“Negli ultimi tre anni non abbiamo conosciuto la delusione della sconfitta ed è importante, ma questo risultato è stato raggiunto grazie a chi mi ha permesso di poterlo fare. Nel derby vieni catapultato in una bolla che è qualcosa di surreale: devi giocare due partite, una sul piano tecnico ed una sul piano emozionale. Puoi disperdere energie in entrambe le direzioni, ma se riesci ad essere il più freddo possibile sicuramente te lo giochi meglio”.

Comincia così Marco Giampaolo, entrato nella storia della Sampdoria per non aver mai perso un derby dal suo arrivo sulla panchina blucerchiata, la conferenza stampa al termine del 2-0 inflitto al Genoa nel 118° derby della Lanterna.

“In una partita dura, i miei giocatori sono stati bravi. La squadra ha avuto la carogna e la cattiveria giusta, nell’uno contro uno abbiamo sempre dato un buon tono ad un Genoa che si è sagomato a uomo per impedirci di giocare. La mia squadra ha svolto la partita come se fosse stata uguale alle altre, anche se sapevano non lo fosse. La settimana è stata scandita normalmente. Il peso della partita ci dà la possibilità di rientrare in un discorso di media visione, perché siamo lì e non si molla niente. Ci deve servire da trampolino per giocarci le nostre occasioni: il tempo dei festeggiamenti per noi deve durare poco, per i tifosi no. Il derby ci ha permesso di rientrare in una corsa più ambiziosa: penso che la squadra lo meriti”.

“Le vicende societarie? Non sono mai state mai motivo di discussione con i calciatori. Superiori anche sul piano emozionale? La partita devo rivederla in maniera più lucida, però si giocano due partite e spesso un aspetto vince sull’altro. Il Genoa ha avuto tanti ammoniti per quell’uno contro uno, a volte perdi la serenità e se la partita diventa una corrida hai meno occasioni di vincerla, quantomeno per quelle che sono le caratteristiche della Samp. Devi essere lucido e freddo, ma noi abbiamo portato avanti un percorso per far si che i giocatori potessero scindere e dividere le due cose”.


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