GLI APPROFONDIMENTI SUL GENOA

CORRIERE DELLO SPORT – All’interno del Corriere dello Sport non c’è spazio direttamente per le vicende di casa Genoa, ma del Grifone si parla indirettamente attraverso una lunga intervista a Luca Pisacane, difensore del Cagliari cresciuto nel Genoa e arrivato in Liguria assieme a Mimmo Criscito. Tornerà a Genova dove lo staff medico del club rossoblu lo ha salvato, vent’anni fa, permettendogli di continuare la sua carriera calcistica dopo la diagnosi della sindrome di Guillain-Barrè. E Pisacane, al dottor Marco Stellatelli e a tutto lo staff sanitario del Genoa, sarà eternamente grato. “Devo ringraziare il dottor Marco Stellatelli che lavorava al San Paolo di Savona. Lui e lo staff sanitario del Genoa mi diedero la possibilità di curarmi al meglio e io sarà sempre grato a quella città“. Pisacane, peraltro, ritroverà un altro napoletano come lui, il capitano Mimmo Criscito. “Siamo partiti assieme da Napoli, dalla stazione di via Garibaldi, con una valigia piena di sogni e speranze. Siamo ottimi amici, ogni volta che ci vediamo è come se il tempo si fermasse“.

GAZZETTA DELLO SPORT – Il quotidiano in rosa entra nello specifico delle possibili scelte di mister Nicola contro il Cagliari. In particolare, complice la squalifica di Romero, si rilancia a candidatura di Soumaoro dal primo minuto per rimpolpare la difesa. Qualche assenza anche a centrocampo, dove Behrami è squalificato e Lerager non pare orientato al recupero. Si accenna al Genoa anche nei passaggi che raccontano del passaggio di proprietà del Livorno da Aldo Spinelli, già presidente del Genoa tra 1985 e 1997, a Majd Yousif. Behrami ed Eriksson inseriti tra i volti “nuovi” che il calciomercato di gennaio ha portato – o riportato – in Serie A.

REPUBBLICA – L’edizione genovese di Repubblica prosegue il filo tracciato dalla Gazzetta dello Sport e rilancia anche il nome di Eriksson per sostituire lo squalificato Behrami a centrocampo. Dopodiché passa a tracciare il percorso da “montagne russe” che porterà il Grifone, fra cinque turni, ad affrontare il Brescia al “Rigamonti” nel primo scontro diretto salvezza.

SECOLO XIX – A braccetto con Tuttosport, l’edizione odierna del Secolo XIX intervista Mattia Perin, rientrato al Genoa in prestito dalla Juventus nel mese di gennaio e ieri in visita al Museo del Genoa, dove è stato intervistato. “Quando c’è l’amore è anche facile ritrovarsi” è il titolo scelto dal Decimonono, che prosegue sottolineando alcuni passaggi dell’intervista dell’estremo difensore rossoblu. “È come se non fossi mai andato via – prosegue l’ex bianconero – qui è come Latina, è casa mia. È dura, ma se saremo impetuosi come un torrente che scende a valle allora ce la faremo“. Nell’edizione odierna del quotidiano genovese si tratta anche del Genoa femminile e dello “stakanovista” Iago Falque, che cerca la migliore condizione nel minore tempo possibile. Lo spagnolo è il primo ad arrivare a Pegli e l’ultimo ad andarsene: già contro il Cagliari, si legge, potrebbe tornare convocato nell’ottica di un graduale rientro. Cassata e Soumaoro, intanto, sarebbero in vantaggio per sostituire Romero e Behrami.

TUTTOSPORT – Chiudiamo con Tuttosport, dove si legge della risposta elegante di Marroccu al presidente Cairo in merito a Iago Falque e, soprattutto, dove prosegue l’intervista a Mattia Perin. “È davvero una bella sfida, ma vorrei dire che non ho mai rimpianto la scelta di andare alla Juventus. Perché in bianconero ho avuto la possibilità di stare in una delle quattro, cinque società top al mondo e ho condiviso lo spogliatoio con campioni che mi hanno insegnato cosa vuol dire allenarsi per uno scopo solo: la vittoria“.

Dopo le parole sul suo passato in bianconero, si torna su cosa lo abbia spinto a tornare al Genoa. “Mi ha chiamato il presidente Preziosi chiedendomi se potevo venire a dare una mano e io non ci ho pensato nemmeno un secondo. Dopo l’infortunio sono stato fuori nove mesi e avevo bisogno di giocare. Pur avendo anche altre opportunità ho accettato subito di tornare in rossoblù perché sono molto legato a questa piazza. E poi mi piacciono le sfide. So che questa è una sfida molto difficile ma tutti insieme, se continuiamo a lavorare come stiamo facendo in questo periodo, possiamo centrare il nostro obiettivo“.

Infine, un passaggio sul lavoro dell’allenatore Nicola e sulle ultime convincenti trasferte di Firenze e Bergamo in attesa di tornare a fare bottino pieno quanto prima. “Sarebbe bello riuscirci, sarebbe quello che vorremmo tutti. Il lavoro settimanale è veramente di alto livello. L’allenatore è molto preparato e cura il minimo dettaglio. Ora dobbiamo toglierci qualche soddisfazione perché ce la meritiamo, ma come dico ai miei compagni “non ci regala niente nessuno e ce le dobbiamo andare a prendere queste soddisfazioni“. Soprattutto lo dobbiamo volere fortemente. Dobbiamo capire che nessuno da solo può salvare questo Genoa, ma tutti sono indispensabili”. E sul pensiero fatto al prossimo Europeo, Perin è estremamente sincero: “Se ci ho pensato? Certo! E sarei falso a dire il contrario. So che è molto difficile, so che ci sono altri portieri in lizza, ma il commissario tecnico sa bene cosa posso dare. Mi conosce e starà a me dimostrare di meritare una chance. Non nego che sarà complicato, ma non posso negare che non ci pensi“.


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