L’anticipo tra Chievo e Cagliari di ieri ha aperto le danze della 29esima giornata. Oggi la prima partita ad aprire il sabato di Serie A è la sfida del Genoa contro l’Udinese alla Dacia Arena. Il Genoa è chiamato a ripetere la prestazione contro la Juventus, mentre la formazione friulana, reduce dal cambio in panchina, ha bisogno di punti per allontanarsi dalla zona calda della classifica. Arbitrerà Pairetto della sezione di Nichelino, assistito da Maresca (Napoli) al VAR. Alla vigilia ha reso interessante la sfida il ragionare sulla posizione di Sturaro. La formazione iniziale potrebbe essere un 4-4-1-1, ma è altrettanto plausibile che non sia questo lo schieramento disposto in campo. Prende copro l’ipotesi che sia un 4-2-3-1 con Sturaro alle spalle della punta, ma Lazovic e Lerager esterni. Rolon e Radovanovic, invece, davanti alla difesa. Sarà il campo a confermare o smentire le diverse ipotesi.

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NOTIZIARIO

Primavera piena, con una temperatura di 22 gradi, alla Dacia Arena. Lo stadio del club friulano accoglie una bellissima giornata di sole, con un leggerissimo venticello che rende il clima piacevole. Il terreno di gioco non appare in ottime condizioni. Al momento del riscaldamento, Sandro è stato abbracciato da tutti i suoi ex compagni. Numerosissimi gli striscioni rossoblu nel settore ospite, dove i tifosi genoani, almeno 300, vengono salutati dallo speaker dello stadio e applauditi dalla curva nord. Non c’è sicuramente il pubblico delle grandi occasioni nello stadio che oggi, nel pre-partita, è stato celebrato dai tifosi.

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LE FORMAZIONI UFFICIALI 

GENOA (4-4-1-1): Radu; Pereira, Romero, Zukanovic, Criscito; Lerager, Rolon, Radovanovic, Lazovic; Sturaro; Kouamè. Allenatore: Cesare Prandelli

UDINESE (4-3-3): Musso; Stryger Larsen, De Maio, Ekong, Zeegelaar; Mandragora, Sandro, Fofana; De Paul; Okaka, Pussetto. Allenatore: Igor Tudor


LA PARTITA

Un dettaglio da non sottovalutare è che il campo è stato abbondantemente bagnato prima del fischio d’inizio. Squadre in campo puntuali: il Genoa attaccherà sotto la curva friulana. Parte ora la sfida della Dacia Arena. Subito chiaro dove agiranno Lazovic e Lerager: l’uno a sinistra, l’altro a destra. Sturaro in mezzo ai due laterali, a presidiare la zona fra Sandro e Mandragora. L’Udinese, a sua volta, si schiera con un 3-5-2, con Pussetto largo a destra e De Paul a sostegno di Okaka unica punta. Zeegelar è molto alto sulla sinistra.

Al 3′ punizione scodellata in area da Romero, dalla quale si innesca però il contropiede avversario che porta al gol del vantaggio. Rolon perde un pallone sanguinoso, che la difesa friulana sfrutta per ripartire in contropiede grazia a Pussetto. Lo stesso Rolon tenta fallosamente di fermarlo, ma l’avversario procede e serve a centro area Okaka, che da pochi passi spiazza Radu. Vantaggio Udinese al 4′ di gioco. 

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Il Genoa insegue subito, ma l’Udinese è particolarmente agguerrita e spinge per raddoppiare. Al settimo di gioco la curva friulana celebra trent’anni di amicizia con la tifoseria genoana. Esposto anche uno striscione in curva nord. Al nono un cross d’esterno di Lazovic potrebbe trasformarsi in un tiro, ma il pallone sfila largo. Al decimo, invece, primo angolo della gara a favore dei rossoblu. 

Al dodicesimo arriva il primo tiro del Genoa nello specchio della porta: il mancino è di Kouamè, ma debole. Musso la fa sua senza problemi. Il Genoa va vicinissimo al vantaggio con Radovanovic al minuto 16′ quando calcia Radovanovic col destro da oltre trenta metri: ancora Musso intervenire e devia in corner. Un angolo da cui matura un’azione insistita, che porta alla seconda, grande occasione da gol per il Genoa: Kouamè da due passi non riesce a spingere in porta un suggerimento di testa di Zukanovic.

L’Udinese continua ad essere confusionaria e regala al 20esimo il terzo angolo a favore del Genoa, che perde la sua efficacia quando Pairetto rileva un fallo di un saltatore rossoblu, Lerager, ai danni di Sandro. Al 26′ Genoa graziato perché Radu, che aveva procurato un rigore Neto su Okaka, viene salvato dal guardalinee. Un’occasione, quella appena raccontata, che rianima un po’ i padroni di casa, che stavano collezionando un errore di misura dopo l’altro.

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Alla mezz’ora del primo tempo risultato ancora sull’uno a zero a favore dell’Udinese. Il Genoa, proprio allo scoccare di un terzo di gara, rischia con un pallone perso da Sturaro nel cuore del gioco di concedere ancora una pericolosa ripartenza ai friulani. Al 32esimo giallo per Stryger Larsen per aver perso tempo. Due minuti più tardi Rolon rischia di prendere il secondo giallo e lasciare la sua squadra in dieci uomini per aver sgambettato Okaka.

Al 36′ ci prova nuovamente Radovanovic, questa volta con sinistro. Pallone che termina abbondantemente a lato. Al 39esimo giallo per Zeegelar che, da dietro, ferma la corsa di Lerager alla ricerca di un lancio lungo calciato da Rolon. Ne nasce un’interessante punizione dai 25 metri della quale si incaricherà Criscito. La soluzione a giro termina alta sulla traversa. Al 41esimo lo stesso Criscito viene ammonito per un’entrata dura su Pussetto che gli costerà la squalifica contro l’Inter. Il primo tempo finirà senza recupero con l’Udinese in vantaggio: per il momento decide la rete di Okaka.

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Nell’intervallo si scaldano Bessa e Pandev. Rileveranno alla ripresa Rolon e Lazovic. Dopo neppure 40 secondi ammonito Bessa, che atterra Fofana in possesso di pallone. Al 46esimo ci prova per la terza volta Radovanovic, ancora una volta dalla distanza, col pallone che non termina largo di molto alla sinistra di Musso.

Passati cinque minuti della ripresa, il Genoa staziona costantemente nella metà campo friulana, senza però rendersi pericoloso. Gli avversari concedono molto quando si tratta di impostare, Genoa che invece è nella fase di rifinitura che continua a mancare. Bessa e Pandev dietro l’unica punta Kouamè potrebbero essere la soluzione. 

Al 53esimo ci prova Sturaro dalla distanza ricevendo il passaggio di testa da Lerager: il suo destro termina alto. Al 56′ risponde anche l’Udinese con Pussetto che sfonda a destra e De Paul che, servito a rimorchio, spara altissimo. L’occasione era buona per raddoppiare. Sul ribaltamento di fronte, Genoa che ottime un calcio d’angolo dalla destra che si conclude con un tiro dal limite dell’area di Zukanovic tra le braccia di Musso.

Al 61esimo Mandragora, ex della partita, si inventa il gol che porta sul doppio vantaggio l’Udinese con un bolide mancino dai trenta metri. Il centrocampista bianconero ha avuto tutta la libertà di stoppare di petto e calciare dove Radu non è potuto intervenire. Per difendere il doppio vantaggio, Tudor inserisce subito Behrami per Sandro.

Al 64esimo il Genoa rischia di subire il terzo gol quando Pussetto ruba un pallone a metà campo a Zukanovic e si invola in porta, eludendo anche Romero superato in velocità. Il suo destro in diagonale trova Radu, attento nel bloccare. Al 66esimo, dal quinto angolo della partita a favore, il Genoa non trova la via per accorciare le distanze con Kouamè, che devia sotto porta senza inquadrare lo specchio. A 70esimo, prima che il Genoa batta una punizione dai 35 metri con Criscito, Prandelli toglie Sturaro per inserire un’altra punta, Lapadula.

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Al 72esimo ci prova Lapadula di testa schiacciandola a terra da centro area su cross di Pereira. Musso è attento e la trattiene senza problemi. Chi avrebbe la chance per fare il terzo gol è ancora l’Udinese sull’azione successiva, quando Pussetto viene pescato in posizione regolare per ché rimesso in gioco da Romero, che disimpegna maldestramente. Il mancino del numero 23 friulano è fuori misura. Tudor, intanto, decide che al 73′ Okaka può uscire e lasciare il posto a Lasagna.

Al 75esimo, pur senza la seconda ammonizione che poteva starci, Zeegelar ferma la corsa di Pereira sulla destra e concede una punizione dal limite a Criscito. Il capitano rossoblu calcia direttamente in porta, ma spedisce il pallone direttamente in angolo. Al 77esimo ammonito Pereira per un fallo su De Paul.

Mancano dieci minuti al termine della gara e Pereira rischia grosso quando con un retropassaggio per Radu serve pressoché un assist a Lasagna. Radu è bravo a chiudere in uscite ed evitare guai peggiori.

All’82esimo punizione per i padroni di casa di cui si incarica De Paul: la traiettoria mancina supera la barriera e termina sul fondo. All’83esimo ultima sostituzione anche per Tudor: dentro Badu, fuori Fofana. All’87esimo sinistro ad incrociare di Lasagna, che finalizza per l’ennesima volta una ripartenza in verticale dell’Udinese. Pallone leggermente largo.

Genoa che non è neppure fortunato quando all’88esimo Lapadula colpisce traversa, poi sul pallone che torna in campo è Kouamè a colpire a botta sicura: Musso trattiene il pallone sulla linea di porta.

Tra scelte tattiche da capire sino in fondo, poca lucidità sotto porta e un po’ di sfortuna, specialmente nel finale di gara, il Genoa esce dalla Dacia Arena a bocca asciutta. L’Udinese accorcia sui rossoblu e fa sapere che c’è nella lotta salvezza. Genoa che si conferma double face tra casa e trasferta, andando a perdere su due ripartenze la gara di questo pomeriggio. Rossoblu che perdono Criscito per squalifica contro l’Inter e vengono agganciati dal Cagliari. 

LA CLASSIFICA AL TERMINE DELL’ANTICIPO UDINESE-GENOA


LA FOTOGALLERY DELLA PARTITA (FOTO TANOPRESS)

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