Prime pagine dedicate alle parole di Sandra Zampa, sottosegretaria alla salute che ha aperto la porta a una graduale ripresa della Serie A. “Si va verso una soluzione ed è la soluzione che i tifosi si aspettano. Il via libera ancora non c’è ma si va verso una buona direzione”. Più prudente il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Brusaferro, ma neppure il ministro Speranza è contrario alla ripartenza, secondo Zampa. Scontro aperto fra le società di Lega Pro che ambivano al quarto posto (l’ultimo, assegnato al Carpi per media punti/partite giocate) utile per la promozione in Serie B. Spicca la protesta del Bari, pronto a scendere in campo a giugno per una serie di playoff a porte chiuse. IFAB e FIFA sono d’accordo: svolta storica, in caso di ripartenza si potranno effettuare 5 sostituzioni fino almeno al prossimo 31 dicembre. L’utilizzo della VAR? Su base volontaria, potrà venire anche sospeso.

Il Corriere dello Sport fa il conto dei danni che il calcio italiano subirà in caso di sospensione definitiva: il risultato è uno scenario quasi apocalittico e una “totale sottovalutazione delle perdite certificate”. In caso di ripartenza? Dal 13 giugno con la Coppa Italia, dal 20 senza. Europa League e Champions League restano in lizza per il mese di agosto. Allenamenti vicini – scrive la rosea – ma dal 18 maggio in poi a decidere dovrà essere il mondo del calcio in tutte le sue componenti, dai calciatori alle televisioni, e senza seguire il modello tedesco: “Si è rivelato un fallimento” sostiene il sottosegretario alla salute. Il presidente del Milan conferma i casi di contagio in casa rossonera, “ma sono in via di guarigione”. 


GLI APPROFONDIMENTI SUL GENOA

GAZZETTA DELLO SPORT – Intervista a Ghiglione, che spende buone parole per Murgita, Cacicia e che ha come modello Cancelo, oggi al Manchester City. “L’interesse di altre società importanti fa piacere, vuol dire che impegno e lavoro vengono apprezzati ma ora penso solo al campionato e al Genoa, che è la mia terra promessa”. Sulla ripresa del campionato: “Avevamo ingranato, stavamo andando bene. Abbiamo chiuso col botto, lo stop ci ha lasciato un po’ di amaro in bocca ma saremo pronti, se e quando ripartirà la Serie A”. 

IL SECOLO XIX – Boselli ricorda il gol sotto la Nord all’ultimo minuto che diede di fatto una “spintarella” alla Sampdoria verso la Serie B: “Felice di essere parte della storia” ammette l’argentino. Giovedì un primo assaggio con test d’idoneità, lunedì i tamponi di squadra, ma è difficile che il centro sportivo Signorini si possa riaprire prima del 18 maggio. Il quotidiano genovese si affida poi alle parole di tre moschettieri rossoblu. Perin: “Nonostante fossi fermo da 9 mesi, il Genoa mi ha chiesto di venire a dare una mano”. Sturaro: “Io sono uno di quei giocatori che non si è mai fatto male da solo, ho sempre avuto infortuni di tipo traumatico. Non tiro mai indietro la gamba, rischio spesso e pago le conseguenze”. Behrami: “Ero sicuro di avere ancora voglia, fame e passione per rimettermi in gioco come ho sempre fatto. Il sogno più romantico è finire dove tutto ha avuto inizio”.

REPUBBLICA GENOVA – Parola a Maurizio Casasco, presidente della Federazione Medico Sportiva Italiana (FMSI) e in passato dirigente del Genoa, che attende di conoscere il nuovo protocollo sanitario diffuso dal comitato tecnico-scientifico ma avverte: “Tamponi ogni quattro giorni o non si riparte”. In sintesi, come una voce che gira in Federazione, “non possiamo dire che non si fanno i tamponi perché non ci sono i tamponi; se non esistono le possibilità per farli non si riprende e basta”. 

TUTTOSPORT – Si tocca il nome del Genoa in un’intervista a Zibì Boniek a proposito di Piatek: “È forte, non esiste un attaccante che in tutta la sua carriera non attraversi un momento in cui segna meno”. Mister Nicola viene invece definito contento della nuova soluzione varata dall’IFAB: con più cambi a disposizione, potrà e dovrà sfruttare al massimo la rosa ampia per uscire indenne da un finale di stagione che si prospetta micidiale.


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