Il Milan ci ricasca, perde a San Siro contro la Lazio e scende tanto in basso come mai accaduto negli ultimi 78 anni. Biancocelesti padroni del campo e quarti in classifica. Il Cagliari è da Champions League, i numeri del Toro restano da incubo, Balotelli minaccia di lasciare il campo dopo aver ricevuto una serie di cori razzisti nel corso di Verona-Brescia. Bersagliato dai tifosi di casa, presidente e tecnico dell’Hellas addirittura negheranno di aver sentito ululati. Il Bologna ci prova per Ibra, stasera SPAL-Samp.


GLI APPROFONDIMENTI SUL GENOA 

CORRIERE DELLO SPORT – De Paul riaccende l’Udinese, contro un Genoa che invece si spegne dopo il vantaggio messo a segno da Pandev. Colpaccio in trasferta di Gotti, che si prende un bel 7 da contrapporre al 5 secco nei confronti di Thiago Motta. Sono 5 anche i giocatori genoani capaci di prendere la sufficienza: Radu, Romero, Schõne, Agudelo e Kouamé. Sufficiente anche il subentrato Radovanovic.

GAZZETTA DELLO SPORT – Voti bassissimi per il Genoa di Thiago Motta, che osa troppo e viene punito dai rischi nei cambi: 4.5 a Ghiglione, colpevole sul gol dell’1-2, stesso voto negativo per Ankersen. Spicca il 4 a Pinamonti: involuzione preoccupante. Di contro un Okaka in versione Lukaku. Il tecnico, che in conferenza stampa non si è detto né pentito né preoccupato, passa al 4 2 2 2 nel secondo tempo senza riuscire a sfruttare le fasce come avrebbe voluto, per sua stessa ammissione. Il Genoa oggi ha bisogno più di un’identità stabile che di bel gioco. Guida prende 6.5, ma l’arbitro è Pasqua.

REPUBBLICA GENOVA – Il Genoa si butta via contro l’Udinese, Motta è già sul banco degli imputati e sintetizza a fine partita: “Abbiamo fatto di tutto per vincerla e facendo di tutto per vincerla l’abbiamo persa”. Noia al flessore per Romero, fra i pochi sufficienti nelle pagelle rossoblu. Spicca il 7 a Pandev, cui fanno da contraltare il 4 a Saponara (che in quella posizione non è “né carne né pesce”) così come il 4.5 a Pinamonti (un “pulcino bagnato”) e il 5 a Schöne (sparito dal campo negli ultimi 20′ di partita). La Gradinata Nord contro Preziosi: “Devi andartene”. 

IL SECOLO XIX – Genoa spavaldo ma squilibrato, osa troppo e viene punito all’italiana: Motta fa cambi alla Guardiola, ma la sua squadra non è il Manchester City. Una doccia fredda inattesa ed una sconfitta che sa tanto di lezione per il nuovo allenatore genoano. Il popolo rossoblu si era illuso di essersi buttato alle spalle, nel giro di pochi giorni, le amarezze degli ultimi anni: ecco perché i fischi del Ferraris sono più di delusione che di rabbia. All’esordio i cambi erano stati azzeccati e da record, ieri gli azzardi hanno fatto la differenza (come il 4 2 1 3 del secondo tempo, con un Sanabria pesce fuor d’acqua). Voto 7 all’Udinese, pesante 4.5 a Thiago Motta: perfetto o quasi contro Brescia e Juventus, nella terza partita ci mette del suo. Il tecnico in conferenza stampa difende le sue mosse: “Sono dispiaciuto ma non pentito. Andiamo avanti su questa strada”. Alcune scelte non hanno convinto, ma Thiago le difende con forza e ammette che le rifarebbe ancora. Contro il Napoli non ci sarà Kouamé, pronto a partire per l’African Cup of Nations, così come lo squalificato Marchetti. Torna Cassata, da valutare le condizioni di Romero. Difficile pensare che Criscito e Favilli possano recuperare già per la sfida del San Paolo.

TUTTOSPORT – Thiago sbaglia e il Genoa perde, l’Udinese vince ed è ancora in attesa di un allenatore. Motta, che in pagella prende 4 e che pure contro il Brescia era stato decisivo con i cambi dalla panchina, non recita il mea culpa: “Non mi sentirete mai dire che sono pentito per qualche mossa”. Gotti ammette: “Tornerò a fare quello che facevo prima”. Voti bassissimi per i giocatori del Grifone: si salvano solo Radu, Romero, Zapata, Pandev e Kouamé.


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