Grazie Genoa di non aver fatto ascoltare ai tuoi tifosi che ti hanno seguito all’Olimpico, dopo averla udita per 13 anni consecutivamente, “Grazie Roma” cantata da Venditti. Dalla gara del Grifone al Foro italico è emerso che le regole del gioco comuni fornite da Andreazzoli sono state recepite dalla squadra pur commettendo degli errori, che non c’entrano nulla con la tecnica e la tattica. Tutti hanno dato l’impressione di cercare di parlare la stessa lingua. Capire le stesse cose nello stesso momento è importante per un gioco di squadra, dopo però per arrivare al risultato bisogna agire in modo autonomo anche se consequenziale e coordinato con quello preparato con i compagni.

Andreazzoli già nella conferenza pre gara si era portato avanti sottolinenando la differenza tra le gare amichevoli e quelle di campionato. La Roma, come scritto nella presentazione della partita, ha messo in campo i suoi pregi e difetti. Pregi in fase di possesso perché piacevole da guardare per la velocità dei tre dietro Dzeko, non tanto centravanti ma regista offensivo che i tre della difesa genoana non hanno digerito per almeno 60’ di gioco, peraltro non coadiuvati nella fase difensiva dagli altri componenti del centrocampo. Mister Fonseca onestamente ha detto che senza equilibri è difficile imporsi. Il gioco “melinato” e preparato da Andreazzoli nei primi minuti di gioco aveva lo scopo di fare saltare e attirare il pressing giallorosso per dopo infilarlo in verticale con ripartenze veloci.

Tutto è saltato dopo 5’ di gioco perché la fase di possesso rossoblu nel 3-4-1-2 si è fatta infilare in contropiede. Oltre il carattere dimostrato, il Genoa ha fatto vedere di aver intrapreso una strada volta più alla qualità del gioco che al tatticismo esasperato concentrato solamente sul risultato finale. Il Vecchio Balordo contro la Roma ha pagato ingenuità difensive, non la mancanza di un sistema valido. La foto di quanto detto nelle righe precedenti è che il Mister genoano ha messo le mani nella formazione dopo quasi tre quarti di gara e alla fine ha cercato anche di vincere con le entrate di attaccanti e non difensori pronti a portare a casa il punticino. Tante giocate non sono riuscite con il buco per merito degli avversari.

Quando è riuscito al Grifo il giro pallone rasoterra e movimenti senza pallone per creare linee di passaggio utili per arrivare il prima possibile verso la metà campo avversario per effettuare imbucate filtranti all’attacco della linea difensiva avversaria con tanti uomini, ecco che la Lupa si è disunita e spaventata. Peccato che tutto non abbia avuto la presenza costante dei terzini o esterni, in particolare a sinistra dove Barreca era più preoccupato a difendere che attaccare. Barreca che non affonda e non crossa neanche una volta nel primo tempo non è da Barreca visto nelle amichevoli. A destra la catena Romero – finalmente quello che conoscevamo – e due sue percussioni hanno aperto come la lama nel burro la difesa giallorossa. È stato bravo con Ghiglione a creare l’occasione del gol di Pinamonti e il rigore sullo stesso.

Il 3-5-2, se continuerà, dovrà essere oliato al meglio quando si trasforma in 3-4-1-2 in fase di possesso. L’hombre del “partido” non è stato Schöne, poco coinvolto nel gioco nella posizione di mediano, bensì Pinamonti. E non solo per il gol, ma anche per il lavoro svolto. Al suo fianco Ghiglione che senza paura ha affrontato Kolarov e si proposto anche in avanti. Entrambi non arrivano dall’estero ma dalla Ciociaria, fortemente voluti dal Direttore Sportivo Capozucca. Kouamè, invece, è croce e delizia del Vecchio Balordo: per sessanta minuti francobollato da Fazio, ha fatto fatica negli ultimi venti minuti di partita ed è stato una cioccolatino amaro per la difesa giallorossa. Con gli insegnamenti di Muzzi diventerà una seconda punta da doppia cifra.

Le ombre della partita che Andreazzoli curerà saranno la posizione di Schöne e quella di Zapata centrale. Il nostro dubbio, considerato che c’era ancora una settimana di calciomercato e la società poteva operare ancora al meglio facendo i propri interessi, è perché Hiljemark sia stato accantonato. Viste le assenze sarebbe servito nell’ultima mezz’ora come nelle amichevoli francesi quando aveva contribuito a ribaltare i risultati? Adesso c’è una settimana di calciomercato e l’analisi critica alla gara con la Roma verrà fatta da Preziosi, Capozucca e Andreazzoli. Sarà importante, come detto Preziosi nell’ultima intervista e ribadito da Andreazzoli in conferenza stampa, fare acquisti mirati e pronti a levare lacune e migliorare la qualità della rosa. I nomi che circolano saranno utili alla causa? Ripetere errori del passato, come tutte le altre squadre, e finire per strapagare in futuro cartellini e fare contratti lunghi a calciatori non fondamentali che nell’anno successivo sono difficili non solo da vendere, ma da piazzare se non si contribuisce al pagamento dell’ingaggio , non serve.

La partita di Roma ha fatto capire cosa serve al Vecchio Balordo e come la dirigenza rossoblu, in questo mirato calciomercato agli sgoccioli, abbia fatto un ottimo lavoro in sintonia da dietro le scrivanie e sul terreno verde. Grazie Genoa!