Gli anticipi e le sfide del pomeriggio hanno reso ancora più importante la gara del San Paolo. Per il Napoli padrone di casa è l’occasione per riscattare la sconfitta di Empoli e ritardare ancora un po’ la conquista dello scudetto da parte della Juventus. Per il Genoa rappresenta una gara ancor più pesante per allontanare le zone caldissime della classifica, rispondere alle dirette concorrenti per la salvezza e non incappare nella terza sconfitta di fila prima del derby. Arbitrerà la sfida del San Paolo l’arbitro Pasqua di Tivoli, assistito al VAR da Aureliano. Temperatura intorno ai 13 gradi al San Paolo, dove sono 167 i tifosi rossoblu presenti nel settore ospiti. Terreno di gioco che appare in buone condizioni. “Genoa Club Oregina”, “Banda Matuzalem”, “Ringhiera Ostile” e “5R” alcuni degli striscioni esposti nel settore ospiti.

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LE FORMAZIONI UFFICIALI 

NAPOLI (4-4-2): Karnezis; Hysaj, Maksimovic, Koulibaly, Ghoulam; Callejon, Allan, Fabian Ruiz, Zielinski; Mertens, Milik. Allenatore: Carlo Ancelotti

GENOA (3-5-2): Radu; Biraschi, Gunter, Criscito; Pereira, Sturaro, Veloso, Bessa, Lazovic; Pandev, Kouamè. Allenatore: Cesare Prandelli


LA PARTITA

Le squadre stanno facendo il loro ingresso in campo. Un minuto di silenzio anticiperà la sfida del San Paolo per ricordare i dieci anni dal terremoto in Abruzzo. Il Genoa giocherà attaccando da destra verso sinistra. Iniziata la gara.

Al prim minuto subito occasione Napoli con Fabian Ruiz che viene fermato al momento del tiro da Gunter, che si immola col petto e chiude a seguire su Mertens. Una doppia occasione a cui segue un tiro di destro di Milik che termina sopra la traversa e Radu in controllo.

Il Genoa prova a farsi vedere dalle parti di Karnezis, col Napoli che sul ribaltamento di fronte trova il primo angolo della sua partita su buona chiusura di Criscito. Al 7′ è grande l’occasione per il Grifone che prima cerca di andare sul fondo con Lazovic, che si inciampa sul pallone, poi recupera un pallone che Fabian Ruiz maldestramente spedisce a rimorchio per Maksimovic. Kouamè la recupera, serve Pandev che, a sua volta, prova a chiudere il triangolo con un tocco sotto, ma senza esito e senza trovare compagni a centro area. 

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All’undicesimo ci prova Veloso con un sinistro dalla distanza fuori misura. Al dodicesimo anche Pandev ci prova, e questa volta il suo sinistro rasoterra fa la barba al palo. Pandev, pescato tra le linee, è la variabile impazzita di questa partita e sta creando grossi grattacapi alla formazione partenopea.

Al 18′ il Genoa si trova nuovamente al limite dell’area, questa volta con Veloso che viene servito da Sturaro. Il suo sinistro è parecchio strozzato e impreciso. Poteva essere una buona chance per il Grifone, che ha già collezionato almeno quattro occasioni. Al 20esimo Pandev impegna Karnezis, che con la mano destra in angolo il tiro del macedone. Primo corner rossoblu della partita.

Al minuto 21′ ci prova Mertens addentrandosi in area di rigore, ma il suo mancino ad incrociare trova ben appostato Radu. Al 24esimo primo giallo della gara: lo riceve Allan per aver atterrato Pandev. Un minuto più tardi (25′) ammonito anche Sturaro, anche se il VAR Aureliano richiama Pasqua affinché riveda la situazione e modifichi la sua decisione tramutando il cartellino da giallo in rosso. La valutazione è lunga, ma Sturaro alla fine viene espulso. Aureliano di Bologna convince Pasqua della sua decisione.

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Il Genoa giocherà un’ora di gara in dieci uomini, ma non modifica la sua volontà di cercare di aggredire l’avversaria, provandoci al 32esimo con Kouamè che prima conquista angolo su deviazione di Karnezis, poi di testa su calcio d’angolo. Al 33esimo, però, chi passa in vantaggio è il Napoli con Mertens e un suo destro dai 25 metri che batte Radu.

Al 37′ terzo angolo per il Genoa al termine di un’iniziativa personale di Pandev. Angolo dal quale nasce un’altra, grande occasione per la formazione rossoblu con Gunter, che di testa impegna Karnezis. Sarà ancora tiro dalla bandierina.

Al 39esimo punizione dal limite per il Genoa per fallo di Allan, già ammonito, su Kouamè. Sul punto di battuta andrà Veloso col sinistro. La punizione trova la barriera, ma non Biraschi che lo specchio della porta, di prima intenzione, lo trova. Karnezis nuovamente bravo a deviare in angolo.

Cinque minuti di recupero per via della revisione al VAR.  Ad inaugurare il recupero una grande occasione per il Napoli con Callejon, che trova Radu strepitoso nel chiudere con la mano sinistra. Poteva essere 2-0 per gli azzurri, ma invece è la parata che permette al Genoa, sull’azione di ripartenza, di pareggiare con un’ottima azione orchestrata sull’asse Kouamè-Pandev-Lazovic. Proprio Lazovic scarica un potente destro alle spalle di Karnezis. Pareggio meritatissimo per gli uomini di Prandelli.

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Riprende la gara del San Paolo. Nessun cambio, ma Kouamè abbassato a sinistra in una sorta di 4-4-1, con Pereira quarto di destra nella difesa rossoblu. Partita che si mantiene frizzante, col Genoa che adesso arretra maggiormente per difendere il pareggio e contrattaccare in contropiede.

Il Napoli avrebbe una buona occasione al 56′ per andare nuovamente avanti, ma Milik colpisce di testa tutto solo a centro area trovando solamente i guantoni di Radu. 

Al minuto 61′ primo cambio di Prandelli che toglie Pandev, diffidato ma non ammonito, per fare posto a Rolon. L’ingresso dell’argentino fa scalare Bessa a sinistra, con Kouamè che torna a fare l’unica punta. Al 66esimo ammonito Hysaj per un fallo al limite dell’area di rigore su Rolon: giallo estratto dopo tre falli commessi dal terzino albanese. Nell’attesa della punizione, Ancelotti toglie Allan per inserire Insigne. Sul pallone ancora Lazovic, il cui destro sfila molto alto sulla traversa.

Gli ultimi venti minuti di partita troveranno un Napoli molto offensivo e un Genoa che cercherà di ripartire al meglio. La partita segue sempre questo copione, Prandelli propone il secondo cambio al 76′ facendo uscire Veloso per Radovanovic. Al 78esimo grande occasione per Kouamè, servito dalla destra da Pedro Pereira. Karnezis è provvidenziale nello spedire in angolo. Un angolo dal quale nascerà, sugli sviluppi, anche il sinistro di Biraschi che finirà largo di un metro, diventando l’ennesima occasione da gol rossoblu al San Paolo. Rossoblu che, è bene ricordarlo, giocano in dieci da quasi un’ora.

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All’81esimo dentro Pezzella al posto di Bessa. All’84esimo, dopo un fallo non fischiato ai danni di Kouamè, Koulibaly si fa neutralizzare da Radu, che chiude lo specchio della porta rossoblu. L’estremo difensore del Genoa si ripete trenta secondi dopo su tiro di Mertens a giro deviato di testa da Gunter. Napoli a trazione offensiva: all’87esimo Ancelotti toglie anche Hysaj e inserisce Ounas. 

Tre minuti di recupero concessi dall’arbitro Pasqua, ma il risultato non cambierà. Genoa che torna a Genova, prima del derby, con un punto pesante conquistato giocando oltre un’ora di gioco in inferiorità numerica. Napoli che, grazie a questo punto, allunga ancora l’attesa della Juventus nell’alzare il suo ottavo scudetto di fila. Unica nota negativa il rosso a Sturaro, che salterà dunque il prossimo derby. 


LA FOTOGALLERY DI NAPOLI-GENOA

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