Sono le 7,35 di questa mattina quando Lasse Schøne arriva al Baluardo per effettuare le visite mediche di rito. Genova e il Porto Antico sono svegli da poco, il sole anche. Le visite del centrocampista danese si prolungano sino alle 11 inoltrate, sfiorando le tre ore e mezza, e per ogni paziente che esce, la domanda è sempre la medesima: ma chi state aspettando?

Durante questa lunga e calda attesa, oltre un centinaio di tifosi rossoblu, di tutte le età, si sarebbero infatti radunati fuori dall’Istituto per attendere il calciatore. C’è chi ha una maglietta, chi una sciarpa, chi un taccuino e una penna, chi è vestito in borghese ma tradisce presto la sua fede rossoblu. L’obiettivo di quanti sono lì è lo stesso: raggiungere e arrivare a Schøne per una foto ricordo.

Una volta uscito, la disponibilità del calciatore ex Ajax sarà tangibile: per ognuno c’è un sorriso, una pacca sulla spalla. Per le signore, addirittura, un bacino sulla guancia che serve ad avviare al meglio la giornata. Il ciclone Schøne è scatenato e fa ribollire il tifo rossoblu, che per tradizione e storia tiene bene a mente la massima che lo stesso Schøne si è tatuato sul braccio sinistro: Love Never Dies. L’amore non muore mai. Figuriamoci se lo fa quello per il Grifone.


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