Intervenuto a Radio CRC nel corso della trasmissione “Un calcio alla Radio”, il direttore generale del Genoa, Giorgio Perinetti, ha commentato la salvezza del club rossoblu, rispondendo anche a quanti hanno definito nelle ultime ore “vergognosa” la partita di Firenze. 

Su Fiorentina-Genoa:

“Non è stata una bella pagina di sport? Vorrei farvi rivedere alcune partite di altre squadre, che sono state anche peggio. Lo dice tutta la stampa nazionale? Beh, questo lo dico io: cerchiamo di andare a vedere anche altre partite, se sono state belle oppure meno belle. Ho visto partite più recenti senz’altro peggiori di quella del Genoa ieri. Diciamo che il Genoa è in Serie A ed è la cosa più importante, la prima a cui pensiamo. Cerchiamo l’anno prossimo di non ricadere negli stessi errori e nella stessa situazione.

A gennaio ci siamo presi dei rischi vendendo i giocatori migliori? Dico solo che Piatek è una cessione che rifarei sempre: voi mi insegnate, infatti, che quando un giocatore viene dal Genoa e vuole passare al Milan, quadruplicando il suo stipendio, è difficile trattenerlo. Questo è il calcio, queste sono le sue dinamiche che portano a queste necessità. C’è da dire che bisogna prepararsi a sostituire i giocatori ceduti in maniera migliore. Noi purtroppo abbiamo avuto una serie di infortuni e per i nostri attaccanti è stato veramente un calvario”. 

Sul cambio di Ballardini e il passaggio a Juric e Prandelli:

“Tra Ballardini e Prandelli intanto c’è stato Juric che ha fatto meno punti di tutti e due. Non ci siamo fatti mancare niente. Quando si parla di errori, si parla di tutto: è stata un’annata contraddistinta da varie contraddizioni. L’unica nota positiva è che sia finita bene”.

Sul futuro di Prandelli:

“Automaticamente ha la conferma del contratto, i programmi dovranno però essere valutati col presidente”.

Su Romero:

“C’è un’opzione Juventus, le parleremo e vedremo cosa fare. Il nuovo tecnico bianconero gradirà Romero? Quest’anno mi pare ci sia una situazione generale che vedrà cambiare tanti allenatori. Ne parlavo gli scorsi giorni proprio con Prandelli: quest’anno non soltanto ci sono in programma tanti cambi di panchina, ma rispetto agli anni passati queste panchine ancora non sono state assegnate. C’è molta incertezza, anche sulle strategie di mercato. Per “fortuna” il calciomercato è stato spostato sino al 2 settembre, anche se la fortuna è più per i media, non tanto per noi”.

Su Kouamè:

“Al Napoli mi risulta che non interessi più, questo non è un problema. Il tempo passa, le cose cambiano. Il Napoli credo che abbia altri obiettivi, come Lozano”. 

Sul futuro di Gasperini:

“Lo conosco bene. Gasperini ha fatto delle cose eccezionali ed è pronto per tutto: quello che sapevo era che c’era un’intesa per cui, se avesse centrato la Champions League, sarebbe rimasto all’Atalanta. Ma è altrettanto vero che lui dice: ho un’età e un’esperienza tali che vorrei togliermi lo sfizio di allenare in una grande piazza. Questo sarà il tema del contendere col presidente Percassi. Se andrà a Roma? Sarebbe molto difficile muoversi in quel contesto, ma sul campo può certamente fare bene”.

Sul calcio italiano e qualche suggerimento sul futuro come migliorare:

“Dobbiamo riprendere a lavorare in maniera diversa: soprattutto nei settori giovanili dobbiamo eliminare la cultura che segue solo il risultato. Sennò, come nel Mondiale Under 20, il Messico ci sovrasta nel palleggio, l’Ecuador ci contrasta anche se parliamo di un piccolo stato centroamericano. Dobbiamo recuperare determinati valori, più legati a crescita e formazione calcistica del ragazzo. Se non riusciamo a contrapporrci a questa strategia che solo il risultato paga, il nostro calcio sarà sempre indietro”. 

Sulle proprietà che potrebbero cambiare in Serie A:

“Credo che, purtroppo, in Italia non si trovano più soggetti pronti ad acquisire società di calcio. Dobbiamo benedire l’intervento di esponenti extra europei. Quindi Preziosi non vende? Non è che non voglia vendere, ma deve trovare anche lui l’americano, l’arabo, il giapponese. Altrimenti prospetti interessati alla cessione non ne vedo”.