In serata è andata in onda su Report, su Rai 3, un’inchiesta giornalistica dal titolo “Le trame oscure del calcio” riguardante il ruolo degli agenti nel mondo del pallone italiano e l’imponente cifra delle intermediazioni. Tra i servizi ne figurava uno relativo anche al Genoa, trattato solo nell’ultima parte della trasmissione. Riannodiamo i fili della trasmissione, per chi non la avesse potuta seguire, e in fondo all’articolo lasciamo LINK per poterla rivedere.

All’inizio subito spazio per alcuni cambi di procuratori che avrebbero riguardato anche l’ex rossoblu Gianluca Scamacca e Dejan Kulusevski, passati ad Alessandro Lucci, direttamente interpellato nella vicenda assieme a De Rossi (oggi nello staff di Mancini, il quale ha direttamente negato tutto quanto, anche la conoscenza diretta dell’ex centravanti rossoblu) e Bonucci (che non interverrà in trasmissione). Si parla di una “guerra tra procuratori” e di pressioni che sarebbero state esercitate proprio da alcuni elementi dello spogliatoio azzurro.

Si passa poi alla cifra di 138 milioni di euro di intermediazione (la cui ricostruzione del percorso non è fattibile, ma è proprio l’aspetto da correggere e rendere trasparente in tutto e per tutto) e agenti come strumento “nelle mani delle società per fare quadrare i conti” sino ad arrivare alla “mappa” che verrà consegnata ad uno degli inviati di Report dove sarebbero contenute informazioni su procuratori e agenti che oggi tessono la tela del calcio italiano e mondiale. Emerge anche la cifra di due miliardi di euro di transazioni illegittime, con mezzo miliardo di euro (secondo la FIFA) nelle tasche degli agenti sportivi nell’anno 2020, in piena pandemia. La difficoltà è quella di capire i contratti di intermediazione, che valgono nell’ultimo anno circa 150 milioni di euro, come e dove vengano pagati, ricostruendo tutta la filiera dei pagamenti. Si parla, in tal senso, anche di un report della UEFA mai pubblicato in cui si parlerebbe di due miliardi di transazioni illecite nel mondo del calcio (tra 2018 e 2019 e prevalentemente da trasferimento giocatori).

Mino Raiola prima della trasmissione ha diffidato Report e tutti gli organi di stampa che avrebbero ripreso l’inchiesta. La risposta della trasmissione è stata immediata: “quello di Raiola è un attacco alla libertà di stampa. L’indirizzo dove noi siamo andati è quello che Raiola dichiara alla Federcalcio italiana, e che viene riportato in un documento ufficiale che fa fede anche per i controlli fiscali sulle operazioni di mediazione“. Durante la trasmissione verrà intervistata anche la portoghese Ana Martins Gomes, vice presidente della Commissione d’inchiesta dell’Unione Europea su corruzione ed evasione, che ha preso la parola in merito al riciclaggio e all’evasione di denaro su scala europea e dentro il mondo del calcio. “Malta (questa sera citata più volte perché sede di alcune delle società segnalate dagli agenti alla Federazione) è la capitale, un grande hub per il riciclaggio di denari. Crimine organizzato nel calcio? Non ho dubbi. In alcuni casi manipolando i piccoli club, ma non ho dubbi che a livello dei grandi club sia presente anche il crimine organizzato che opera attraverso le transazioni dei calciatori“.

Durante l’inchiesta vengono citati anche altri procuratori, da Federico Pastorello ai fratelli Giuffrida passando per Mario Giuffredi, legato all’operazione Veretout passato dalla Fiorentina alla Roma. Si parla anche del direttore sportivo della Lazio, Igli Tare: secondo un’informativa della Guardia di Finanza di Bari trasmessa alla Procura Federale nel 2018 la Top Bast, società di scommesse, “sarebbe riconducibile a Igli Tare e al fratello Genti, console albanese in Turchia – scrive Report su Facebook a poche ore dalla trasmissione – proprio lui, nel 2015, è stato contattato dagli uomini dei clan per un tentativo d’acquisto. I due fratelli Tare non sono stati indagati dalla Procura di Bari, perché la compravendita non si è conclusa. Gli atti dell’indagine sono stati trasmessi dai magistrati alla Figc, che però non ha mai aperto un’inchiesta sportiva sul ds della Lazio, come ha confermato lui stesso a Report“. Una situazione che risulterebbe non solo incompatibile, ma anche poco approfondita dalla stessa FIGC. Sempre in ottica Lazio si parla dell’acquisto di Muriqi per 18 milioni di euro e la lunga trama di procuratori che ha tessuto le fila di questa trattava nell’estate 2020.

Si parla poi della Futura 2 SA, società di scouting con sede a Lugano, in Svizzera, della quale fanno parte Antonino Imborgia (già direttore del Como nel 2001/2002) e il figlio del presidente Preziosi, Matteo. Report parla di un conflitto di interessi sulla base non solo del grado di parentela, ma di alcuni messaggi di Whatsapp: viene però rilanciato da Rai 3 come lo stesso presidente Preziosi abbia comunicato alla trasmissione il fatto che il conflitto di interessi non c’è perché dalla Futura 2 SA il Genoa non ha acquistato negli anni alcun giocatore. La trasmissione rilancia, a questo punto, della quotazione di 18 milioni per il trasferimento di Nicolò Rovella a gennaio scorso alla Juventus, con passaggio di altri due giocatori al Genoa per la stessa cifra, e nel medesimo passaggio si parla di un altro agente con diversi rapporti con le società di Serie A come Giuseppe Riso.

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