Tornato il calcio giocato, i quotidiani si concentrano sulla prima finalista di Coppa Italia. Si tratta della Juventus, che ieri sera ha raggiunto il suo primo obiettivo stagionale col minimo sforzo, giocando con l’uomo in più per oltre 75′ di gioco. In un Allianz Stadium vuoto è andata in scena la prima partita post-lockdown, in regime di Covid-19, e sono state in qualche modo battezzate le nuove regole, dai cinque cambi agli ingressi in campo a ritmi alterni tra squadra e arbitri. Il tutto nella giornata in cui il Comitato Tecnico-Scientifico, a poche ore dal fischio d’inizio, aveva accolto la richiesta della FIGC – e indirettamente dei club di Serie A – di ridurre la quarantena almeno ad una settimana. Si è deciso di accorciarla ulteriormente: il giocatore che dovesse essere trovato positivo non soltanto non impedirà di giocare all’intera squadra, ma dovrà essere monitorato in isolamento per le successive 96 ore, ovvero per quattro giorni. La squadra sarebbe in ritiro blindato, ma si potrebbero comunque giocare le partite successive, sulla falsa riga del modello tedesco.

Sono tanti i titoli che questa mattina hanno brindato al ritorno del calcio. “Calcio in mascherina” è quello scelto da Repubblica, “Juve basta poco” quello della Gazzetta dello Sport. “Avanti Juve, onore al Milan” la scelta di Tuttosport, “Juve a porte chiuse” quella del Corriere dello Sport. In generale, tra ritorno delle pagelle e commenti, non sono passati inosservati i primi 15′ del Milan, in alcuni casi giornalistici definiti quasi da “calcetto amatoriale“. La sensazione è che l’aspetto del tifo potrà in qualche modo condizionare, tant’è vero che la UEFA starebbe pensando di aprire ad almeno qualche migliaio di tifosi le Final Eight di Champions League ed Europa League che dovrebbero disputarsi tra Portogallo e Germani (manca ancora però un’ufficialità a riguardo).

Infine, spazio anche per il caso Brescia-Balotelli. L’attaccante avrebbe accusato la società lombarda di averlo sottoposto ad un solo giro di tamponi prima di escluderlo per le sue condizioni fisiche non ottimali. La denuncia, arrivata per bocca di Mino Raiola, procuratore dello stesso Balotelli, ha portato la FIGC ad indagare, essendo obbligatorio sottoporre i calciatori a controlli serrati con test sieroogici e tamponi, come disposto dal Protocollo. Il Brescia ha già ribadito ieri con un comunicato stampa di essere stato vergognosamente calunniato e di aver agito nel pieno rispetto delle regole.


GLI APPROFONDIMENTI SUL GENOA

REPUBBLICA – L’edizione genovese di Repubblica intervista questa mattina Gianluca Savoldi, ex attaccante di Pisa, Napoli e Reggina il cui nonno Gianluigi giocò nella Sampdoria a fine anni Settanta. “L’emergenza è passata. Il calcio deve ripartire, non solo la Serie A, ma tutti. Abitando a Bergamo penso di avere chiaro cosa sia successo, ma ora avrei fatto ripartire anche le scuole, come è successo praticamente ovunque in Europa. Ranieri e Nicola possono fare la differenza in positivo? Dovranno lottare molto, ma prima dello stop avevano raddrizzato la situazione e devono solo riprendere come avevano finito. Il rischio di retrocedere c’è, bisogna essere realisti.

Ranieri è eccezionale nella gestione del gruppo, bravissimo ad entrare nella testa dei giocatori, una persona degna di grande stima. Davide mi piace tanto, è pragmatico. Tiene conto dei giocatori e incarna il mio modello di tecnico: studia la squadra e decide di conseguenza. E sa proporre cose diverse. È anche un gran motivatore. Persona meravigliosa, sa trasmettere energia fin da quando era calciatore. Questo Genoa mi ricorda l’Atalanta. Un giocatore su cui scommetterei? Pinamonti. Può diventare il titolare della nazionale”.

SECOLO XIX – Il Decimonono, in questo sabato mattina, intervista Claudio Ranieri (“mi auguro che alla fine Samp e Genoa siano salve, questo derby è meraviglioso“) e si focalizza poi sul Genoa parlando di “classe dirigente” in riferimento alla spina dorsale del prossimo Genoa, composta da giocatori come Perin, Behrami, Criscito, Sturaro, Biraschi, Pandev. Consolidare un’identità forte servirà anche per andare alla ricerca, quanto più velocemente possibile, della salvezza. Una salvezza che mister Nicola cercherà con grinta e coraggio, trasmettendo tutta la sua fiducia e il suo pragmatismo alla squadra intera.


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