“Sicuramente sono il giocatore più anziano della squadra, con tanti ragazzi giovani, umili e bravi che ascoltano i consigli e vogliono imparare. Questo è bello”. Sono parole di Goran Pandev, il più anziano dello spogliatoio rossoblu, ieri convocato sul palco assieme ai più giovani della truppa rossoblu a Neustift. Oggi ha preso la parola dalla sala stampa di Neustift, dove ha toccato più punti. A partire dal nuovo tecnico Aurelio Andreazzoli.

Sulle novità apportate da Andreazzoli:

Poi c’è il mister, a cui piace allenarsi col pallone: e piace anche a me. Il calcio è pallone e allenarsi con quello è molto divertente. In questo ritiro ci vogliono questo e correre un po’, che ci aiuta. Al mister piace giocare col pallone, non buttarlo via: è la sua visione. Dobbiamo essere preparati bene e ogni giorno si migliora sempre di più. Ogni allenatore ha i suoi schemi, lo stiamo ascoltando. È molto preparato, ci farà crescere: speriamo di fare un grande campionato“.

Sul nuovo ruolo in cabina di regia:

Quando sono arrivato, Andreazzoli mi ha chiamato a parte e mi ha chiesto cosa ne pensassi di questo ruolo. Mi pareva un po’ strano perché nella mia carriera non l’ho mai fatto. Qualche volta in Macedonia, più giovane, qualche volta ho giocato terzo a sinistra in un centrocampo a tre. Poi sempre seconda punta. Mi piace perché tocchi tanti palloni e ti diverti tanto, ma in fase difensiva devo ancora vedere. Il mister mi ha chiesto questo, di dargli una mano, e con le amichevoli si migliora: poi vedremo. La difficoltà maggiore in questo ruolo? Mi diverto, ieri si è corso tanto. Trovare un nuovo ruolo a 36 anni non è facile, ma questo è stimolante e ti dà motivazioni. Spero di fare bene e aiutare il gruppo. A chi mi ispirerei in questo ruolo? In quel ruolo me ne sono piaciuti tanti, ma in Italia conosciamo tutti Pirlo, giocatore straordinario“.

Sul nuovo gruppo che si sta creando:

Ci sono tanti ragazzi nuovi, ma umili e che vogliono imparare. Noi più vecchi siamo qua per aiutargli e sappiamo come sono andate le cose l’anno scorso: non possiamo più sbagliare, essere sempre concentrati e fare ancora più gruppo dell’anno scorso. Quando cambi tanti giocatori non è sempre facile fare gruppo. Quest’anno speriamo di fare un bel campionato“.

Sull’affetto che gli riserva la piazza:

L’affetto non è importante solamente per me, ma per tutta la squadra. Le difficoltà dell’anno scorso le sappiamo, ma la gente all’inizio ci ha dato una grossa mano. Poi ci sono stati un po’ di casini: ma tutti assieme possiamo toglierci delle soddisfazioni“. 


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