L’utilizzo del Drone è una novità per Neustift per il 14° anno di ritiro del Genoa. Il mitico allenatore del Galles, il tecnico John Dawes del rugby, diceva nel 1974 che “dall’alto si vede meglio, stare sul terreno di gioco è da stupidi“. Lo penserà anche Andreazzoli? Lo chiamano “nonno” degli allenatori, ma sul terreno di gioco appare più avanti di tanti altri colleghi.

John Dawes lasciava i suoi uomini sul campo, si arrampicava sul palo di un faro d’illuminazione, si legava alla sua sommità e da lì osservava in silenzio. Andreazzoli, seppur senza drone, chissà se avrà usato il parapendio colorato di rossoblu partendo dalla stazione della funivia di Elferbahnen per fare lo stesso?

Andreazzoli come il mitico allenatore gallese e anche come Maurizio Sarri, uno dei precursori del Drone ad Empoli, penserà che dall’alto si vedono gli errori, in particolare quelli della fase difensiva, mentre da terra i pregi che dovrebbero essere già conosciuti considerato che sono professionisti da serie A. Perché sono i difetti ad essere la malattia che, se non viene vista e guarita subito, ce la si porta in giro per tutto il campionato.

Il Vecchio Balordo lo scorso anno ha preso tanti gol fotocopia: chissà se con il Drone si potevano e potranno evitare? Andreazzoli rimane in campo, non si arrampica, non vola, tuttavia gli errori con il suo staff li studia in differita guardando le registrazioni del Drone.

Lo scopo del Drone-Grifone rispetto ad una telecamera fissa, avendo una telecamera a grandangolo che sia in grado di riprende una porzione abbondante del terreno di gioco e durante questa fase di preparazione, potrebbe essere interessante per studiare capire e vivisezionare molti calciatori sotto esame. Non sappiamo se le immagini del Drone vengono riproposte ai giocatori in gruppo o al singolo per apprendere più velocemente gli schemi voluti dal tecnico.

In altre parti del mondo, Giappone e Stati uniti in particolare dove l’utilizzo del Drone è una pratica diffusa, viene usato per spiare gli avversari, tanto che a Hiroshima la squadra di calcio è diventata famosa non tanto per la famigerata bomba atomica, ma per aver inventato un sistema antidroni.

Dai Droni alla preparazione. Anzi, c’era una volta la preparazione: visti i primi allenamenti di Andreazzoli, in tutto il calcio è cambiata. I blocchi tra corsa, parte fisica  e pallone non esistono  più e la famosa frase di vecchi ritiri, “bisogna mettere fieno in cascina”, è ormai obsoleta. Il pallone è diventato fin dal primo giorno di ritiro un mezzo importante di tutta  la preparazione. Non è che in Val Stubai sono finiti i lavori per la forza , si fanno in palestra e sulla sabbia.

Né scriveremo nei prossimi pezzi dopo averli studiati meglio dal vivo. Per adesso a Neustift vola solo il Drone: il Grifone lo farà se sarà aiutato dal calciomercato. C’è la volontà di farlo, in particolare nel cuore del gioco e dentro l’area di rigore.