Al termine della gara contro il Torino, oltre ai colleghi Gessi Adamoli e Andrea Schiappapietra, abbiamo raggiunto telefonicamente anche Claudio Onofri, il quale ha detto la sua sulla sconfitta, ma soprattutto sulla gara chiave in programma domenica col Lecce.

Abbiamo sempre detto che se andiamo a vedere la dimensione delle varie rose, quella del Genoa e quella del Lecce, in teoria sembrerebbe non esserci partita. Il Genoa potrebbe farcela tranquillamente, ma dipende da come affronti la gara. Al di là di qualche passo a vuoto clamoroso, il Lecce talvolta dimostra di essere una squadra organizzata, che ha reso forse anche più del suo valore. Onestamente l’avrei già data per retrocessa a questo punto della stagione così come il Brescia e, forse neanche tanto, la Spal. Poi – e questo è stato un errore clamoroso smentito alla grande – avevo messo in questo novero di squadre anche l’Hellas Verona, se andiamo a vedere le rose. Quando però scopri un Juric grandioso, e poi Amrabat o Kumbulla che sono esplosi, il Verona ne viene fuori alla grande e con merito. Domenica è fondamentale e non c’è niente da fare: devi vincere e devi vincere anche di brutto, per risollevare un entusiasmo che in questo momento qui è davvero ai minimi termini”. 

Hai parlato di una rosa del Genoa sicuramente superiore. Il Genoa ha 27/28 persone, ma nel post-Covid hanno giocato solamente in 16/17. Siccome tu li conosci bene questi giocatori, gli altri dieci non sono in grado di giocare?

“L’errore, e spesso ne abbiamo parlato, è che dovevi mettere davanti uno “sicuro”, che ti garantisse 10/12 gol. E invece ti sei dovuto aggrappare a Pandev, che non è più un giovanotto, e ad altri che potenzialmente sono dei buoni giocatori (o arriveranno ad esserlo), ma che in questo momento non ti potevano garantire quel successo dal punto di vista realizzativo. Ti faccio un nome: Soumaoro. Quando è arrivato ci siamo alzati tutti in piedi ad applaudire la scelta. Dava l’impressione di essere forte fisicamente, sempre ben piazzato, non ti lasciava mai solo, e invece è ritornato in condizioni inappropriate per ciò che devi fare. E purtroppo anche qualcun altro. Avevo visto segnali positivi contro il Napoli e la Spal, col Torino hai preso tre pappine e devi andare a casa e cominciare immediatamente a pensare, già da stanotte, a cosa dovrà succedere contro il Lecce”.


Torino 3-0 Genoa, il commento di Andrea Schiappapietra (Secolo XIX) – AUDIO