Giuseppe Iachini è tornato sulla panchina della Fiorentina alle soglie della sosta per le nazionali, in seguito alle dimissioni rassegnate dall’ormai ex allenatore viola Cesare Prandelli, con un passato recente anche alla guida del Genoa. Saranno proprio i rossoblu a sfidare la viola, domani pomeriggio al Ferraris, in uno scontro-salvezza da non sottovalutare: “Chiederò alla squadra di pensare che indossiamo una maglia gloriosa e importante e che dobbiamo onorarla in tutte le partite fino al 95′. Ci vorrà grande compattezza da parte di tutti. È arrivato un messaggio di compattezza, di voglia da parte di tutti di fare il meglio in queste 10 partite che ci mancano. Ieri il presidente ha voluto esserci vicino come fa sempre, è il nostro primo sostenitore. Noi vogliamo fare i punti importanti per portare a casa un campionato più complicato di quello che si pensava. Da un lato c’è un po’ di preoccupazione, ma dall’altro c’è voglia di cambiare le sorti del campionato e di mettere in campo tutto quello che si ha giocando con l’atteggiamento giusto. Io cercherò di capire in fretta quali sono le sensazioni migliori in vista della partita di domani per avere una squadra compatta ed organizzata. Mesi fa siamo stati la miglior difesa del campionato, allo stesso tempo vogliamo migliorare anche la fase offensiva. Dopo Genova potrò capire ancora meglio cosa c’è da fare”. 

Sugli attaccanti, in particolare Vlahovic e Callejon: “La stima che ho in lui è evidente, ma io voglio il contributo da parte di tutti, anche da parte degli altri ragazzi. Ora non contano più i Beppe o i Cesare, i Ribery, i Pezzella o i Milenkovic: conta che tutti possano portare un rendimento importante e disponibilità nel momento in cui vengono chiamati. Lo stesso discorso vale per Eysseric, ragazzo di cui ho stima, considerazione e da cui mi aspetto tanto. Voglio cercare di ritrovare giocatori d’attacco che in questo periodo hanno avuto meno. Callejon? Ha qualità importanti e mi farà piacere recuperare anche lui per la causa viola, può darci ancora tanto”. E ancora:“Si deve capire se c’è una piccola malattia e cercare di curarla in fretta. Il coinvolgimento di tutti diventa importante: tutti si devono sentire titolari e con cinque cambi è normale che sia così. Non è detto che chi parte dall’inizio sia un titolare, non ragiono così. Io mi aspetto tanto da tutti e devono dare tutto per la Fiorentina. Sono convinto che i ragazzi lo faranno”.

Iachini ha poi risposto a una domanda sulle dichiarazioni di Ballardini in merito alle dimissioni di Prandelli. Il fatto di aver definito i tecnici “privilegiati” minimizza la scelta di Cesare? “Non me la sento di commentar le dichiarazioni dei colleghi, nel caso di Cesare personalmente ho grande stima e amicizia. Ci conosciamo da diversi anni e non mi sento di commentare un suo sfogo o un suo stato d’animo. Davide ha un suo pensiero su questa situazione, l’ha espresso: ognuno ha la sua idea, la rispetto ma per quanto mi riguarda preferisco rispettare Cesare e non andare avanti con commenti o anche solo parlarne. Lui ha già spiegato tutto e ha chiesto questo”.

Proprio sul Genoa e su Ballardini, questo il commento dell’allenatore viola: “Ballardini ha fatto un grande lavoro, ha dato un’identità precisa alla squadra. All’inizio hanno avuto problemi anche loro per il Covid, problemi risolti da diversi mesi. Ora la sua squadra ha le sue conoscenze, è efficace in fase difensiva e offensiva, ha qualità ed esperienza in tutti i reparti con anche giovani molto interessanti. Sono una squadra che Ballardini ha saputo amalgamare bene: la Fiorentina è chiamata subito a una partita difficile, che dovrà affrontare con la mentalità giusta. Il Genoa ha ottime individualità e basterebbe vedere le recenti prestazioni e i risultati ottenuti per capirne la forza”.

Cambi tattici in vista al Ferraris? “Abbiamo iniziato a lavorare su un paio di situazioni tattiche, ma io punto soprattutto sulle certezze della squadra. Quello che conta comunque è la partecipazione e l’intensità oltre alla concentrazione. In questo senso i 4 gol di Castrovilli ma anche i cross degli esterni e la pericolosità delle mezze ali fanno capire che in fase offensiva non contano solo gli attaccanti”. 

Sulla condizione della rosa: “Igor e Kokorin stanno lavorando in maneira differenziata. Il primo penso potrà rientrare nelle prossime settimane, mentre il secondo sta lavorando con i fisioterapisti per provare a risolvere un infortunio che purtroppo lo ha bloccato. Amrabat? L’ho visto solo un giorno, vediamo nelle ultime ore come sta. Ho saputo che ha avuto qualche problemino alla schiena, stiamo valutando ma m aspetto anche da lui un rendimento che sia nelle sue corde”. 


Sabato Santo giorno di silenzio e riflessione, ma non per il Vecchio Balordo