Ivan Radovanovic, tornato in campo oggi dal primo minuto, è intervenuto ai microfoni di Buon Calcio a Tutti per commentare la partita contro il Cagliari. Tornato in campo dopo essere stato titolare l’ultima volta contro il Sassuolo, il centrocampista serbo si è detto fiducioso che il percorso intrapreso sia quello giusto per raggiungere  la salvezza.

Nel primo tempo quando giocavi sulla destra, quasi da mezz’ala, mi sembrava di vedere il Radovanovic del Chievo. Ti ha chiesto anche di tirare da fuori Nicola?

“Ho fatto 10 anni di partite in carriera da mezz’ala. Oggi il mister me l’ha chiesto e mi sono messo a disposizione: è diverso giocare da play o da mezz’ala perché ti devi buttare anche tanto nello spazio. Quando è entrato Goran ci siamo messi io e Lasse affianco. Sono contento per la prestazione, ma anche e soprattutto per la vittoria”.

Mancando Schöne, sarà tutto sulle tue spalle. Pensi Nicola possa cambiare qualcosa? 

“Spero intanto che Lasse non abbia niente di grave e che non stia fuori tanto perché è molto importante per noi. Siamo sulla strada giusta, è importante rispondere quando si ha bisogno. Ognuno quando è stato chiamato in causa ha risposto alla grande, anche Soumaoro: la nostra forza deve essere il gruppo. Abbiamo giocatori troppo forti per stare così giù, in classifica: purtroppo ci siamo e dobbiamo tirarcene fuori”.

La vostra forza è arrivare prima sulle seconde palle e oggi ne avete prese tante rispetto al passato

“Quando recuperi tanti palloni vuol dire che sei bello ordinato. Non solo te, ma tutta la squadra. Se magari la nostra difesa butta via la palla e arrivano gli altri, vuol dire che sei lungo. Oggi abbiamo recuperato tanti palloni, in questo momento bisogna fare tanti sacrifici: oggi non siamo stati tanto belli, ma siamo stati concreti.”

Nel primo tempo siete stati anche belli, nel secondo avete un po’ sofferto quando Maran ha messo Nainggolan e Joao Pedro dietro Simeone 

“Abbiamo sofferto perché anche loro a centrocampo non ci davano più riferimenti: Nainggolan si è alzato, Nandez si è abbassato e non ci davano tanti punti di riferimento. Ad un certo punto devi essere meno bello e più concreto come abbiamo fatto nel secondo tempo. Dobbiamo lottare tanto, poi quando avremo 40 punti potremo anche divertirci”.

Due sciabolate dentro l’area di rigore che hanno fatto ben sperare: se giochi mezz’ala devi riempire di più l’area

“Non è il mio ruolo naturale, ma con il lavoro ogni giorno posso fare anche queste cose qua. E’ importante aver risposto bene oggi, quando il mister mi ha chiamato in causa. Importante che la squadra abbia vinto, poi hai visto anche le altre…Ci devono anche un po’ interessare perché abbiamo una squadra davanti. Siamo però sulla strada giusta”.

Vi ho visto marcare a uomo sui calci d’angolo sfruttando la fisicità 

“Marcando a uomo hai più responsabilità perché se il tuo uomo fa gol sei più responsabile. Abbiamo giocatori tanto fisici, è dura fare gol contro di noi. Oltretutto spesso tante partite si sbloccano sui calci piazzati”.

Con che lingua parlavate oggi con Soumaoro? 

“In inglese, però quando uno sa giocare a calcio basta avere solo il pallone tra i piedi. Mi ha impressionato la sua tranquillità, è arrivato sette giorni fa. Si è mosso molto bene”. 

I risultati degli altri vi lasciano perplessi 

“Sì, ma se oggi non facevi risultato sarebbe stata ancora più dura. Siamo lì e dobbiamo guardare chi c’è davanti a noi, però sono sicuro che se siamo questi, siamo forti”.


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