Continua il lavoro di Mancini nella costruzione dell’Italia che verrà. Grazie alla qualificazione con largo anticipo agli Europei, Mancini farà altri esperimenti e per questo ha convocato altri giovani del nostro campionato. Tutti classe 1997 che stanno crescendo in tre diverse squadre in Serie A: Castrovilli della Fiorentina, Cistana del Brescia e Orsolini del Bologna.

Il ct Mancini continua ad essere di parola sfruttando il lavoro degli altri tecnici seduti sulle panchine del massimo campionato. Nelle sue convocazioni non ci sono giocatori, eccetto i senatori, delle squadre che dovrebbero giocarsi lo scudetto.

Nella Nazionale italiana non sono più possibili i blocchi delle Top del campionato perché non ce ne sono più. Mancini ha convocato per le prossime due gare 27 calciatori che arrivano da 14 squadre differenti.

Tutto è colpa dell’invasione degli stranieri e la FIGC non vuole metterci mano con una riforma non condivisa dalla Lega di Serie A: gli stranieri hanno ormai superato la soglia del 62% dei calciatori utilizzati durante le gare di campionato. FIGC e Lega si agitano solo quando c’è da discutere diritti Tv da suddividere tra le big non pensando minimamente di preoccuparsi di dividerli meglio tra le altre.

Nel frattempo, il commissario tecnico azzurro ha trovato la strada giusta partendo dal basso o da metà classifica. Quelle che attualmente stanno partecipando alla zona Champions in questa convocazione hanno solamente 6 calciatori convocati su 27. Bearzot ha vinto un mondiale con 6/7 calciatori della Juventus, Mancini dovrà fare risultati con 11 calciatori schierati in squadre diverse.

Tutto questo potrebbe essere un bene perché Mancini ha capito che in Nazionale non servono giocatori come quelli esteri arrivati per svernare e prossimi alla pensione. La voglia dei nuovi giovanotti azzurri, senza gare europee, potrebbe essere la scintilla per fare risultati.

Per fare tutto ciò, Mancini deve far crescere il Gruppo e lo farà anche attraverso l’ingresso di Vialli, che non l’aiuterà solamente con il suo trascorso calcistico, ma dimostrerà a quei calciatori da Instagram come si diventa uomini da battaglia non solo sul terreno di gioco contro una avversario forte, spietato, cattivo come la sua malattia. Vialli con la tuta azzurra vuole vincere la partita più dura.

Nell’ultimo ritiro azzurro del 2019 non ci sarà ancora ancora una volta Mario Balotelli, neppure dopo la convocazione inaspettata del Presidente Federale Gravina. Mancini è stato papale quando qualcuno gli ha chiesto la mancata convocazione di Super Mario: “un calciatore deve arrivare qui perché lo merita e non per il colore della pelle“.

A Mancini adesso interessa prendere altri punti con la Bosnia stasera e contro l’Armenia lunedì prossimo a Palermo per avere la certezza di essere testa di serie nel prossimo campionato europeo, ma anche per trovare la nona vittoria dell’anno solare e la decima di fila.