Continua ad andare in scena una sfida nella sfida in Lega calcio sui diritti tv del prossimo triennio che non appartiene più solamente a Sky, Dazn, Mediaset perché il protagonista principale è la tecnologia.

Martedì si è tenuta un’altra assemblea fra le società per cercare di aggiudicarsi questi  Diritti Tv del calcio. In Lega i Presidenti, gli amministratori delegati delle 20 squadre partecipanti al Campionato di Serie A continuano a chiedersi dopo più di un mese di controversia la stessa domanda che si pongono i tifosi, ma anche gli addetti ai lavori riguardo l’affidabilità del servizio streaming rispetto a quello visto e consolidato della trasmissione satellitare.

Nella riunione di Martedì sono interventi Professori Universitari che hanno presentato analisi relative allo stato di Internet arrivando al risultato che la rete regge bene attualmente e con i nuovi investimenti (TIM) potrebbe fare ancor meglio. Hanno convinto solamente Cairo, presidente del Torino, che si è schierato con Dazn, ma altri 8 suoi colleghi si sono astenuti tra cui Genoa e Samp (e il Cagliari non ha votato).

Gli appassionati poi si fanno un’altra domanda: quali saranno i costi, quanti abbonamenti bisognerà sottoscrivere, quale mezzi bisognerà avere a disposizione, in particolare quelli che hanno le TV del passato, per vedere per intero il campionato italiano?

DAZN ha scelto come partner tecnologico TIM. E TIM ha garantito, oltre gli euro, di avere a disposizione gli strumenti ed essere pronto per il mercato italiano nel garantire l’esperienza uguale a quella del satellitare. TIM comunica di avere a disposizione Multicast e Cdn per sfatare lo streaming instabile.

Che cos’è Multicast? È il protocollo standard per la comunicazione nelle reti informatiche.  Le connessioni multicast sono definite connessioni punto-multipunto. In questi tempi pandemia i protocolli Multicast ha sfiorato il 60% dell’utilizzo con Skype, Zoom e altre piattaforme.

La CDN, invece, è una rete per la consegna dei contenuti. Una piattaforma di server altamente distribuita che aiuta a minimizzare il ritardo nel caricamento dei contenuti delle pagine web riducendo la distanza fisica tra il server e l’utente. TIM vorrebbe applicare il modello Cdn per avere un percorso preferenziale per il segnale video.

Le due cose principali da sapere che la TV online è accessibile solamente con la connessione a Internet. La Pay TV tradizionale è in grado di fornire più programmi e servizi.

Chissà se quando discutono di Euro in Lega Serie A pensano a coloro che usufruiscono della vista del pallone e si domandano se abbiano dimestichezza con la tecnologia. Le TV online rappresentano un’alternativa valida in particolare per gli utenti con conoscenze anche base della tecnologia.

Se la Lega partorirà una tecnologia come Sky online o Netflix accessibili solamente da dispositivi connessi a internet compresi PC, smart TV, smartphone, tablet potrebbero avere successo anche con gli utenti, considerato anche le difficoltà del 60% delle famiglie italiane di  accedere alla rete con connessioni veloci. Le Pay Tv tradizionali dovranno essere configurate per una visione almeno buona dei contenuti.

Al di là di tutta la tecnologia l’altra domanda che si pone chi ha visto calcio in TV da sempre quali saranno i costi per continuare a farlo, quanti abbonamenti  bisognerà sottoscrivere, se bisognerà comprare gli eventi tramite delle App, quali mezzi bisognerà avere a disposizione, in particolare quelli che hanno le TV del passato, per vedere per intero il campionato italiano.

Anche i tecnologici hanno dei dubbi dopo che nei giorni scorsi altre app utilizzate con Android si chiudevano da sole mentre venivano utilizzate. Non sarebbe bello se succedesse anche  in occasione di un calcio di rigore o degli ultimi minuti di partita sul filo del risultato. L’altra domanda allora è: chi e come rimborseranno? Sky afferma di garantire tutti, Dazn risponde che il 99% ha internet.

Domani la penultima riunione per assegnare i diritti TV. L’ultima spiaggia è lunedì prossimo. Scadono le offerte di Dazn (840 milioni annui per tutte le 10 gare di giornata di cui 3 partite in co-esclusiva) e quella di Sky (750 milioni per tutto il campionato oppure 70 milioni per le gare in co-esclusiva con Dazn).

La Lega di Serie A se il giorno 29 non succederà nulla ha la paura di dover trattare nuovamente i diritti e le proposte potrebbero essere al ribasso. La domanda delle cento pistole dell’uomo della strada: attualmente su Sky e Dazn si vedono tutte le gare di campionato per chi ha l’abbonamento  a Sky Sport, perciò il gioco delle tre tavolette tra Lega, Dazn e Sky  chi vuole fregare? 

Firmati i diritti entreranno in scena tutte le associazioni che difendono i diritti degli utenti e l’Antitrust.

In Lega Martedì 23 marzo scorso hanno intanto firmato i Diritti TV internazionali per il prossimo triennio. La CBS trasmetterà la Serie A negli USA, un affare da 170 milioni di euro, una media di 56 milioni annui, più altri 6 milioni per avere in esclusiva la Coppa Italia.