Alzare una Champions League a Londra e una Copa Libertadores a Lima: cosa mica da tutti. Non sarà da tutti, ma Rafinha ci è riuscito nel giro di un lustro. L’ex centrocampista del Genoa, che con un gol da cineteca nel derby contro la Sampdoria aveva infiammato la Gradinata Nord conquistando i tifosi rossoblu in un freddo febbraio del 2011, sul cammino ha trovato Bayern, Flamengo e le due coppe più prestigiose nella storia del calcio mondiale. Nel 2013 vinse la Champions, ieri la Copa in una finale da brivido contro il River Plate di un altra vecchia conoscenza genoana: Lucas Pratto. Gabigol segna due gol nel recupero, ribalta il risultato e Rafinha diventa così l’undicesimo giocatore ad aver sollevato entrambi i trofei al pari di Ronaldinho, Neymar, Dida, Solari, Samuel, Cafù, Danilo, Sorin, , Tevez e Roque Junior. Praticamente una squadra, squadra mica da tutti. Bailando o ritmo do samba.  

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