Il ministro per le politiche giovanili e lo sport Vincenzo Spadafora, ha confermato quanto già ventilato dai vertici della FIGC nel pomeriggio di oggi. Buona parte della 26ª giornata di Serie A, a pochi giorni dalla diffusione del Coronavirus anche in Italia, si giocheranno a porte chiuse: “Sono già in vigore provvedimenti che vietano gli eventi fino a domenica prossima, inizialmente per la Lombardia, il Veneto e il Piemonte. Con questo decreto del presidente del Consiglio dei ministri abbiamo allargato anche a Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e Liguria. In queste regioni, resta il divieto di manifestazioni sportive ma per alcuni eventi abbiamo dato la disponibilità a svolgerli a porte chiuse”.

VERSO SAN SIRO – Nel frattempo il Milan si cautela, informando i tifosi di aver avviato una procedura di rimborso dei biglietti in caso di disposizioni sulla partita in programma domenica all’ora di pranzo. Partita che, dopo le parole di Spadafora, si giocherà a porte chiuse. “L’AC Milan – si legge in una nota ufficiale – sta monitorando la situazione sulla base delle disposizioni sugli eventi sportivi che Governo, Regione Lombardia e le istituzioni sportive stanno attuando per far fronte all’emergenza del Coronavirus. Più specificatamente, per quanto riguarda il match tra Milan e Genoa in programma domenica 1 marzo a San Siro alle ore 12.30, il Club, pur auspicando di poterlo condividere con i propri tifosi, conferma già da ora di aver predisposto una procedura di rimborso dei biglietti nel caso le autorità decidano per la disputa a porte chiuse. Ulteriori informazioni verranno divulgate attraverso il sito, gli account social e l’App ufficiale del Club”.


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