“Ci scusiamo con la stampa e con i tifosi perché in questo periodo non abbiamo potuto più informarli di passo passo del lavoro che stavamo svolgendo per l’acquisto della maggioranza delle azioni che controllano il Genova Cricket Football Club S.p.a., per l’impegno che avevamo preso con il Presidente Enrico Preziosi di non riferire nulla alla stampa. Impegno mantenuto come siamo abituati a mantenere in ogni occasione anche dando la sola parola”.

Inizia così il testo firmato dagli avvocati Pasquale e Fabio Giordano col quale hanno oggi annunciato l’uscita dell’imprenditore marocchino Boulgoute dalla trattativa per l’acquisto del Genoa. “Siamo purtroppo, definitivamente a comunicare che il Presidente Boulgoute del Marita Group ha rinunciato all’acquisto della squadra – prosegue la nota – in quanto nonostante avessimo inviato un preliminare di acquisto fin dal 26 luglio accettato dall’A.D. dott. Zarbano nello stesso giorno, nella mail di risposta non contestata dal Sig. Boulgoute, gli advisors da un mese e mezzo non sono riusciti a terminare la due-diligence perché sebbene più volte avessimo richiesto, con mail pec e Whatsapp, al Dott.Zarbano  la situazione debitoria e creditoria dell’anno 2020 per valutare l’operazione, anche se più volte promessa dallo stesso, nulla, incredibilmente, si è ricevuto.

Nonostante questa gravissima mancanza, e nonostante avessimo mandato alla società due attestazioni di capacità finanziaria del nostro cliente, una della BNCE BANK e una del 18 agosto u.s. del CREDIT AGRICOLE, d’accordo con il Presidente Preziosi si era stabilito che si sarebbero incontrati anche, direttamente, i due imprenditori per affrontare qualsiasi criticità e cercare di chiudere il deal. Nonostante dall’8 settembre e poi fino al 23 settembre, 1, 4 ottobre, Rahhal Boulgoute abbia data la disponibilità di fare anche una semplice call di pochi minuti per stabilire dove e quando vedersi in Italia, nessuna risposta si è avuta. Stando cosi le cose il nostro cliente, sentendosi offeso e non rispettato, ha deciso di terminare una transazione che non rispetta i criteri internazionali dei contratti, con ogni riserva, eventuale, di richiesta danni sia contrattuali e sia per responsabilità Aquiliana”.

Roma, 7 ottobre 2020

Studio Legale Internazionale Giordano & Partners

Avv.ti Pasquale e Fabio Giordano