Domenico Criscito ha parlato ai microfoni di Telenord nel secondo giorno di ritiro in Austria. Per il capitano del Genoa si tratta del nono anno in maglia rossoblu: “Tutto è cominciato dall’esordio contro il Cosenza, una giornata indimenticabile e un’emozione davvero incredibile. Abbiamo sofferto tanto, da dicembre in poi è stato tutto un po’ più tranquillo. Abbiamo fatto un ottimo finale di campionato. Bisogna ripartire senza soffrire, perché purtroppo quando si soffre si sta male”. 

Sui primi giorni di ritiro e sull’ultimo arrivato, Zinho Vanheusden, a Neustift da questo pomeriggio in attesa di ufficializzazione: “Stiamo lavorando più sull’aspetto fisico, di quello tattico ne parleremo più avanti. Il mister ci conosce benissimo, sa quel che noi possiamo dargli e noi quel che ci può dare lui. Sono andati via giocatori importanti ma la società, come ha sempre fatto, si muoverà sul mercato. Ora ci sono tanti giovani, ma la società lavora molto bene con i giovani: il lavoro di Sbravati è stato grande e magari possiamo trovare il nuovo Romero o altri giocatori importanti. Sarà importante anche Vanheusden? Sono sincero, non lo conoscevo ma i giovani del gruppo me ne hanno parlato molto bene. Io con la mia esperienza, ma anche Masiello e Radovanovic, cercheremo di aiutarlo ad integrarsi nel migliore dei modi. Fra i giovani a me piace tanto Flavio Bianchi, ha cattiveria e quando calcia in porta trova il gol. Nel primo anno in C non è mai facile ed è andato in doppia cifra: se devo puntare su qualcuno, punto su di lui. Kallon ha esordito molto bene a Cagliari, ci sono tanti giocatori che se trovano l’anno buono possono darci una mano e fare tanti gol, ma avranno bisogno dei più esperti. Noi siamo qui proprio per quello”. 

Senza Pandev e Perin, capitan Criscito è rimasto l’ultimo baluardo di genoanità? “Spero anche io che Pandev ci possa ripensare e che Perin possa tornare, ma bisogna guardare quel che abbiamo adesso. Per quello che posso cerco di far capire agli ultimi arrivati l’importanza del Genoa, ma chi arriva sa che per questa maglia si deve sudare e lottare”. 

Ancora Criscito: “Bisogna essere ottimisti: è inutile partire con pessimismo. Ballardini una sicurezza? Beh, a dicembre è arrivato che avevamo 7 punti. I tifosi saranno importanti sicuramente, l’anno scorso ne parlavo con Perin a Zappacosta e Strootman: gli dicevo che non avevano avuto la fortuna di giocare di fronte ai tifosi. Goldaniga? Non lo so. Mi sono allenato tanto con lui in Toscana, l’importante è tenersi in forma perché poi l’età si sente”. 

Su Shomurodov: “Dal primo giorno ha iniziato a parlare l’italiano, finalmente riusciamo a farci anche qualche discorso”. 

Fresca l’abilitazione di Mimmo al ruolo di allenatore UEFA B: “Da grande mi piacerebbe, un giorno, poter allenare. Ho superato il corso a Coverciano ma conto di smettere il più tardi possibile. In campo sono un rompi balle e sarò lo stesso anche da allenatore: che tipo di allenatore? Mah, mi piace molto giocare palla a terra perché ormai il calcio moderno è questo. Non sveliamo altri segreti”.  

Sul nuovo calendario, che non prevederà il girone di andata speculare a quello di ritorno: “In Russia mi è già capitato e devo ammettere che cambia poco, perché alla fine incontri due volte le stesse squadre. Mai fare calcoli prima di cominciare: speriamo di fare un campionato tranquillo e di stare sereni senza fare calcoli”.


Calciomercato Genoa, Vanheusden già in ritiro a Neustift