Tempo di interviste al Genoa Museum and Store: Sturaro, Pezzella, Radovanovic e Sanabria, tutti convocati nei saloni in cui viene rievocata la storia rossoblu per un saluto ufficiale di fronte agli organi di stampa. Ad aprire la conferenza stampa di presentazione dei nuovi innesti è stato il direttore generale Giorgio Perinetti, impegnato su più fronti fino alle ultime ore del calciomercato invernale.

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Stefano Sturaro: “Sono veramente contento, emozionato. Per me sapete che la maglia del Genoa pesa il doppio rispetto ai miei compagni, essendone tifoso e cresciuto qua calcisticamente. Mi sto rimettendo in forma, mi sto allenando con il gruppo. Sono andato ad Empoli e andrò sicuramente in casa domenica per stare con i miei compagni. Sono contento. Tempistiche? Il mister ha detto che è meglio non parlare, lo dico anche io perché vengo da un periodo difficile: sto lavorando, ma è meglio non fare previsioni, continuare a lavorare e aspettare il momento giusto per rientrare. La Juventus? Mi ha dato tantissimo, è uno dei club più grandi al mondo e sono un’azienda collaudata che lavora perfettamente in ogni settore. Ho imparato cosa voglia dire vincere e sacrificarsi per un obiettivo. Porterò qua le stesse identiche cose che ho imparato a Torino: lavoro, sacrificio ed aiutare la società a crescere. Io e Mimmo sicuramente potremo aiutare i ragazzi nuovi a capire cosa sia il Genoa, quanto è importante questa maglia e quanto i tifosi ci tengano. Non ho seguito molto la squadra nel periodo iniziale del campionato, però nell’ultimo periodo l’ho fatto e domenica ad Empoli ho visto una squadra giovanissima. Ai ragazzi va dato tempo di crescere, imparare e sbagliare. Cosa può fare questa squadra? Non so, tanti ragazzi hanno un grande futuro davanti e i più grandi dovranno essere bravi ad aiutarli a crescere.”

Ivan Radovanovic: “Ora posso dire che finalmente sono qua: sono molto contento. Ho lasciato un club dove sono cresciuto tanto come giocatore e come uomo. Voglio ringraziare il Chievo per i sei anni bellissimi. Dovevo fare questa scelta perché voglio ancora migliorare e sicuramente in questo club e con questo mister posso farlo. Cosa mi ha chiesto Prandelli? Di fare tutto quello che ho fatto fino adesso, visto che conosce molto bene le mie caratteristiche. Abbiamo una squadra con tanta qualità e molto giovane, mi ha chiesto di portare equilibrio tra difesa e centrocampo: abbiamo tanta qualità in ogni ruolo, soprattutto davanti. Quest’anno ho saltato solamente le gare contro Inter e quella contro la Fiorentina, quando ormai era chiusa. Io sono pronto, deciderà il mister.”

Giuseppe Pezzella: “Innanzitutto ci tengo a ringraziare la società, il direttore Perinetti e il direttore Donatelli. È stato una persona importante, mi ha voluto a Palermo e si è rivelato lo stesso qui a Genova. Sono un giocatore giovane che deve crescere tanto, di buona gamba e di buona prospettiva: ci tengo tantissimo a dare il mio contributo alla squadra. Quanto mi può aiutare Criscito? Tantissimo. È un giocatore che viene dalle mie parti, siamo diventati subito molto amici; ha fatto tanta esperienza anche con la Nazionale e mi darà una grande mano sia in campo che fuori. Nasco come terzino di sinistra, sicuramente posso fare anche il quinto ma bisogna vedere il modulo con cui stiamo giocando e quello che chiede il mister.”

Antonio Sanabria: “Sono molto contento di aver segnato il mio primo gol. È molto importante per me questa tappa della mia vita. Sono stato molto contento di aver esordito con un gol alla mia prima partita con il Genoa. Con Prandelli? Fino ad ora ho avuto una piccola conversazione con il mister. Spero di giocare al Genoa il più tempo possibile. È stata una partita complicata con l’Empoli, ma con la forza di tutta la squadra siamo riusciti a portarla a casa. Che effetto fa ritrovare il Sassuolo? Il Sassuolo è stata la mia prima squadra in Italia. Anche l’esperienza di arrivare a Sassuolo a 17 anni è stata un’esperienza sportivamente non ottima ma ho imparato molte cose e mi ha insegnato molto. Ora sono tornato a 22 anni e sono pronto ad aiutare la squadra e compagni.”


Perinetti: “Il Milan ha scelto Piatek e Piatek ha scelto il Milan. I giocatori vanno dove vogliono andare”