Comincerà dalla gara con l’Udinese il prossimo, intenso mese di campionato del Genoa, che molto dirà del finale di stagione che i rossoblu vivranno. Prima della pausa per le nazionali gli uomini di Ballardini incontreranno infatti prima i friulani, poi il Parma in trasferta. Alla ripresa ci sarà un’altra sfida interna salvezza contro la Fiorentina. La squadra rossoblu non vince dallo scorso 6 febbraio contro il Napoli e ha fatto soli due punti nelle ultime cinque gare. Al contrario, l’Udinese marcia a velocità spedita per tirarsi fuori dalle secche della classifica: ha perso una sola partita nelle ultime nove e ne viene da sette punti nelle ultime tre.

I due tecnici si aspettano che le rispettive formazioni non abbassino la guardia: Ballardini alla vigilia ha ammesso che il Genoa di Roma non è il Genoa che aveva inanellato risultati positivi su risultati positivi e occorrerà ritrovare quell’essere compatti, aggressivi, squadra che non appare così marcato e determinante da diverse settimane. Gotti, dal canto suo, rilancia e spiega che l’Udinese è tutto tranne che salva e servono altri punti per chiudere quanto prima la pratica salvezza. Insomma, questa sera si profila – e questa è solo una conferma – una gara con punti pesanti in palio e due squadre che non si risparmieranno. A dirigere la sfida l’esordiente fischietto abruzzese Camplone, Massa al VAR. Assistenti di linea Longo (Paola) e Bercigli 8Firenze), Manganiello di Pinerolo sarà il quarto ufficiale. VAR ed AVAR rispettivamente Davide Massa di Imperia e Stefano Alassio di Como


IL NOTIZIARIO 

Temperatura intorno ai 14 gradi al Ferraris, con un leggero vento e un’umidità notevole, intorno al 75%. Il terreno di gioco è in ottime condizioni per la disputa della partita. Cassata fuori dalla distinta e non va neanche in panchina: nessun allarme di natura fisica, ma solamente la scelta di portare tre portieri (Perin, Paleari e Marcehtti). Intanto Ballardini può brindare al ritorno di Biraschi dopo 111 giorni dal 22 novembre 2020, gara di andata proprio con l’Udinese. Nel pre-partita, a 15′ dal fischio d’inizio, lo speaker dello stadio Ferraris ricorda Marco Sciaccaluga, scomparso 48 ore fa. Tifosi genoano, ma grande regista teatrale e già direttore del Teatro Stabile di Genova.


LE FORMAZIONI UFFICIALI 

GENOA (3-5-2): Perin; Biraschi, Radovanovic, Criscito; Zappacosta, Zajc, Badelj, Strootman Czyborra; Pandev, Shomurodov. A disposizione: Marchetti, Paleari, Zapata, Goldaniga, Scamacca, Behrami, Portanova, Ghiglione, Melegoni, Onguenè, Pjaca, Rovella. Allenatore: Davide Ballardini

UDINESE (3-5-2): Musso; Becao, De Maio, Nuytinck; Molina, De Paul, Walace, Arslan, Stryger Larsen; Pereyra, Llorente. A disposizione: Scuffet, Gasparini, Makengo, Okaka, Bonifazi, Braaf, Micin, Nestorovski, Forestieri, Zeegelaar. Allenatore: Luca Gotti


IL TABELLINO

GENOA (3-5-2): Perin; Biraschi, Radovanovic, Criscito; Zappacosta, Zajc, Badelj, Strootman (81′ Behrami), Czyborra; Pandev (69′ Scamacca), Shomurodov (88′ Pjaca). A disposizione: Marchetti, Paleari, Zapata, Goldaniga, Scamacca, Behrami, Portanova, Ghiglione, Melegoni, Onguenè, Pjaca, Rovella.Allenatore: Davide Ballardini

UDINESE (3-5-2): Musso; Becao, De Maio, Nuytinck; Molina, De Paul, Walace, Arslan (62′ Makengo), Stryger Larsen; Pereyra, Llorente (80′ Nestorovski). A disposizione: Scuffet, Gasparini, Makengo, Okaka, Bonifazi, Braaf, Micin, Nestorovski, Forestieri, Zeegelaar. Allenatore: Luca Gotti

MARCATORI: Pandev (7′), De Paul (29′)

AMMONIZIONI: Pandev (7′), Criscito (28′), Badelj (73′), Nestorovski (89′)

ESPULSIONI:


LA PARTITA

Genoa che attaccherà subito sotto la Nord, primo possesso della formazione friulana in tenuta bianconera. Genoa con la consueta maglia a quarti rossoblu. Pandev e Shomurodov la coppia di attaccanti, che cercando di scambiare subito dopo pochi secondo restituendo però il possesso all’Udinese. Rossoblu molto imprecisi in queste primissime battute. Formazioni ospite che cerca di approfittarne. Al 4′ primo tiro dalla bandierina per la formazione di Gotti, ma i rossoblu respingono il corner e provano a rompere il mini-break offensivo degli avversari.

Al 7′ Pandev sblocca la partita, ma l’arbitro Camplone fischia un fallo di mano che non c’è. Per un momento la rete è annullata, ma il VAR Massa richiama l’attenzione del fischietto abruzzese che alla fine, dopo on field review, indica il dischetto. Rossoblu in vantaggio sull’ottimo controllo del macedone a centrocampo area su cross dalla sinistra di Strootman. Pandev anche ammonito (su segnalazione di De Paul) perché si era precedentemente tolto la maglia per esultare. Al 13′ annullata la rete del pareggio all’Udinese con Pereyra, ma il guardalinee ravvisa fuorigioco di De Paul a inizio azione e alza la bandierina. Scelta confermata dal VAR.

Superato il quarto d’ora, gara molto aperta col Genoa che riesce a sfondare quando supera la prima linea di pressing friulana. L’Udinese, che trova meno linee di passaggio, ricorre con maggiore frequenza al lancio a cercare i centimetri di Llorente, ben fronteggiato da Radovanovic. Al 23′ buona trama Pandev-Zajc sulla linea del fuorigioco e tentativo di conclusione del macedone, che trova però l’opposizione efficace di De Maio (Beçao aveva tenuto in gioco, scalando male, sul fuorigioco proprio Pandev). Al 26′ Shomurodov ci prova di testa su cross di Criscito. I rossoblu chiedono una deviazione di Nuytinck che il guardalinee però non ravvisa.

Al 27′ calcio di rigore per l’Udinese: Criscito, anche ammonito, atterra a pochi passi da Perin il Tucu Pereyra pronto a battere a rete. Dal dischetto va De Paul che batte il portiere rossoblu sotto la traversa. È la rete del pareggio. Il Genoa ha concesso troppo campo ad Arslan, che ha innescato una ripartenza saltando a centrocampo con troppa facilità Badelj e capitalizzato con De Paul e Pereyra, abile a buttarsi nello spazio (non seguito da Strootman) fra Biraschi e Radovanovic e procurarsi il rigore valso la parità.

Al 36′ il Grifone si presenta per la prima volta dalla bandierina del calcio d’angolo dopo un tentativo di Zappacosta deviato da Nuytinck. Sugli sviluppi del corner la difesa dell’Udinese fa sempre opposizione ottenendo poi fallo e interrompendo l’offensiva rossoblu. Al 38′ Llorente si mangia di testa un gol fatto a tu per tu con Perin, ma il portiere rossoblu è reattivo e la blocca alla sua destra. Al 40′ il Genoa potrà sfruttare la prima punizione sulla propria trequarti da scodellare in area di rigore.

Ci si avvicina a grandi passi verso la comunicazione del recupero che sarà di un solo minuto. Un tiro rimpallato di Shomurodov è l’unico sussulto, poi l’arbitro Camplone (con due pallini in campo) manda le squadre nello spogliatoio.

La ripresa parte con qualche minuto di ritardo a causa di un malfunzionamento del VAR. Nessun cambio per Genoa e Udinese, ma Behrami e Scamacca si sono lungamente scaldati nell’intervallo e potrebbero essere le prime mosse. Al 54′ primo corner della ripresa per la formazione ospite su cui svetta De Maio, totalmente solo, spedendo alto sopra la traversa con Perin in controllo. Al 56′ prova da distanza siderale Zappacosta con un potente destro che trova solo il fondo. Sempre Zappacosta conquisterà il primo tiro dalla bandierina del secondo tempo rossoblu esattamente all’ora di gioco. Ne seguiranno altri due, senza però creare problemi alla porta difesa da Musso. Gotti prepara l’ingresso di Makengo che rileva al 62′ Arslan. Primo cambio della partita.

L’Udinese nello stretto gestisce sempre ottimamente il possesso e al 64′ lo fa vedere nuovamente Pereyra, che si porta dietro mezza difesa rossoblu e poi viene fermato da Radovanovic solo al momento del tentativo di assist per Molina. Il difensore rossoblu si rifugia in corner. Ballardini prepara dalla panchina la carta Scamacca. Al 69′ fuori Pandev per fare posto proprio a Scamacca.

Al 73′ l’arbitro ammonisce generosamente Badelj per un fallo in cui il centrocampista rossoblu prende il pallone assieme alle gambe di Pereyra. Si entra nell’ultimo quarto d’ora e la gara è costellata di errori, soprattutto in fase di impostazione, con scarse occasioni da una parte e dall’altra. La percezione è che le due squadre si siano spese a livello fisico e siano adesso in una fase di grande tatticismo per chiudersi vicendevolmente gli spazi.

All’80esimo dentro Nestorovski a rilevare Llorente. Nel Genoa si prepara Behrami che rileva Strootman all’81esimo. Si entra negli ultimi cinque minuti con ancora tre cambi a disposizione per entrare le formazioni. Ballardini si giocherà negli ultimi minuti la carta Pjaca al posto di Shomurodov. All’89esimo ammonito Nestorovski. Nel bel mezzo del recupero (3′) il Genoa fallisce con un’azione in solitaria di Zajc l’occasione del 2-1, spedita sull’esterno della rete anziché in fondo al sacco. E al 92′ ci sarà ancora tempo per un clamoroso incrocio dei pali colpito Behrami in percussione all’interno dell’area dopo uno scambio con Scamacca e Pjaca.

Arrivano in questi ultime tre giri di orologio le migliori occasioni del Grifone, che dopo aver sbloccato la partita non va oltre il pareggio al Ferraris contro l’Udinese e aggancia in classifica il Bologna, impegnato domani contro la Sampdoria. Rossoblu che hanno dimostrato di volerla vincere nel finale, tenendo meglio il campo nella seconda frazione e non concedendo più le discese che nella prima frazione, fra le altre, avevano permesso all’Udinese di pareggiare. Si allunga a sei la striscia di gare senza vittorie degli uomini di Ballardini, che però muovono ugualmente la propria classifica in attesa delle altre gare. Venerdì in anticipo al Tardini ci sarà il Parma. Nessuno squalificato, ma quattro diffidati (Pandev, Criscito, Ghiglione e Strootman) e il ritorno di Masiello e Destro. Nettamente da rivedere l’operato di Camplone, il cui arbitraggio “a chiamata” ha previsto almeno un paio di ammonizioni gratuite e un fallo di mano inesistente di Zappacosta nella seconda frazione.