L’allenatore della Spal Luigi Di Biagio è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della partita contro il Genoa, in programma domani (ore 17.15) al Ferraris, sfida decisiva nella lotta per la salvezza.  Saranno indisponibili Berisha, Fares e Valoti. “A Genova contro la Sampdoria abbiamo giocato molto meglio rispetto alla partita pareggiata contro il Milan ma abbiamo perso 3-0 – sostiene Di Biagio – Domani dovremo far finta che la classifica non esista e pensare alla partita contro il Genoa che dobbiamo provare a vincere ma lottare fino all’ultimo per provare a non perderla. Provarla a vincere in tutti i modi con la compattezza e la tenacia di essere compatti in ogni parte del campo. Mi aspetto un Genoa che proverà a vincere la partita, cercherà di concretizzare. È un’altra squadra in difficoltà come noi che cercherà la vittoria. Dovremo esser bravi a contrattaccare. Oggi non conteranno molto le certezze tecniche, ma conta molto più il livello di forza e impatto. Si gioca con talmente tanta frequenza che questo sport diventa diverso: chi ha più forza mentale potrà dire la propria. Bisogna pensare che quando non ce la si fa più bisogna restare in campo ancora un quarto d’ora. Il gioco è questo, è forza nella testa”.  

Nei giorni scorsi la squadra ha incontrato i tifosi, delusi per la situazione di classifica della squadra ferrarese: “È normale che ci sia tanta amarezza, è stato un incontro legittimo. Vogliamo in un certo modo far vedere il loro attaccamento verso quel che sta succedendo, hanno chiesto di dare qualcosa in più un incontro cordiale che non mi è dispiaciuto: avere un rapporto un po’ più ravvicinato con i tifosi non fa male a nessuno. Niente di eclatante, soltanto un far vedere che c’è tanta amarezza, quella che abbiamo anche noi come squadra. Dobbiamo parlare poco, ascoltare e correre tanto, dando qualcosa in più rispetto a quanto dato nelle ultime gare. Abbiamo perso certezze e una convinzione che già quando sono arrivato non c’era e che avevamo ritrovato. Poi, quando non arrivano certi risultati come dopo la ripresa, sono venute nuovamente a mancare. Dobbiamo compattarci e cercare di aiutarci dentro al campo. Al di là di quel che succederà, le sorprese sono dietro a ogni angolo e quindi ho detto ai ragazzi di pensare a ogni gara aiutando il compagno e facendo una corsa in più, senza lamentarci e uscire dal campo a testa alta. Dobbiamo uscire dal campo, magari avendo anche perso ma avendo dimostrato di essere una squadra. A questo punto i risultati potrebbero essere una conseguenza. un blocco unico che lotti l’uno per l’altro e che sia più incisivo in zona gol. Serve dimostrarlo”.

Ancora Di Biagio: “Questa squadra è ultima dall’inizio dell’anno e questo ha un po’ snaturato il suo modo di giocare: quando sono arrivato ho cercato di giocare le partite per vincerle, snaturando la compattezza in fase difensiva che dovrebbe avere una squadra che cerca di salvarsi. Non ci siamo riusciti, ho messo una squadra tecnica nell’ultima partita che volevo incidesse di più in fase offensiva. Se poi al primo tiro subisci gol e negli ultimi trenta metri non incidiamo diventa maledettamente difficile. Non mi sento di dire che i giocatori non abbiano corso ma non sono stati attenti in alcune situazioni della gara”.

Turnover? “Sarà inevitabile, sono passate 30 ore dalla scorsa partita e tutti gli allenamenti che facciamo sono di recupero. Non cambierà molto a livello di modulo, anche perché il supporto da dare ad Andrea va dato a prescindere dal modulo. Non vanno dimenticate le caratteristiche di questa squadra. A volte dover giocare sempre per l’ultima spiaggia ti porta ad avere un atteggiamento diverso e lo paghi a caro prezzo: questo è accaduto nelle ultime gare”.

Reca e Di Francesco? “Reca ha risposto bene e ieri i dati fisici sono stati positivi: potrebbe essere della partita e ha grosse possibilità di giocare dal 1′. Di Franceso ha tre giorni in più di allenamento rispetto all’ultima partita, sta meglio e potrebbe far parte degli ultimi minuti. Vedremo se ci fosse necessità, ma è indubbio che tre giorni in più o in meno facciano la differenza per il recupero di uno o più giocatori”.