GLI APPROFONDIMENTI SUL GENOA

GAZZETTA DELLO SPORT – Il quotidiano sportivo “in rosa” parla della prossima sfida tra Genoa e Inter etichettandola come quella tra le squadre col maggior numero di positivi, in uno scenario europeo che ormai si avvicina a centinaia di calciatori risultati contagiati dal Covid. Nel Genoa rimangono in quarantena solamente Brlek e Males, ma saranno probabilmente indisponibili per la sfida con l’Inter anche gli ultimi negativizzati Criscito, Zappacosta, Lerager, Destro e Cassata. Tra le probabili formazioni, spicca quella della Gazzetta dello Sport: il Genoa, ad oggi, scenderebbe in campo con la medesima formazione vista al Bentegodi.

REPUBBLICA – L’edizione genovese di Repubblica parla in un breve trafiletto di Liverani e Italiano come “rossoblu mancati”, e questo perché domenica Parma e Spezia si affronteranno in campionato. C’è spazio anche per la sola tematica Genoa: “prove di normalità, Maran ritrova Pjaca“. Questo titolo introduce l’approfondimento sulla squadra rossoblu, all’interno del quale viene evidenziato come gli ultimi rientrati non saranno della partita, mentre qualche speranza in più ci sarebbe per quegli elementi che già alla fine della scorsa settimana erano stato trovati negativi al Covid. Pjaca si candida, ad esempio, ad una maglia da titolare.

SECOLO XIX – Dopo aver ripreso le parole rilasciate ieri dal direttore sportivo Faggiano, che al Ferraris ritroverà Antonio Conte, e aver rilanciato della candidatura dal primo minuto di Biraschi e Behrami (mentre Pjaca, Pellegrini e Zajc sono tornati in gruppo solo ieri), il Decimonono intervista Milan Badelj, centrocampista rossoblu, che spiega come il Genoa abbia dimostrato “di non temere niente e nessuno“.

Si torna, intanto, sulla gara di Verona. “Sono orgoglioso di quello che abbiamo vissuto, di quello che abbiamo fatto vedere. Ci sono stati momenti in cui abbiamo sofferto, però anche quando piovevano cross da una parte e dall’altra c’era sempre qualcuno che respingeva. Abbiamo giocato l’uno per l’altro, i più esperti come i più giovani: tutti insieme, tutti uniti. Ecco, questa è una squadra“.

Badelj, poi, torna sui contagi all’interno dello spogliatoio rossoblu e rivela che è assai probabile che lui avesse già avuto il Covid a Firenze. “Ero abbastanza tranquillo, perché con ogni probabilità ho avuto il Covid a marzo, quando ero a Firenze. Non ho fatto il tampone allora ma i test sierologici dopo hanno dimostrato che ho gli anticorpi. Per cui mi sentivo sereno, anche se ho adottato tutte le precauzioni perché non si sa mai e per rispetto dei miei compagni”. Dopo aver tracciato un parallelo con quanto accaduto a Firenze e aver spiegato come ci si riprende dal Covid e quali possano essere le conseguenze, Badelj guarda avanti alla prossima gara con l’Inter e al calendario che seguirà, fitto di partite importanti, tra cui il derby.

Sono sicuro che la nostra squadra troverà di volta in volta le energie e la forza per affrontare ogni partita. Sapremo gestire le forze e affrontare le gare sempre nel modo migliore. Se ho visto l’Inter in Champions League? Sono come una casa, stanno costruendo un piano dopo l’altro. È una squadra molto forte e con le idee di Conte. Però è una squadra che concede e noi dovremo essere pronti a sfruttare le occasioni che avremo. Sappiamo che ci sarà da soffrire, ma il Genoa visto a Verona ha dimostrato di non avere paura”. 

TUTTOSPORT – Il quotidiano sportivo piemontese parla di una Inter “appesa ai tamponi” dopo la positività di Hakimi, mentre Maran “candida Pjaca” dall’inizio della partita. Potrebbe andare a fare coppia con Pandev, con Shomurodov in panchina (gli sarebbe “stato chiesto forse troppo considerando che si deve ambientare anche dal punto di vista comunicativo“). Ma si tratta solo di ipotesi per una gara che il ds rossoblu Faggiano ha ieri definita “proibitiva”.


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