La quindicesima giornata di Campionato andrà in archivio dopo 22 anni perché tornata a giocare tutte le  gare di domenica, sette partite su 10 in contemporanea alle 15. La domenica  ha riscoperto il calcio e la Radio ha riscoperto “Scusa Ameri“, anche Radio Nostalgia con “Scusa Brenzini, Scusa Marmorato“.

Giornata da 33 reti che ha fatto riprendere fiato ai cronisti. Calcio che non è stato mediato dalle nuove parole televisive dove tutti cercano un nuovo vocabolario calcistico senza motivo considerato che nulla è cambiato . Tutto sarà ripetuto come regalo della Befana agli amanti del calcio che sognano con le orecchie invece che con gli occhi  e anche per tanti milioni di italiani che non sono abbonati alla TV a pagamento.

Si arrabbia la Lega calcio di Serie A perché aveva presentato al Governo un lavoro di 300 pagine alcuni mesi fa per portare allo stadio in totale sicurezza il 20/30% della capienza dell’impianto. Nessuna chiamata o interlocuzione da parte del Governo.

Dal Pino, il Presidente della Lega, causticamente ha provocato la politica e il Governo    affermando: “penso che si debba andare allo stadio da cittadini vaccinati”. Operazione futura,  provocazione satirica o barzelletta visto l’andazzo non solo dei V.V.,  Virus e Vaccini, ma anche delle “bombe sporche, ricatti e armi di vendetta“ utilizzate nelle sedi del Governo a Palazzo Madama e Montecitorio.

L’Agenzia delle Entrate non ha fatto digerire al calcio il panettone e non festeggiare con i botti il Capodanno con: “No al fisco leggero per gli sportivi professionisti“.

Il 27 gennaio a Losanna il Direttivo del Comitato Olimpico Internazionale (Cio) potrebbe sospendere il CONI italiano per la violazione dell’articolo 27 della carta olimpica, ovvero il mancato rispetto dell’autonomia rispetto al Governo per la mancanza della riforma dello sport. Se succederà, gli atleti italiani alle prossime Olimpiadi e a quelle invernali da disputarsi in Italia nel 2026 potrebbero gareggiare senza scudetto italiano e in caso di vittoria non ascoltare l’Inno di Mameli.

La quindicesima giornata, solo per titoli, si giocherà nuovamente neanche fra 60 ore: scappano le milanesi, 7 squadre in 8 punti a giocarsi Champions e Europa League, 11 squadre a giocarsi la zona rossa in 9 punti.

Benevento-Milan 0 a 2: il Diavolo batte le Streghe infilando la settima vittoria esterna e si tiene la vetta.

Inter-Crotone 6 a 2: i pitagorici fanno fare calcoli paurosi a Conte, ma Stroppa non fa calcoli giusti con la sua difesa paurosa. Ottava vittoria consecutiva per Conte.

Juventus-Udinese 4 a 1: l’Udinese e il contropiede spaventano la Signora, ci pensa CR7 a svegliarla. Tornato al gol anche Dybala.

Atalanta-Sassuolo 5 a 1: tornato il Luna park del gol di Gasperini anche senza Gomez e contro un Sassol rimasto in Emilia in campo solo per i primi 15’ di partita.

Fiorentina-Bologna 0 a 0. Derby dell’Appennino in bianco. Illusione di Prandelli dopo  aver vinto all’Allianz juventino prima di Natale svanita. Dragowski la salva, davanti la Viola appassisce. Spazio e iniziativa al Bologna che non saputo chiudere il primo tempo in vantaggio.

Roma-Sampdoria 1 a 0: sotto il nubifragio basta una zampata di Dzeko per difendere il terzo posto in classifica. La Samp resiste fin al 72’, ma ha ballato in difesa salvata da Audero.

Cagliari-Napoli 1 a 4: il Ciuccio di Gattuso risponde alla goleada del Nord. Zielinski trascina il Napoli. La crisi senza fine di Di Francesco trascina i sardi  a tre punti dalla zona rossa.

Parma-Torino 0 a 3: esce dalla Capanna del Presepe il bue di Giampaolo e diventa Toro dopo 11 giornate senza vittorie. Lo fa contro il Parma di Liverani senza “banderllas”, non solo di gioco ma anche da corrida.

Spezia-Verona 0 a 1: terzo KO di fila per Italiano colpito dal Covid post vacanze natalizie. L’Hellas di Juric sbanca il Picco con Zaccagni superstar e continua a volare in zona Europa.

Genoa-Lazio 1 a 1: Ballardini sgonfia ulteriormente la Lazio di Simone Inzaghi. Il punto non è stato regalato dall’Aquila al Grifone, ma è meritato con un secondo tempo con il gioco che mancava da troppo tempo al Ferraris. Lazio al nono posto superata anche dal Verona.