La Bundesliga vuole tornare in campo nelle prossime settimane, in attesa di una decisione da parte del Governo che ha già dato la disponibilità ad aprire i centri sportivi per allenamenti scaglionati e in sicurezza ormai da settimane. Chi non ha rispettato le misure di distanziamento sociale, pubblicando il tutto sui social, è stato tuttavia l’attaccante dell’Herta Berlino Salomon Kalou, con un passato glorioso nel Chelsea ed oggi compagno del polacco Piatek. L’ivoriano, dopo essersi lamentato di una “riduzione dell’11%” – presumibilmente sulla busta paga – Si è immortalato mentre stringeva in diretta le mani ai compagni di squadra, infastidendo da pochi metri staff medico e collaboratori di Bruno Labbadia.

Tempestivo il comunicato della DFL (Federcalcio di Germania): Le immagini di Salomon Kalou dagli spogliatoi dell’Herta sono assolutamente inaccettabili. Non avremo tolleranza per questo gesto, anche per rispetto verso le società che stanno aderendo alle linee guida e che hanno colto la gravità della situazione”. Ad aggravare il quadro in vista di una ripresa in tempi brevi è anche la notizia, confermata dalla stessa Federazione, della positività di 10 tesserati fra Bundesliga e Zweite Liga al termine della prima tornata di tamponi effettuati, ovvero oltre 1700. Tre sono del Colonia, come già annunciato nei giorni scorsi dalla stessa società. La DFL fa sapere che “i casi sono stati segnalati alle autorità sanitarie e le rispettive misure, come ad esempio l’isolamento delle persone interessate, sono state eseguite direttamente dai rispettivi club in conformità con i requisiti delle autorità sanitarie locali”. A dire il vero, nei giorni scorsi il ministro dello sport Seehofer aveva avvertito in un’intervista alla Bild: “Se c’è un caso di Coronavirus all’interno di una squadra o del suo staff, il club nel suo insieme, e forse anche la squadra contro la quale ha giocato per ultimo, dovrà mettersi in quarantena per due settimane”. Mercoledì sono attese importanti novità direttamente dalla Cancelliera tedesca Merkel, ma ora dopo ora anche la Germania rischia di perdere giorni utili per continuare a pianificare la ripresa. Oggi, con un video  che ha fatto inevitabilmente il giro del web, forse ha perso anche qualche certezza.