A cavallo tra Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e San Marino comincerà domani l’Europeo Under 21. Un torneo un po’ atipico, con sole 12 formazioni, che durerà poco più di due settimane, con la finale prevista per domenica 30 giugno prossimo. In campo scenderanno diversi giocatori che, a più riprese, hanno unito e uniranno il destino con quello del Genoa. Il portiere Andrei Radu (Romania), il centrocampista Stephane Omeonga (Belgio), il difensore Giuseppe Pezzella (Italia) e il futuro innesto Filip Jagiello (Polonia).

GLI STADI – Si giocherà in sei città differenti e, di conseguenza, in altrettante strutture. Si va dallo Stadio “Renato Dall’Ara” (Bologna) allo Stadio “Città del Tricolore” (Reggio Emilia) passando per il “Dino Manuzzi” (Cesena), il “Nereo Rocco” (Trieste), l’ex stadio “Friuli” (Udine) e il “San Marino Stadium” (Serravalle).

IL REGOLAMENTO – I tre gironi sono composti da quattro squadre e hanno un regolamento particolare. Dal momento che si passerà direttamente dai tre raggruppamenti alle semifinali, sarà particolarmente importante chiudere al primo posto e cercare di segnare il maggior numero di reti possibile. Le nazionali inserite nel Girone A (Italia, Spagna, Belgio, Polonia), Girone B (Austria, Danimarca, Germania, Serbia) e Girone C (Croazia, Inghilterra, Francia, Romania) sanno che, chiudendo al primo posto, si assicureranno senza dubbio un posto in semifinale.

Più complessa e aspra sarà la lotta per l’ultimo posto, che verrà ricoperto dalla migliore seconda classificata. Per definire esattamente quale sarà verrà stilata una classifica a parte che terrà conto, nell’ordine, del numero di punti. Laddove rimanesse la parità diventerebbe fondamentale la differenza reti; in caso di ulteriore parità, si terrebbero di conto il maggior numero di gol segnati.

L’ITALIA DALLE MILLE PRESENZE – Gli Azzurri, in un grande e positivo travaso di calciatori dalla Nazionale maggiore all’Under 21 (Barella, Mancini, Chiesa, Pellegrini, Zaniolo e Kean), rappresentano più di uno spauracchio in questo Europeo di categoria. Su 23 convocati, solamente tre (Montipò, Bonazzoli e Tonali) hanno giocato in Serie B, mentre i restanti venti hanno marcato almeno una presenza nell’ultima Serie A. Ma è cosa nota che questa Nazionale Under 21 sia intrisa di titolatissimi del massimo campionato, come testimoniamo le 1004 presenze accumulate in Serie A dagli azzurrini negli ultimi tre campionati, da quando nel 2017 partirono le qualificazioni alla fase finale dell’Europeo.

LE AVVERSARIE DEGLI AZZURRI – Girone di ferro quello dove si trovano gli Azzurri del ct Di Biagio. Tra le avversarie c’è il Belgio dell’ex Chievo Samuel Bastien, oggi allo Standard Liegi, e del rossoblu Stephane Omeonga, che ha consolidato la sua presenza nell’Under 21 belga grazie al prestito di sei mesi all’Hibernian, nel campionato scozzese.

Ricca di giocatori attivi nel campionato nazionale, la formazione allenata da Johan Walem ha uno dei punti di forza nel centravanti congo-belga Dodi Lukebakio, quest’anno al Fortuna Dusseldorf in prestito dal Watford della famiglia Pozzo. Lo zoccolo duro di questa nazionale, poi, appartiene alle quattro formazioni più forti della Jupiler League per piazzamento e blasone, ovvero sia Genk, Brugge, Standard Liegi e Anderlecht.

La Spagna, allenata da mister Luis De la Fuente, è considerato la favoritissima del torneo, anche se è in calo la percentuale di minuti giocati dalle Furie Rosse in Liga. Non a caso ci si è dovuti affidare ad un grande numero di fuori quota e nessun calciatore figura sotto i vent’anni, situazione che invece si verifica per Italia e Belgio. La Spagna Under 21, fortemente rappresenta da club astigiani e baschi, fa paura soprattutto nel reparto di centrocampo.

Oltre al centrocampista centrale Dani Ceballos (Real Madrid), già utilizzato anche in Europa, da segnalare ci sono l’ala destra Soler (Valencia), l’ormai noto Fabian Ruiz (Napoli), il trequartista Pablo Fornals, faro del gioco offensivo del Villareal. Davanti occhi puntati sul titolarissimo Oyarzabal, fresco di primo gol con la Nazionale maggiore nel 3-0 rifilato alla Svezia: a soli 18 anni lanciato titolare dalla Real Sociedad con cui vanta già 132 presenze (33 gol). La Serie A è rappresentata anche dal terzino destro Pol Lirola (Sassuolo), affiancato sulla sinistra da Alfonso Pedraza (Villareal). Difficile trovare spazio in una difesa dove Vallejo (Real Madrid) e Merè (Colonia) sono i due centrali consolidati.

Infine c’è la Polonia allenata da Czeslaw Michniewicz. E la nazionale polacca, da poco accreditata, potrebbe essere una trappola. La percentuale di giocatori attivi in patria è vicinissima al 100% e le conoscenze latitano: le uniche eccezioni sono l’ex Sampdoria, David Kownacki (Fortuna Dusseldorf), e il difensore Krystian Bielik, in forza all’Arsenal. Per il resto, la formazione polacca è tutta da scoprire anche per gli addetti ai lavori. Interesse lo susciterà senz’altro il centrocampista Filip Jagiello, acquisito in gennaio dal Genoa, formazione dove approderà in estate.

LE PRESENZE IN SERIE A DELL’ITALIA UNDER 21

  • Emil Audero (Sampdoria, 36)
  • Alex Meret (Napoli, 27)
  • Lorenzo Montipò (Benevento, 0)
  • Arturo Calabresi (Bologna, 18)
  • Giuseppe Pezzella (Genoa, 43)
  • Kevin Bonifazi (Spal, 33)
  • Alessandro Bastoni (Parma, 31)
  • Federico Dimarco (Parma, 26)
  • Gianluca Mancini (Atalanta, 41)
  • Claud Adjapong (Sassuolo, 32)
  • Filippo Romagna (Cagliari, 41)
  • Sandro Tonali (Brescia, 0)
  • Lorenzo Pellegrini (Roma, 101)
  • Nicolò Zaniolo (Roma, 27)
  • Rolando Mandragora (Udinese, 77)
  • Riccardo Orsolini (Bologna, 50)
  • Niccolò Barella (Cagliari, 100)
  • Manuel Locatelli (Sassuolo, 77)
  • Alessandro Murgia (Spal, 46)
  • Patrick Cutrone (Milan, 63)
  • Federico Chiesa (Fiorentina, 100)
  • Moise Kean (Juventus, 35)
  • Federico Bonazzoli (Padova, 0)