Per Bologna-Genoa il fattore campo non c’è più. Allora ci rifugiamo in un ipotetico decalogo cercando di tirare fuori  quello che Ballardini ha fatto capire durante le interviste prima e dopo le gare..i “Ballandamenti” o comandamenti.

  1. Cercare di non  fare degli errori singoli e collettivi davanti a Perin
  2. Non incassare per primi il gol
  3. Dimenticarsi dell’arbitro
  4. Cercare la superiorità fisica sui palloni inattivi a favore e sfavore
  5. Fare un gol su calcio di punizione diretto
  6. Non perdere di vista il pallone.
  7. Chiudere bene gli spazi
  8. Pressione, verticalità e ritmo
  9. Mobilità senza pallone
  10. Concentrazione e coordinazione, autostima, zero ansia che non vuol dire zero adrenalina dal primo minuto di gioco.

Un decalogo che sembra completo per cercare di fare risultato al Dall’Ara. Nella formazione, in cui dovrebbe rientrare Strootman, c’è il rebus del centrale difensivo, del terzo centrocampista e degli attaccanti. Rebus strategia tattica o modulo, difficile, almeno che il problema non sia stato affrontato e discusso con Preziosi negli spogliatoi domenica pomeriggio e disquisito con la squadra, i senatori in particolare: una volta succedeva così quando qualcosa si inceppava.

Il Bologna è squadra che ha il carattere del tecnico, identità forte, prova sempre ad imporre il gioco con un calcio aggressivo e offensivo. In questa stagione ha ceffato quasi tutte le gare con le squadre della parte sinistra della classifica, a Bologna affermano con rammarico: “forte con i deboli, debole con i forti”.

I 40 punti raggiunti solo sabato scorso pareggiando in casa dell’Udinese lasciano dell’amaro in bocca ai tifosi petroniani. Il voler comandare il gioco contro qualsiasi avversario alla fine ha avuto risvolti negativi con 58 gol incassati,  realizzati 49, con 15 sconfitte in 35 giornate di cui 5 perse al Dall’Ara e 6 pareggiate.

Il sistema di gioco ormai consolidato è il 4-2-3-1, adottato da Mihajlović già nelle precedenti stagioni, al quale quest’anno non ha praticamente mai rinunciato, tranne nella partita di Milano contro l’Inter. In quella occasione il tecnico serbo scelse la difesa a tre, la partita in cui Mihajlović cercava la spia che comunicava la formazione in anticipo alla stampa  e media.

La formazione tipo è variata solo per squalifiche e infortuni, non spesso ha cambiato la posizione del centrocampista centrale al fianco di Schouten con il ballottaggio tra lo svedese Svanberg e l’argentino Dominguez (infortunato), ultimamente con Soriano. Lanciato il  giovane Vignato in una delle tre posizioni alle spalle della punta centrale.

Il giocatore che si è messo maggiormente in evidenza nelle file rossoblu emiliane è certamente il centrocampista Soriano, autore di  gol, primo per numero di assist. Ha un raggio d’azione molto ampio in campo: a seconda delle situazioni alterna movimenti di attacco alla profondità, partecipa alla costruzione e alla rifinitura del gioco. Il calciatore che ha percorso più km in questo campionato tra le fila petroniane.

Il gioco nasce da dietro ma non partecipano i due centrali, i difensori cercano subito azioni in verticale sui giocatori d’attacco che a turno vanno incontro al pallone, sfruttando il cambio di posizione di Palacio e i cambi campo da esterno a esterno tra Orsolini e l’altro esterno.

Come scritto in precedenza, in fase difensiva hanno dimostrato poca solidità con errori anche dei due portieri utilizzati, il titolare Skorupski e la riserva Da Costa. Chi emerge in fase di non possesso è Schouten che si abbassa tra i difensori, con Soriano in mezzo al campo a sostituirlo per trasformare la squadra in non possesso pallone in 5-4-1.

Mhajlovic oltre fare richieste precise per il futuro alla fine della gara con i friulani (un difensore e una prima punta) domani contro il Genoa potrebbe fare turnover difficile, solo Palacio l’indiziato, considerato che con l’Udinese ha giocato sabato scorso e con l’Hellas Verona la trentasettesima giornata giocherà lunedì 17 maggio (se non martedì 18 maggio: tutto dipenderà dal Chievo se si qualificherà o meno alle semifinali playoff). La sorpresa potrebbe essere provare il giovane bulgaro Antov, classe 2000, centrale di difesa per capire dopo quattro gare giocate se bisogna riscattarlo.

Ai box per infortunio vanno Dominguez, Santander, Medel. Arbitrerà Fourneau sezione di Roma 1, 36 anni, libero professionista, arbitra dal 2006 e in 15 anni ha raggiunto la serie A. Ha debuttato in Serie A dicembre del 2017. Alla Can A dal settembre 2020 dopo la separazione tra Can A e B. Otto gare in stagione nella massima serie, un rosso e 5 rigori, 5 partite in B e 3 Coppa Italia.

L’ultima diretta con il Bologna la vittoria per 3 a 2 a Crotone, con il Genoa il derby di Coppa Italia vinto per 3 a 1. Primo assistente Rocca di Catanzaro, secondo Scarpa di Reggio Emilia, quarto uomo Serra di Torino. VAR Abisso di Palermo, AVAR Costanzo di Orvieto.

Diffidati Bologna: De Silvestri, Dijks, Soriano, Tomiyasu, Soumaoro, Vignato. Diffidati Genoa: Ghiglione, Zajc.