Sono diverse le criticità rilevate da Gianpaolo Pozzo, per voce dell’Udinese, elencate in una lunga lettera inviata al ministro dello sport Vincenzo Spadafora e resa nota in questi minuti dalla stessa società bianconera. Di seguito una sintesi, in fondo all’articolo il comunicato integrale: “Ci viene prospettata una forma di auto-sospensione da parte del nostro personale sanitario, che non ritiene compatibile il grado di rischio per la salute con gli stessi principi che regolano la professione medica […] I nostri responsabili medici evidenziano la permanente sussistenza di fattori suscettibili di pregiudicare l’integrità della salute di tutto il personale addetto ai vari servizi, in riferimento a: 

a) rischi sanitari

  • L’eventuale riscontro della positività al contagio di uno o più calciatori e/o lavoratori; 
  • La difficoltà di eseguire tempestivamente gli esami clinici volti a escludere la presenza del contagio; 
  • I tempi occorrenti per acquisire l’esito certo e definitivo degli esami stessi; 
  • L’intrinseca pericolosità delle trasferte; 
  • L’impossibilità di attuazione pratica di eventuali “ritiri”

b) Rischi per l’integrità dei lavoratori e di terzi

L’INAIL ha stabilito che il Covid-19 vada considerata una malattia del lavoro, inserendo nella tabella delle categorie sensibili tutti gli atleti professionisti, parificati agli operatori sanitari e alle forze dell’ordine. Su questa premessa, ovviamente, vanno considerate le serie responsabilità di natura civile ed anche penale che gravano sulla società quale organizzatrice degli eventi sportivi e, in quanto tale, tenuta al risarcimento per tutti i fatti pregiudizievoli che possano verificarsi in danno alle persone coinvolte. È appena il caso di rilevare che tali responsabilità possono essere fatte valere dagli interessati innanzi l’autorità giudiziaria la quale, naturalmente, non è vincolata da alcun atto amministrativo, ovvero da alcuna intesa di settore, avendo l’obbligo di procedere esclusivamente in base alla legge, soprattutto ove possano prospettarsi ipotesi di reato. In tal senso, le contromisure da alcuni suggerite, consistenti in polizze assicurative, presentano ineludibili limiti di efficacia in quanto, come è noto, nessuna copertura assicurativa mantiene la propria validità nel caso di contestazioni sulla sussistenza di una colpa grave per eventi che avrebbero potuto comunque essere previsti.  

c) Rischi societari

Le incognite si riverberano in modo pressoché insostenibile sulla struttura delle squadre calcistiche […] Nessuna delibera amministrativa, ovvero adottata nell’ambito degli organismi federali o di lega, è in grado di esonerare i rappresentanti della società dagli obblighi che su di loro gravano in relazione alla gestione sportiva della squadra”.  Udinese Calcio – Comunicazione (1)