Prima giornata dedicata al Quarto Turno di Coppa Italia, che nel pomeriggio di domani vedrà sfidarsi Sampdoria e Genoa nel derby di Genova (in programma anche Torino-Entella). Il Parma di Liverani, prossimo avversario del Grifone in campionato, ha superato il Cosenza per 2-1 grazie alla doppietta di Juan Brunetta, caparbio a riportare i crociati in vantaggio pochi istanti dopo il momentaneo pareggio dei lupi allenati da Occhiuzzi, che nel finale hanno recriminato per un calcio di rigore non assegnato. Gervinho e Kucka lasciati a riposo proprio in vista della partita di lunedì sera al Ferraris, convocati ma rimasti in panchina pezzi grossi come Bruno Alves e Roberto Inglese. In campo si è rivisto il danese Cornelius, non utilizzato all’Olimpico contro la Roma.

Non disputata Empoli-Brescia (clicca qui), alle 17.30 si proseguiva con Cagliari-Verona, Bologna-Spezia e Udinese-Fiorentina. Un gol allo scadere segnato da Cerri porta al turno successivo la squadra di Eusebio Di Francesco, mentre la Viola di Prandelli supera i bianconeri solamente ai tempi supplementari con una rete del giovane Montiel. Sorprende ancora lo Spezia di Italiano: avanti con Piccoli ma ripresi prima da Barrow e poi da Orsolini, i liguri reggono l’urto contro il Bologna, pareggiano al 64′ (Farias) e ai supplementari sferrano un doppio colpo firmato dallo spezzino Maggiore. Pesa moltissimo un rigore fallito dai rossoblu nel finale di partita: al Dall’Ara finisce 2-4. Mihajlovic è furioso ai microfoni di RaiSport: “Noi bravi a riprenderla? Bravi dove? Non potevamo non perdere questa partita, era impossibile non perderla…allora meglio perderla subito anziché aspettare il 120 minuti. 4 tiri in porta e 4 gol: così non si possono vincere le partite, neppure pareggiarle”. Poi un messaggio di cordoglio per la scomparsa di Maradona: “Diego era un amico. È stata una bella botta, se ne fa un pezzo forse unico nel calcio mondiale. Mi spiace da morire”. 

Anche Prandelli ha ricordato El Pibe de Oro: “Ora mi sembra più doveroso e importante ricordare con immagini e parole un grandissimo campione. Lasciamo perdere la partita, siamo tutti molto tristi. L’ho marcato qualche volta e sono stato più che fortunato, perché lui non aveva tante energie e io ho fatto bella figura. Per noi è stato il campione che vince da solo le partite, ma quel che ci ha lasciato è che nessuno abbia mai parlato male di lui. È sempre stato generoso con tutti, sapeva che così sarebbe stato aiutato poi nella vita. Faccio fatica a trovare le parole…oggi muore una persona di 60 anni amata in tutto il mondo per aver fatto divertire ragazzi e ispirato generazioni”.


Lutto nel mondo del calcio: è morto Diego Armando Maradona