Il pareggio per zero a zero fra Cagliari e Fiorentina ha permesso ai sardi di agganciare il Genoa in classifica a quota 36, mentre la Fiorentina questa sera festeggerà l’aritmetica salvezza solo in caso di non vittoria del Benevento. Questo scenario ha anticipato, alle ore 18.30, la gara del Dall’Ara nella quale il Genoa ha il destino nelle proprie mani. Bologna a quaranta punti, ma Mihajlovic ha chiesto di chiudere in crescendo. Ballardini opta dal primo minuto per una formazione molto offensiva con Pandev, Shomurodov e Scamacca dentro dal primo minuto. Arbitrerà Fourneau, prima volta in Serie A col Grifone. Al VAR andrà Abisso della sezione arbitrale di Palermo. Nuvole minacciose sullo stadio felsineo, possibili piogge ad accompagnare la partita come accaduto qualche ora prima del fischio iniziale.


FORMAZIONI UFFICIALI 

BOLOGNA (4-2-3-1): Ravaglia; Tomiyasu, Danilo, Soumaoro, Dijks; Schouten, Svanberg; Orsolini, Soriano, Barrow; Palacio. A disposizione: Skorupski, Amey, Sansone, Skov Olsen, Mbaye, Poli, Baldursson, Antov, De Silvestri, Farago, Vignato, Urbanski. Allenatore: Sinisa Mihajlovic.

GENOA (4-3-1-2): Perin; Goldaniga, Zapata, Masiello, Zappacosta; Badelj, Strootman, Behrami;  Pandev; Scamacca, Shomurodov. A disposizione: Marchetti, Paleari, Zajc, Portanova, Ghiglione, Radovanovic, Destro, Melegoni, Onguéné, Cassata, Pjaca, Rovella. Allenatore: Davide Ballardini.


PARTITA

Genoa in tenuta bianca, Bologna in tenuta rossoblu a strisce. Il primo pallone sarà del Grifone che attaccherà da sinistra verso destra. E si parte al Dall’Ara, dove dopo venti secondi c’è già il primo ammonito della partita, Zapata, per un duro fallo su Schouten. Subito ammonito uno dei due centrali difensivi della formazione di Ballardini.

Al 5′ di gioco Shomurodov si produce nel primo tiro verso la porta di Ravaglia, con la conclusione troppo strozzata e il portiere felsineo bravo a farla sua. Ma la chance era davvero molto ghiotta per l’attaccante uzbeko. Al settimo risponde Svanberg con una incursione in velocità, ma Perin è a sua volta attento sul destro del centrocampista avversario.

Al 10′ primo angolo per il Bologna sul ribaltamento di fronte. Era infatti il Genoa ad attaccare, con Pandev che ha sbagliato a lanciare in velocità in uno contro uno Shomurodov facendosi intercettare. Sul corner pericolosissimo Tomiyasu, che approfitta di una tiro sporcato da Danilo e colpisce col sinistro trovando la deviazione di Masiello ancora in angolo.

Ma al 12′ è Zappacosta a sbloccare la partita con un destro potentissimo da fuori area che si incastra alle spalle di Ravaglia, complice anche una deviazione di Tomiyasu, nel bis della marcatura centrata col Sassuolo. Grifone in vantaggio al Dall’Ara.

Bologna che va alla ricerca del pareggio e mette il Genoa tutto dietro la linea del pallone. Al 18′ Perin è provvidenziale a chiudere su un pallone spiovente di Barrow colpito di testa da Orsolini, da distanza ravvicinata. Al 21′ Zappacosta va vicino al raddoppio con un tiro da posizione defilata che colpisce Ravaglia. Il gioco prosegue, ma alla fine la difesa felsinea la farà sua.

Al 22′ Orsolini lamenta un calcio di rigore per un leggero sbilanciamento di Zappacosta sull’attaccante del Bologna, ma Fourneau e VAR non sono della stessa idea. Al 25′ Barrow mette paura alla difesa del Grifone con un destro in diagonale: conclusione di poco larga.

È la formazione padrona di casa a dettare i ritmi della partita e il Genoa, dopo la rete del vantaggio sia notevolmente abbassato. Ma il Grifone avrebbe alla mezz’ora l’occasione per andare sul doppio vantaggio con Scamacca servito da Shomurodov e capace, con un controllo non perfetto, di mettere a sedere Soumaoro e lanciarsi in porta. Il tentativo di tocco sotto termina largo con Ravaglia in uscita. Occasione davvero importante per la squadra di Ballardini.

Al 31′ Badelj costretto al cambio: dentro Rovella. Il croato era andato precedentemente a contrasto con Djiks all’altezza della coscia destra. Alla ripresa del gioco, il Bologna continua a collezionare tiri dalla bandierina e Perin, così come la difesa rossoblu a quarti, sono chiamati a fare i conti con la traiettoria della battuta e il fortissimo vento. Al 37′ decisiva una chiusura di Behrami su Palacio, chiusura che vale un gol perché l’argentino avrebbe potuto battere a rete indisturbato su cross basso e teso di Orsolini.

Al 38′ gioco fermo per una caduta violenta a terra di Svanberg: si riprenderà col giocatore del Bologna che è in grado di continuare. Il vento non sta senz’altro aiutando un Genoa che, ad ogni modo, segnata la rete del vantaggio ha abbassato fortemente il baricentro. Al 43′ rischia grosso Danilo che pasticcia col pallone tra i piedi nella propria area di rigore e Pandev prova ad avventarsi sulla sfera, ma senza riuscire a colpirla prima dell’arrivo di Ravaglia.

Fourneau manda le squadre negli spogliatoi dopo due minuti di recupero. Genoa in vantaggio grazie alla marcatura di Zappacosta.

La ripresa comincia senza cambi, anche se il Genoa la prima sostituzione era stato chiamato a eseguirla alla mezz’ora per un infortunio a Badelj. Analogamente alla prima frazione, dopo pochi secondi arriva anche il primo cartellino giallo della ripresa ai danni di Shomurodov.

Al 50′ decimo corner per la formazione padrona di casa, ma il Genoa rigetta fuori ogni potenziale pericolo. Al 51′ ci prova da centrocampo Shomurodov a sorprendere Ravaglia. Al 54′ risponde da fuori area con un tentativo di destro Soriano: Perin controlla, ma pallone largo non di molto.

Al 56′ Schouten colpisce col braccio in area di rigore a distanza ravvicinata con Zappacosta, che nel contrasto gli fa sbattere il pallone sulla mano sinistra. Per Fourneau e VAR Abisso non ci sono gli estremi per il calci di rigore. Al 59′ arriva il primo corner a favore del Genoa. Mihajlovic prepara gli ingressi di Skov Olsen e Vignato. E sul primo tiro dalla bandierina a favore del Grifone Fourneau concede rigore a favore rossoblu per un tocco di mano di Danilo, che anziché andare di testa colpisce col braccio. Rigore solare di cui si incarica Scamacca, che spiazza travaglia e porta il Genoa sul 2-0. Ottavo centro stagionale per l’attaccante del Genoa.

Mihajlovic cambia subito e inserisce Skov Olsen e Vignato per Dijks e Orsolini. Al 64′ terzo giallo all’indirizzo di un giocatore del Genoa: si tratta di Rovella (che entra fra i diffidati a rischio per l’ultima di campionato). Ballardini ricorrerà alle prime sostituzioni al 68′, immediatamente dopo il calcio d’angolo numero 11 per i felsinei. Pandev e Behrami lasceranno il posto a Zajc e Radovanovic. Al 69′ Mihajlovic fa entrare, a sua volta, Sansone: ad uscire sarà Svanberg.

Superato il 70′ di gioco, Genoa che continua a condurre per due a zero al Dall’Ara e cerca in ogni maniera di guadagnare secondi per avvicinarsi al novantesimo conservando il vantaggio. In campo, a poco più di dieci minuti dalla fine, chiede il cambio Scamacca per crampi: oltre al gol, grande prova in fase difensiva per l’attaccante rossoblu. Entreranno a breve sia Cassata sia Pjaca. All’80esimo Skov Olsen impegna Perin con un piatto sinistro troppo debole per impensierire il capitano del Grifone.

All’81esimo ultimo giro di cambi per Ballardini: dentro Cassata e Pjaca, fuori Strootman e Scamacca. Lo stesso Pjaca, un minuto dopo il suo ingresso, costringe Ravaglia a chiudere lo specchio ed evitare il terzo gol. Il Genoa potrà andare nuovamente dalla bandierina, senza però creare apprensione alla difesa avversaria.

La partita scorre verso il 90′ di gioco sotto gli occhi, in tribuna, della dirigenza rossoblu, presidente Preziosi compreso. All’88esimo dentro Urbanski e Amey, entrambi esordienti in Serie A, e fuori Soriano e Tomiyasu. Amey, peraltro, diventa il giocatore più giovane della storia per sei giorni di gioventù in più rispetto a Pellegri e Amedei.

Al triplice fischio, dopo 3′ di recupero, è salvezza aritmetica per il Genoa, che sale a +8 sul Benevento terzultimo a due giornate dal termine e chiude il capitolo. Si tratta della quarta salvezza confezionata da mister Ballardini sulla panchina del Grifone

 


TABELLINO

BOLOGNA (4-2-3-1): Ravaglia; Tomiyasu (88′ Amey), Danilo, Soumaoro, Dijks (62′ Skov Olsen); Schouten, Svanberg (69′ Sansone); Orsolini (62′ Vignato), Soriano (88′ Urbanski), Barrow; Palacio. A disposizione: Skorupski, Amey, Sansone, Skov Olsen, Mbaye, Poli, Baldursson, Antov, De Silvestri, Farago, Vignato, Urbanski. Allenatore: Sinisa Mihajlovic.

GENOA (4-3-1-2): Perin; Goldaniga, Zapata, Masiello, Zappacosta; Badelj (31′ Rovella), Strootman (81′ Behrami), Behrami (68′ Radovanovic);  Pandev (68′ Zajc); Scamacca (81′ Pjaca), Shomurodov. A disposizione: Marchetti, Paleari, Zajc, Portanova, Ghiglione, Radovanovic, Destro, Melegoni, Onguéné, Cassata, Pjaca, Rovella. Allenatore: Davide Ballardini.

MARCATORI: Zappacosta (12′), Scamacca (62′), Rovella (64′)

AMMONIZIONI: Zapata (1′), Shomurodov (46′), Rovella (63′)

ESPULSIONI: nessuna