Alberto Zangrillo è intervenuto, nel giorno della sua presentazione alla stampa, anche ai microfoni di Radio24: “Un po’ di pressione è necessaria, ma bisogna farla convergere sul pragmatismo e la razionalità, per avere idee molto chiare, precise, sviluppare un progetto che almeno nella testa sia ben chiaro e definito – ha dichiarato Zangrillo ai microfoni di Tutti ConvocatiSviluppare un percorso che non sia necessariamente a breve termine. L’obiettivo è ambizioso e a medio-lungo termine. L’obiettivo è ambizioso, ci vuole pazienza da parte di tutti e soprattutto di tifosi e città. La bellezza di questo progetto è proprio il fatto che coniughi città con la squadra per dare un respiro internazionale, e parte dal presupposto che Genova e il Genoa sono sottovalutate”. 

Zangrillo risponde anche a una domanda su Berlusconi, suo paziente: “Questo è proprio il modo in cui non vorrei iniziare a interpretare il mio ruolo. Berlusconi non c’entra nulla, non c’entrerà nulla così come non è mai c’entrato nella mia vita professionale se non come mio paziente. Sono diventato presidente senza confrontarmi a lui. Se riterrò sia il caso gliene parlerò, ma voglio fugare da subito ogni dubbio. Sicuramente ne ho parlato con Galliani di cui sono amico, ma per ora Berlusconi credo si occupi più di altri argomenti che non di calcio”. 

Su Shevchenko e sul futuro: “Ho un bel rapporto di grande affetto e considerazione reciproca, penso che entrambi serviamo per una cosa fondamentale: il Genoa ha bisogno di essere internazionalizzato, magari pagando dazio, con fatica, ottenendo risultati che all’inizio non piaceranno. Lo dico da genovese: nella realtà di provincia di Genova, non si arriva da nessuna parte. Si dovrà fare uno sforzo come un’azienda che debba essere risanata nei fondamentali, prima di tutto di ordine atletico e sportivo, ma che non riuscirebbero mai ad esserci se alle spalle non ci fosse un fondamentale che garantisca la sostenibilità economica. Riteniamo che il futuro del Genoa debba essere di non accontentarsi e perseguire un risultato ambizioso che richiede metodo, tempo e pazienza”. 

Ancora Zangrillo: “Il Genoa è come una bella addormentata, una bella signora che ha fatto invaghire personaggi nel corso della sua storia ma che a un certo punto è stata dimenticata, sollecitata dall’ardore e dai suoi tifosi che sono straordinari. Diciamo che questo impeto ‘british’ ad altissimi livelli, dal punto di vista del tifo, deve essere supportato egualmente anche dal punto di vista imprenditoriale creando un progetto che crei valore e che renda il tutto sostenibile e contribuisca a creare una nuova esperienza di vita per i giovani. Il Genoa ha la possibilità di essere la prima squadra del campionato italiano che interpreti questo percorso, difficilissimo ma straordinario”.

Il nuovo presidente del Genoa chiude con un complimento alla tifoseria: “Una poesia di Wordsworth dice ‘il mio cuore sobbalza quando vedo un arcobaleno’. Bene, il mio sobbalza quando vedo la Gradinata Nord. Un tributo alla gradinata va dato. È un elemento fondamentale ed essenziale e l’emozione che mi regala tutte le volte è straordinaria. Impagabile, mi rende orgoglioso di essere uno di loro. Fra 15 giorni c’è il derby? Massimo rispetto per i cugini, ma ‘we are genoa’. È un po’ che soffriamo, bisogna invertire la rotta. Il mercato? Tutti sanno che bisogna arrivare con l’acqua alla gola fino a quando ci sarà possibilità di operare sul mercato. 777 Partners ne sono consapevoli, ieri siamo andati a dormire alle 4: abbiamo parlato prima, durante e dopo la partita. Come voi sapete, non è sufficiente prendere Ronaldo e Messi e amalgamarli se dietro non ci sono un condottiero e una logica”. 


Genoa, Zangrillo si presenta: “Onorato per questa nuova esperienza. Siamo di fronte a una rivoluzione”