Hai parlato di partita del Genoa, ma io parlerei di “non partita” del Genoa. A me personalmente ha deluso: mi aspettavo di più a livello di coraggio, forza nei contrasti, aggressività. Invece è una squadra che si è limitata ad essere passiva contro una delle migliori Juventus della stagione. Genoa troppo passivo senza mai cambiare mentalità. Anche sul gol di Dybala, un gioiello che ha deciso la gara, Sturaro e Masiello quasi si spostano. Mi sarei aspettato un po’ di bava alla bocca in più da parte del Genoa”. 

Un lockdown può trasformare il Genoa da un Genoa pre-Covid a un Genoa post-Covid? È tutto molto, molto strano. Noi vediamo un calcio che paradossalmente è più calcio di quello di prima. Ho visto alcune partite di square diverse, tra cui anche il Torino e la Coppa Italia, ed è un calcio più calcio dove vince chi gioca a pallone. Forse manca un po’ la scintilla, che è quella che ti danno pubblico e agonismo (e il Ferraris è uno stadio che ti trascina e se è vuoto è diverso), e si gioca di più a pallone. Il Genoa mi pare penalizzato, perché fa proprio fatica a giocare a pallone. Prima aveva trovato un filone di ardore col quale si era tirato su. Quell’ardore che adesso probabilmente manca”.

La qualità del Genoa è rimasta in panchina con Sanabria, Falque e Pandev? Nicola per questa partita ha scelto la forza – e secondo me ha sbagliato scelta -, ma con Sanabria e Pandev ha avuto alcuni lampi interessanti. Chiaramente con loro il livello di qualità si alza”.


Genoa-Juventus, il commento di Valerio Arrichiello (Secolo XIX) – VIDEO