Prime pagine dedicate anche al calciomercato: l’Inter chiude per Ashley Young, vorrebbe portare subito Eriksen, ci prova per Giroud e studia uno scambio Kessié-Politano con il Milan, che invece farà cassa con la cessione di Piatek in Premier League. I rossoneri sognano un ritorno di Massimiliano Allegri “alla Ferguson” e con Donnarumma al centro del progetto. Il Napoli accoglie Demme e Lobotka, Caldara cerca di riscattarsi con Gasperini all’Atalanta, la Fiorentina riprorta in Italia Patrick Cutrone dopo la deludente esperienza con la maglia del Wolverhampton.


GLI APPROFONDIMENTI SUL GENOA 

CORRIERE DELLO SPORT – Il Genoa osa ma è costretto ad arrendersi ai calci di rigore. Nicola ne cambia 10 rispetto alla gara contro il Sassuolo, la metà rispetto a quanto fa il collega Mazzarri; il Grifone trova buone triangolazioni e un Favilli (7) al posto giusto nel momento giusto, il Toro ha il merito di raddrizzare subito la partita. Meité (5) graziato, Radu (6,5) si riscatta, fra i migliori in campo anche il para-rigori Sirigu (7) e il centrale difensivo Romero (7).

GAZZETTA DELLO SPORT – I granata reggono l’urto nonostante l’inferiorità numerica nel secondo tempo supplementare e vincono ai rigori una partita non esaltante ma nemmeno noiosa. Nel primo tempo fra Torino e Genoa è un botta e risposta: Favilli fa valere la sua stazza da corazziere, l’ex sampdoriano De Silvestri pareggia poco dopo. L’attaccante genoano e il rigorista decisivo Berenguer sono i migliori in campo nelle pagelle della rosea, che darà voto 7 anche ai due portieri Radu e Sirigu. Schöne è il centro nevralgico della squadra di Nicola, la cui squadra fa un altro passo avanti: entrambi prendono 6.5. Meité il punto debole, Destro è impalpabile e da 5 in pagella nel suo esordio in maglia rossoblu.

REPUBBLICA GENOVA – Il Genoa è messo molto bene in campo e fa una bella figura negli Ottavi di Finale di Coppa Italia. Punita solamente ai calci di rigore, dove è fatale l’errore di Radovanovic, la squadra regala ottimi spunti a Nicola in vista della prossima partita in campionato contro il Verona al Bentegodi. L’animus pugnandi invocato da Mazzarri, tra le file del Torino ce l’hanno in pochi e ci prova quasi solo Belotti. Certamente non Meité, che nei supplementari riesce a farsi espellere dopo essere stato graziato dal direttore di gara nel corso del secondo tempo.  Agudelo fa ammattire i difensori, Radu riscatta l’errore sul gol del pareggio con tre interventi miracolosi, Favilli segna e a fine partita racconta: “Siamo venuti a giocare senza paura, con la voglia di passare il turno”. 

IL SECOLO XIX – Come contro il Sassuolo, il vantaggio genoano dura poco. Radu si riscatta ma conferma di essere in un momento difficile a livello psicologico trascinandosi il pallone in porta in occasione del pareggio granata, il Grifone non sferra il colpo del KO in superiorità numerica (anche se Meité andava espulso al 64′) ai supplementari e viene punito ai calci di rigore. Grande prova di Favilli, Destro non punge nella notte del suo esordio. Radovanovic si fa parare il rigore da Sirigu ed è l’unico a prendere 5, leggera insufficienza anche per Destro e Goldaniga. 7.5 a Favilli, 7 per il baluardo difensivo Romero.

Capitolo calciomercato: sfuma Borini, Parigini può arrivare subito. Calda la pista che porta al colombiano Roger Martinez, attaccante duttile con grande cambio di passo. A centrocampo, mollata la presa su Kurtic, il sogno è Fofana ma è più vicino Bjarnason: incontro fissato con gli agenti del giocatore, che può arrivare a Genova in giornata. Ceccherini, Ferrari del Sassuolo e Luperto sono i tre difensori nel mirino. In uscita sono in quattro: Saponara va al Lecce, El Yamiq verso l’Empoli, Sinan Gumus può tornare in Turchia (Antalyaspor) mentre Radu ha offerte anche da West Ham e Nizza. Domenica al Bentegodi il Genoa sfida un Verona a forti tinte rossoblu, allenato dall’ex Ivan Juric: “Mi hanno trattato da dio anche quando facevo male – ricorda il croato – Non ero sereno, ero troppo coinvolto emotivamente e ho fatto tanti errori di giudizio”. Nel frattempo l’ex capo della tifoseria sampdoriana Bosotin annuncia: “Se non tolgono la bandiera dallo scoglio di Boccadasse li denuncio”, facendo riferimento e chiamando in causa il Codice della Navigazione. La risposta dei genoani: “La nostra c’è sempre stata, se volete potete metterla anche voi”. 

TUTTOSPORT – Il quotidiano torinese preferisce scherzarci sopra: la “mazzarriana” finale di Champions contro il Genoa si è chiusa dopo mezzanotte e ai calci di rigore. I rossoblu sono gagliardi e combattivi al punto giusto, i granata non sanno fare tesoro dei propri errori e devono ringraziare Sirigu (ribattezzato “SalvaToro”) se riescono ad uscire indenni dopo 120′ di patemi. Poteva finire con un disastro e non ha davvero senso gestire in maniera simile un ottavo di finale in una fase così delicata del campionato. Meité è una sciagura (4) e non viene colpevolmente sostituito quando lo meriterebbe. Applausi per Nicola (“se la gioca e se la gioca bene”), fischi per Mazzarri; cori contro entrambi i presidenti dai settori dello Stadio Olimpico Grande Torino.


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