Una sconfitta pesante, quella maturata col Parma, che sarà possibile mettersi alle spalle dopo soli quattro giorni. Un’occasione per rilanciare la corsa salvezza e incrementare il distacco sul Lecce, ieri sera sconfitto in casa dalla Juventus.

Il Genoa si è ritrovato con ventiquattro ore di anticipo in ritiro in Lombardia per affinare gli ultimi dettagli questa mattina e spostarsi poi al Rigamonti dove affronterà il Brescia. Un Brescia all’ultima spiaggia nella rincorsa ad una complicatissima salvezza. Sarà la prima di due sfide salvezza da giocarsi alle 17.15 (la prossima contro la Spal al Ferraris, ndr), da giocarsi quando ancora il caldo incomberà sui campi di gioco, ed è bene ricordare che il Genoa ad oggi è l’unica squadra a giocare due partite in questa eccezionale finestra oraria del calcio estivo di Serie A.

I lombardi dovranno fare a meno di Chancellor, Cistana e Bisoli, mentre i rossoblu si ritroveranno senza il capitano Mimmo Criscito, uscito infortunato dalla gara interna col Parma. Arbitrerà la sfida Irrati di Pistoia, mentre al VAR andrà Rocchi della sezione di Firenze.

Brescia – Genoa
Nella foto: Presidente Preziosi
Foto Tanopress

NOTIZIARIO

Una temperatura intorno ai 33 gradi accoglie le due squadre al momento del riscaldamento al “Rigamonti”, col cielo leggermente nuvoloso, ma senza nessuna ipotesi di pioggia. Stadio deserto, come da programma, e tanta afa ad accompagnare questa prima partita alle ore 17,15. Presente anche Preziosi ad assistere alla partita e anche al riscaldamento prima del fischio iniziale, da bordocampo.


FORMAZIONI UFFICIALI 

BRESCIA (4-3-1-2): Joronen; Sabelli, Mateju, Papetti, Semprini; Bjarnason, Tonali, Dessena; Zmrhal; Torregrossa, Donnarumma. Allenatore: Diego Lopez.

GENOA (3-4-1-2): Perin; Romero, Soumaoro, Masiello; Biraschi, Behrami, Sturaro, Barreca; Iago Falque; Destro, Pinamonti. A disposizione: in aggiornamento. Allenatore: Davide Nicola.


LA PARTITA

Tutto pronto al Rigamonti per l’inizio della gara tra Brescia e Genoa. Sulla panchina del Genoa qualche piccolo inconveniente per la presenza di un’ape che Marchetti e Goldaniga cercheranno di allontanare con le rispettive bottigliette d’acqua. Capitano rossoblu, in assenza di Criscito, sarà Davide Biraschi.

La curiosità iniziale era su come si sarebbe schierato il Genoa con Pinamonti e Destro, il primo più a supporto del secondo. Falque sembra agire alle spalle dei due attaccanti (anche se viene a recuperare il pallone molto basso, fino all’altezza del centrocampo per supportare Sturaro e Behrami). Particolarmente largo a sinistra nella linea difensiva è anche Zapata, che si tiene molto alto a copertura di Barreca.

Primo calcio d’angolo per il Genoa dopo solo un minuto: colpisce Romero di testa, ma il pallone sfila largo controllato da Joronen. Nei primi cinque minuti è l’unico calcio piazzato battuto dalle due squadre, che si tengono d’occhio e iniziano a prendere confidenza con le alte temperature. Al sesto minuto Destro ha una grande occasione sul piede destro dopo essersi involato verso la porta: pallone leggermente deviato da Joronen e secondo tiro dalla bandierina per il Genoa.

Al nono minuto a passare è però il Brescia alla prima chance offensiva nata da una rimessa laterale che il Genoa aveva regalato su retropassaggio a Perin. Donnarumma riceve dalla destra da parte di Sabelli, che servito da Torregrossa  proprio dalla linea di rimessa laterale trova all’altezza del dischetto del rigore proprio Donnarumma. Destro incrociato e Perin battuto. Genoa che, nonostante un atteggiamento più propositivo, subisce immediatamente lo svantaggio.

Al 12′ di gioco raddoppia il Brescia con Semprini, ma l’azione è simile a quella del primo gol con Sabelli che sfonda a destra, Bjarnason che serve l’assist da distanza ravvicinata a Semprini e il giovane terzino sinistro che batte Perin da due passi. Genoa sotto due reti a zero. In area di rigore arrivano i due terzini bresciani e il Genoa, malgrado la superiorità numerica, subisce gol.

La manovra del Genoa è ormai condizionata dal risultato e da un Brescia che si è chiuso e riparte in contropiedi. Si cerca di allargare le maglie della squadra di Lopez, ricorrendo spesso al lancio lungo. Al 23′ duro scontro aereo tra Perin e Biraschi, con quest’ultimo ad avere la peggio. Il pallone era in discesa dopo un colpo di testa di Soumaoro  e nonostante Perin l’avesse chiamata, i due rossoblu si sono scontrati. Si riprenderà senza problemi per nessuno dei due calciatori.

Il Genoa ci prova su calcio di punizione e poi al 26esimo con un contropiede imbastito da Falque e concluso da Destro con una conclusione alta sulla traversa. Al 28′ Irrati concede alle due squadre un primo cooling break. Alla mezz’ora risultato che resta sul 2-0 a favore dei padroni di casa. Il Genoa sembra essersi perso e procede tra passaggi sbagliati e cross fuori misura alla ricerca di un’area che non è quasi mai riempita dai due attaccanti assieme.

Al 33′ di gioco calcio di rigore assegnato al Genoa per una spinta di Papetti ai danni di Romero. Il VAR Rocchi non richiama Irrati alla revisione e quindi dagli undici metri va Iago Falque, come contro il Parma: lo spagnolo calcia col sinistro e batte Joronen con una traiettoria imparabile.

Foto TanoPress

Al 42′ terzo calcio d’angolo per il Genoa, il primo dalla zona di destra: una spinta di Destro porta Irrati a fischiare un fallo a favore della difesa del Brescia. Rossoblu che provano a chiudere questa prima frazione in attacco alla ricerca del gol del pareggio. Nel primo minuto di recupero Romero si conquista una funzione dal limite dell’area, che comporta anche l’ammonizione di Mateju. Alla battuta va Iago Falque, che impatta sulla barriera.

Nel finale di tempo c’è ancora spazio per un doppio tentativo da parte del Genoa con Behrami prima e Falque sulla respinta. In entrambi i casi Joronen chiuderà lo specchio mandando le squadre negli spogliatoi sul 2-1 a favore del Brescia.

Nella ripresa, Nicola e Lopez non eseguono subito cambi. Il Genoa si conquista subito un calcio d’angolo e impegna Joronen nel deviarne la traiettoria in angolo una seconda volta. Nel secondo tiro dalla bandierina, Irrati fischia e risolve la mischia creatasi fischiando un fallo di Behrami ai danni di Sabelli.

Al 51′ chiede il cambio Iago Falque e Nicola si prepara ad inserire Pandev. Entrerà assieme a Schöne, che rileva Soumaoro. Zapata scivolerà centrale di difesa, con Biraschi e Barreca abbassati in difesa.

Al 56′ Pinamonti va vicino a pareggiare il conto. Spalle alla porta, marcato da Papetti, riesce comunque a girarsi e col destro sfiorare il palo alla sinistra di Joronen, rimasto fermo nella situazione. Al 57′ viene ammonito Zapata per fallo su Donnarumma prima che Nicola esegua altri due cambi: Sanabria e Ghiglione al posto di Destro e Barreca. È Sturaro a scivolare sulla sinistra il modulo, per una decina di minuti passato al 4-3-1-2, torna un 3-4-1-2.

Al 64′ Pandev prova a girarsi in area di rigore contrastato da un avversario. Pallone che termina alto sulla traversa. È l’occasione per eseguire il quinto e ultimo cambio per Nicola, che toglie Behrami e inserisce Lerager. Diego Lopez risponde con Skrabb e Martella al posto di Torregrossa e Semprini.

Al 67′ altra conclusione di Sturaro dal limite dell’area deviata dalla difesa. Dall’angolo che ne scaturisce tocco di mano da parte di Dessena, immediatamente ammonito da Irrati. Sul dischetto va Pinamonti e pareggia la partita, esultando poi con un profondo urlo e un “andiamo!” che sa di carica in vista del 20′ finali.

Brescia – Genoa
Nella foto: pinamonti esulta dopo il gol del 2-2
Foto Tanopress

Il Brescia si ripresenta subito in avanti e al 69′ Tonali si conquista un fallo dal limite per fallo di Biraschi (ammonito). Lo stesso numero 4 bresciano si presenta sul pallone, ma colpisce un compagno di squadra e la palla termina sul fondo. Sarà rimessa per Perin dopo che il Brescia eseguirà un’altra sostituzione: dentro Ayè, fuori Zmrhal.

Al 74′ cartellino giallo per Bjarnason, che spreca un fallo tattico su una ripartenza del Genoa direttamente da rinvio di Perin. È la pausa giusta nella quale concedere il secondo cooling break della gara. Nell’ultimo quarto d’ora di partita il Brescia prova a farsi vedere con maggiore frequenza dalle parti di Perin. All’81esimo Sturaro avrebbe l’occasione per battere Joronen per la terza volta, così come Sanabria pochi secondi dopo. Questa volta il pallone finisce in calcio d’angolo.

Ultimi cambi della partita per Diego Lopez. Fuori Bjarnason e Tonali, dentro Ghezzi e Romulo. Proprio Ghezzi all’83esimo avrebbe sul destro una buona occasione per impegnare Perin, ma spara altissimo. All’85esimo cartellino giallo per Sabelli.

Tanta stanchezza in questo finale di gara e risultato bloccato sul 2-2. Ma ci saranno 7′ di recupero al “Rigamonti”. Al 95′ calcio d’angolo per il Genoa, al 96′ una punizione da cui scaturisce l’opportunità per Pinamonti di calciare a rete: una deviazione non gli permette di conquistare nemmeno calcio d’angolo. È l’ultimo sussulto di una partita che terminerà con un pareggio. Risultato che al Brescia serve a poco, così come al Genoa, che aggancia la Sampdoria e può vedere il bicchiere mezzo pieno solamente perché ha riacciuffato la partita da una situazione di doppio svantaggio, con una parte centrale di primo tempo regalata agli avversari e un secondo tempo più accorto e con qualche spunto in più in fase offensiva. In un clima che si annuncerà caldissimo, ancora alle 17.15 a Genova, si giocherà anche la sfida contro la Spal, in programma a metà luglio. Prima la sfida contro la Juventus.