

C: come Caicedo e chi l’ha visto. E “C” come la Comunicazione anche spicciola assente attività su altri canali.

D: come Derby brutto, il primo senza coreografie e pubblico. Bello il secondo con i tifosi nel Tempio. Il Vecchio Balordo ne ha pareggiato uno, perso male il secondo. E D come Destro, meno male che c’era, che c’è e che ci dovrà essere.

E: come Ekuban, che non sarà il futuro del Genoa, non è un Top, ma cuore e grinta li ha sempre lasciati in campo.

F: come la Farsa del ritiro estivo Austriaco 2021.

G: come i Giovani, da Rovella a Cambiaso, buttati nella mischia. Adesso il pallino lo devono giocare loro.

H: come Hernani. Chi l’ha visto in campo quando giocava?

I: come i tanti infortuni in un anno pieno di contrattempi, traumatici, muscolari. Si cambia allenatore, preparatori, medici ma il trend degli infortuni non è cambiato.

L: come Lo Spirito Genoano mancato in troppe gare.

M: come Maskimovic, che è bene domandarsi a questo punto tra sé e sé in assenza di risposte: c’è sempre? Infortunio del 9 ottobre 2021, lesione di secondo grado della giunzione miotendinea prossimale del retto femorale anteriore. Questa era la prognosi. E anche M come Marroccu, ingessato nel calciomercato estivo per la trattativa in corso con gli americani, ingessato anche nelle altre come sempre per tutti i DS e scout genoani. Solo vendere.

N: come Nuovi ingaggi. Serviva molto di più negli anni scorsi, 2021 su tutti, per non stare sempre in fondo alla classifica.

O: come Omicron, un altro fantasma del calcio italiano come la variante Delta. E O come Ottobre, il mese in cui sono arrivati gli americani.

P: come i Procuratori, uno fra i mali del Vecchio Balordo. In estate mercato da matita rossa per inseguire mercati di riparazione a gennaio. E P come Preziosi che dopo 18 anni ha venduto il Genoa. Un’altra P accomuna le precedenti due: quella delle Plusvlenze.

Q: come la qualità troppo assente in troppi calciatori per fare gol e non prenderne.

R: come la rosa sempre perennemente inadeguata e modesta, anche se sovrabbondante. E pure R come Rivoluzione, alla prima resa dei conti, la salvezza. Infine, R come le reti segnate in questo 2021 dal Genoa, 52, troppo poche per sopperire a quelle subite (68).

S: come Spors, nuovo General Manager. Prova a migliorare tutto ma in questo momento non può essere aiutato dalla classifica e dagli algoritmi. Per salvarsi servono quantità e qualità. Ancora, S come il Silenzio dei 777. Ci sono e li abbiamo visti. Abbiamo conosciuto la voce di qualcuno di loro. Diamo loro tempo prima di giudicarli. Infine, S come Shevchenko all’esame Serie A.

T: come Tifosi. Rocca nuovamente a loro, anche con lo Stadio al 50%, salvare il Genoa

U: come una sola vittoria nel campionato 2020/21

V: come il Vento sta cambiando. Si dice sempre così all’inizio di un nuovo percorso. E lo ribadiamo con fiducia.

Z: come Zangrillo, nuovo President dal DNA rossoblù. Deve trovare il vaccino per sconfiggere la crisi da lungo tempo dell’amato Grifone.