Il Napoli passa ed esonera Ancelotti, l’Inter non riesce a fare lo stesso ma si tiene stretta Antonio Conte. Questa sera in campo la Juventus (già sicura del primo posto nel girone) e l’Atalanta, alla ricerca di una vittoria che potrebbe valere, se non la qualificazione quantomeno un passaggio ai sedicesimi di Europa League. Competizione alla quale, in attesa dei risultati di Roma e Lazio, prenderanno parte anche i nerazzurri di Conte.


GLI APPROFONDIMENTI SUL GENOA 

GAZZETTA DELLO SPORT – Il Genoa vive una situazione critica in attacco, dove Thiago Motta è costretto ad inventare proprio tutto: probabile coppia Favilli-Pinamonti dettata dall’assenza di tutte le possibili alternative. Saponara è l’unico recuperato ma non ha trovato molto spazio con l’attuale mister genoano, che blinda difesa e centrocampo ma continua a vagliare le ipotesi sulla trequarti: Jagiello e Schöne, ad oggi, non sembrano opzioni percorribili per quella zona del campo.

REPUBBLICA GENOVA – Duro articolo dedicato ai continui avvicendamenti in casa Genoa: Thiago Motta si gioca tutto, la squadra è con lui ed è quantomeno singolare il fatto che a rischiare il posto sia proprio il giovane tecnico, il meno responsabile per la posizione di classifica catastrofica in cui si trova il Grifone. Il presidente Preziosi è però “abilissimo a trovare sempre un colpevole a cui attribuire le colpe per il cattivo andamento del campionato”, anche chi ha ben altra personalità rispetto al suo predecessore in panchina (Andreazzoli). La famosa frase “chi non ama il Genoa si faccia da parte”, a chi era diretta? Secondo il quotidiano genovese, si è trattato di un messaggio lanciato alla società (non a Schöne) nelle figure di Francesco Marroccu, Matteo Preziosi ed Antonino Imborgia. Gli ultimi due, che operano in una società con sede a Lugano, in estate si erano visti rifiutare l’operazione Ben Arfa e hanno già fatto fare le visite mediche a Tankovic, giocatore che non piace affatto al mister. Thiago è un “hombre vertical”, non si piega a compromessi in campo e nemmeno in sede di calciomercato: e allora, per una società che vive di plusvalenze, tanto vale farlo fuori.

IL SECOLO XIX – Nel 2008/2009 Thiago Motta fu decisivo nella vittoria del suo primo derby a centrocampo con il Genoa, impiegato fra le linee a sostegno di Sculli e Milito. Questa volta, scherzo del destino e viste le squalifiche di Agudelo e Pandev, l’incursore dovrà inventarselo proprio lui. Brutte notizie dal Signorini di Pegli: si ferma Pajac per un affaticamento, mentre Lerager prosegue le terapie e chiama persino un amico masso-fisioterapista dalla Danimarca. Sul fronte mercato proseguono invece i sondaggi: Piatek non ha intenzione di lasciare il Milan, la SPAL non vuol far partire Petagna, Zaza si sta rilanciando a Torino e allora spunta il nome del giovane Robert Bozenik dello Zilina, per il quale ci sarebbe da battere anche la concorrenza del CSKA Mosca. “Contro il Genoa abbiamo sempre fatto fatica” ammette Antonio Cassano in una lunga intervista al quotidiano genovese in avvicinamento al derby contro la Sampdoria.

TUTTOSPORT – Il quotidiano torinese accosta il nome di Politano al Genoa in un lungo pezzo interamente dedicato al calciomercato rossoblu. Già bloccato Tankovic per gennaio, si valutano anche i profili che porterebbero a uno fra Borini, Ben Arfa e Miha Zajc. Sondaggio anche per Falco, che ha punito la squadra di Thiago Motta domenica scorsa al Via del Mare. La scelta di giocare l’ottavo di finale Torino-Genoa giovedì 9 gennaio “al freddo e al gelo” non è piaciuta nemmeno alla società granata.


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