Prima della gara contro il Parma, il direttore sportivo rossoblu, Francesco Marroccu, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport per rispondere ad alcune domande, per lo più incentrate su due singoli del collettivo rossoblu, Strootman e Destro.

Strootman quanto ha portato a questa squadra? Faccio questo lavoro da tanti anni, però mai sono stato di fronte a un campione. Credo di averlo trovato adesso nel finale della mia carriera. Si vede da come parla, come si muove, da come interagisce coi compagni e con tutti noi. Più di questo non credo si possa dire di un calciatore. L’impatto, al primo incontro, è stato quello di un calciatore di una levatura diversa, per come si è posto e per come ha tenuto fede all’impegno tenendo allo stress delle squadre che hanno cercato di inserirsi. Credo di non essermi imbattuto mai in un calciatore di questa levatura”.

Se la differenza per la salvezza passa anche dall’avere questi calciatori di spessore in rosa, che sanno sempre fare la scelta giusta o servono più spensieratezza ed energia? Serve un mix di tutto questo. Con l’avvento di Ballardini abbiamo dato equilibri diversi rispetto a prima: oggi è facile anche trovare un gruppo di giocatori trainanti, perché abbiamo tanti giovani interessanti. Ballardini ha creato una spina dorsale di squadra che di settimana in settimana crea stimoli ad altri giocatori. 

Infine, un passaggio su Mattia Destro e su quella doppia cifra che potrebbe raggiungere, ma che ancora non ha centrato essendo a nove gol. “Mattia Destro è stata scelta che assieme a tutti avevamo fatto il dicembre dell’anno prima. Da subito avevo grandi aspettative. Nella prima stagione è stato un ritrovarsi, ora ha dimostrato che il gol è un’arte che non si dimentica”. 


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