Appuntamento importante per il Genoa Primavera al “Ferdeghini” de La Spezia, che oggi chiude la sua giornata di calcio col quarto di finale tra i rossoblu e i ghanesi del Berekum Chelsea, prima squadra africana ad entrare fra le migliori otto della Viareggio Cup. Avversari fisici e desiderosi di mettersi in mostra, troveranno un Genoa ancora imbattuto e con la voglia di andare ancora avanti in una competizione che non lo vede arrivare tra le migliori quattro addirittura da dodici anni. Arbitrerà la sfida il fischietto Nicolò Cipriani della sezione di Empoli.


NOTIZIARIO – Alle ore 15.55 termina la sfida fra Inter e Bruges, in campo sul sintetico del Federghini prima del Genoa Primavera. A trionfare è la squadra belga per 3 reti a 0. All’intervallo avanti anche il Parma sulla Fiorentina. Al “Ferdeghini” è, in tutti i casi, una giornata di Primavera. Le temperature si aggirano intorno ai 21 gradi, il vento dell’ultima partita un lontano ricordo. Presente anche il responsabile organizzativo del settore giovanile del Genoa, Alessio Vernazza. Presenzia alla gara anche Pasquale Marino, ex tecnico del Genoa e attuale allenatore dello Spezia.


LE FORMAZIONI UFFICIALI 

GENOA (4-4-2): Raccichini; Piccardo, Zanoli, Fallou, Gonçalves; Karic, Masini, Da Cunha, Cleonise; Bianchi, Ventola. Allenatore: Carlo Sabatini;

BEREKUM CHELSEA (4-3-3): Asamoah E., Asamoah A., Abdul, Adjei, Abaido; Ashitey, Twene, Pimpong; Attuquaye, Kwarema, Mohammed Alhassan. Allenatore: Stephen Randolph Armah.


LA PARTITA

Alle ore 16,28 le squadre fanno il loro ingresso in campo. Prima gli inni nazionali, con quello ghanese che anticipa l’Inno di Mameli. Il Genoa gioca col 4-4-2, con Da Cunha interno di sinistra di centrocampo come nel finale dell’ultima gara contro l’Empoli. Fa coppia con Masini. Karic e Cleonise larghi a sinistra l’uno, a destra l’altro. Ventola e Bianchi le due punte.

Gli avversari la buttano subito sul grande pressing e sulla fisicità, il Genoa risponde con accortezza tattica, contenendo l’avanzata ghanese. Al quinto potente destro da fuori area per Mohammed Alhassan: Raccichini è sulla traiettoria, ma il pallone sfila fuori di un metro abbondante. 

Spinge ancora il Berekum, conquistando un paio d’angoli in pochi minuti a ridosso del decimo di gioco. Particolarmente difficile contrastare questi avversari sul contrasto fisico. Non a caso, per adesso, il Genoa fatica nel palleggio. Al 12esimo primo corner per il Genoa dalla destra dopo una discesa di Cleonise sulla destra murata dalla difesa avversaria e un tiro di Masini a sua volta spedito sul fondo.

Partita molto fisica al “Ferdeghini” quando il cronometro racconta di un quarto d’ora di partita già andato in archivio. Dall’altra semifinale giunge notizia del Parma che, in caso di semifinale, in virtù della vittoria contro la Fiorentina, sarà l’avversaria del Genoa o del Berekum Chelsea.

Al 19esimo ottima punizione dai trenta metri per il Genoa: fallo conquistato da Da Cunha, atterrato dopo una veronica. Proprio Da Cunha calcerà, col mancino, e troverà la traversa ad Asamoah battuto. Al ventesimo gioco fermo per un problema alla gamba destra per il portiere del Berekum.

Al 24′ Genoa avanti su rigore conquistato da Bianchi, che si prende il rigore e lo calcia alla perfezione spiazzando Asamoah. Genoa in vantaggio, bravo a colpire al primo affondo. La giocata di Bianchi è pregevole, un colpo di tacco a liberarsi dal diretto marcatore e costringere il numero 14 Ashitey ad atterrarlo.

Al 28′ si prepara il primo cambio del Berekum (dentro Bourquaye, fuori Pimpong), ma anche mister Sabatini rischia di essere costretto a ricorrere ad una sostituzione perché Masini resta a terra per un problema al polso destro. La partita riprende senza cambio forzato per il Genoa, ma il potenziale recupero si allunga.

Al 34′ di gioco primo giallo della gara per Abaido, ma precedentemente il Genoa protesta per un rigore a favore. In realtà, dalle immagini, Abdul colpisce con la gamba e l’arbitro Cipriani non assegna un secondo penalty. Al 39esimo, la chance la avrebbe per davvero il Genoa per raddoppiare, ancora sui piedi di Bianchi, che non serve largo l’accorrente Karic e si gira in area col mancino: Asamoah si distende e la fa sua.

Al 40esimo del primo tempo, secondo cambio per il Berekum: fuori Twene, il capitano, e dentro l’unico ’99 della squadra, Ushau.

Clamorosa occasione per i rossoblu anche al 44′ quando Ventola, lanciato a rete da Karic nello spazio, viene chiuso regolarmente dal portiere avversario, che lascia sguarnita la sua porta. Fuori misura il tentativo al volo di piatto di Karic, che cercava il gol da distanza proibitiva. Saranno due i minuti di recupero concessi dall’arbitro Cipriani, ma all’intervallo resta avanti il Grifone.

Riprende adesso il secondo tempo. Genoa e Berekum Chelsea riprendono senza cambi: anche Masini tiene duro e resta in campo. Molti errori da parte di entrambe le squadre, col Berekum che si propone in spinta cercando di trovare subito la via del pareggio. Al 49′ di gioco ha una buona punizione poco fuori dalla lunetta dell’area di rigore la formazione ghanese. Sul pallone Attuquaye, che calcia di destro ma trova Raccichini.

Il Genoa ribalta subito il fronte e parte in contropiede: Ventola serve in area Bianchi che cerca, di piatto destro, di battere a giro Asamoah. Ghiotta occasione per raddoppiare. Avrebbe la grande occasione anche il Berekum per tornare in partita, ma la diagonale difensiva di Zanoli è pregevole su Mohammed Alhassan.

Al 57′ clamoroso gol fallito da Ventola a porta vuota. Il suggerimento rasoterra dalla destra arriva da Karic, l’attaccante rossoblu va col destro ma si rimpalla la sfera col sinistro. Sul pallone si avventerà di testa Bianchi, ma salverà sulla linea Asamoah Abew. Siamo ormai all’ora di gioco. Il Berekum ha due giocatori inseriti dalla panchina già nel primo tempo, Sabatini invece deve ancora giocarsi la prima carta a gara in corso. Ora la partita inizia a fare pagare dazio in termini di dispendio fisico.

Al 62′ ecco i primi due cambi rossoblu: fuori Ventola e Tiago Goncalves, dentro Szabo e Adamoli. Dal punto di vista tattico, cambia poco: i giocatori si rimpiazzano a vicenda nei precedenti ruoli. Al “Ferdeghini” si continua a lottare su tutti i palloni, col Genoa che non si sottrae mai alla lotta, anche se fisicamente è difficile stare al passo coi ragazzi di mister Stephen Randolph Armah. Al 70′ terzo cambio rossoblu con Gasco che rileva Cleonise.

Il cambio di Sabatini fa slittare Piccardo da destra a sinistra nella linea a quattro, con Adamoli che avanza sulla linea dei centrocampisti a rilevare la fascia di sinistra “orfana” di Cleonise. Il Genoa, col nuovo assetto, rompe al 72esimo una permanenza prolungata degli avversari nella sua metà campo: Piccardo strappa un pallone dai piedi del Berekum e lancia nello spazio Bianchi. Il suo destro deviato per poco non finisce in porta. In realtà, la conclusione passa a qualche centimetro dall’incrocio dei pali. Dall’angolo nasce un’altra occasione col colpo di testa di Fallou che, tutto solo, spedisce alto sulla traversa.

Al 75esimo ennesima chance sprecata dalla Primavera rossoblu, questa volta con Szabo che ha fretta di calciare a rete col mancino e scarica molto largo da buona posizione, già dall’interno dell’area. La soluzione che più di tutte sta mandando in affanno la difesa del Berekum è il lancio lungo a scavalcare i due centrali Abdul e Adjei e innescare la rapidità di Szabo e Bianchi (e prima di Ventola).

All’80esimo Masini lascia il campo dopo aver dato tutto e lottato in mezzo al campo contro avversari muscolari e difficili da affrontare. Lo sostituisce Cella, che non comporta alcun cambio dal punto di vista tattico. Il Berekum toglie Kwarema e Asamoah A. per Suleman e Ankomah.

Sono le ultime offensive della gara, col Berekum Chelsea che cerca di ingabbiare il Genoa e i rossoblu sulla difensiva per difendere l’uno a zero. Sono stati concessi tre minuti di recupero, al termine dei quai il Berekum pareggia clamorosamente con una punizione scagliata in area di rigore dalla loro stessa metà campo. Attuquaye sfiora quanto basta per beffare Raccichini e portare la gara ai calci di rigore.


CALCI  DI RIGORE

Il primo rigore è del Genoa e se ne incarica Bianchi. A difendere i pali Asamoah. Primo rigore realizzato e rossoblu avanti. Pareggia lo stesso portiere Asamoah dal dischetto.

Il 2-1 rossoblu è firmato Da Cunha. E si rimarrà sul 2-1 perché Raccichini neutralizza Mohammed Alhassan. Cella porta sul 3-1 il Grifone. Raccichini ha fra le mani il pallone che può far decretare il passaggio, ma Abdul batte Raccichini che aveva intuito. Siamo sul 3-2. Dal dischetto va Adamoli e porta la gara sul 4-2. Il rigore decisivo lo para Raccichini su Attuquaye e regala la semifinale contro il Parma al Genoa.