Luca Pastorino, segretario di presidenza alla camera e deputato per Liberi e Uguali, non arriva mai secondo sulle questioni che riguardano il calcio cittadino e non ha mancato oggi di commentare la decisione della Lega Serie A di posticipare il derby di ritorno al lunedì sera (ore 20,30).

Sono esterrefatto, arrabbiato e incredulo per l’accanimento che hanno la Lega Calcio e l’Osservatorio nazionale nei confronti di Genova. Il derby tra Sampdoria e Genoa è l’evento sportivo dell’anno, per la città, per i tifosi e i cittadini. Spostarlo al Lunedì sera significa non aver capito che Genova ancora oggi si trova in un momento di difficoltà. Significa paralizzare una città in un giorno feriale, con conseguenze pesanti per traffico e ordine pubblico. Vuol dire calpestare la passione di tutti quei tifosi che lavorando anche fuori città non possono raggiungere in tempo lo stadio, pur avendo un abbonamento. Credo non ci sia bisogno del VAR per capire le ragioni di questa scelta sbagliata. Oltretutto la tendenza in Europa è di abolire le partite al lunedì, come successo in Spagna e in Germania”.

 “Per giustificare la scelta del tutto errata da parte dell’Osservatorio abbiamo assistito al solito valzer di scuse, come la concomitanza con la “Mezza Di Genova”, una mezza maratona di 21 km che si svolgerà soltanto durante la mattinata di Domenica e finirà alle 12.30.  Dopo Genoa-Milan spostata il lunedì alle 15 per motivi di ordine pubblico inesistenti, questo è l’ennesimo colpo basso a una città che non si capisce cosa abbia fatto di male per meritarsi l’ennesimo schiaffo in faccia”.

Chiedo alla Lega (Serie A, ndr) di tornare indietro nella sua decisione, per rispetto alla città e ai suoi tifosi. Se non lo facesse, l’unica soluzione a malincuore sarebbe quella di disertare lo stadio. Una protesta civile, come nello spirito di Genova. Perché non possiamo più accettare che vincano scelte che hanno poco a che fare con il calcio”.


Genoa, comunicati anticipi e posticipi sino alla 32° giornata. Derby di ritorno al lunedì sera